Capitolo 15

102 11 0
                                    

"Facciamo i forti e facciamo i duri, ma andiamo tutti a letto con i nostri rimorsi"

-Cit.

**

Quando esco da scuola vado a comprare qualcosa da mangiare. Ashton sta con Diana e Luke non ce la fa. Vado al supermercato più vicino e prendo solo il necessario.

Dopo esser uscito dal supermercato con una busta in mano, mi avvio a casa e quando entro faccio il più piano possibile per non svegliare Luke. Cuocio due hamburger e faccio un'insalata. Mentre la carne si cuoce, decido di andare a vedere se Luke dorme. Apro la porta della sua camera e il buio più totale entra in me. Intravedo il profilo di Luke sul letto e quando mi avvicino ha gli occhi chiusi. Non ha le cuffie nelle orecchie quindi spero stia dormendo.

La cucina è vuota, gli unici rumori che si sentono solo quelli delle posate che si appoggiano sul piatto. Sono abituato a tutta questa solitudine ma la odio. Mi piace stare da solo ma non così spesso.

Fino alle 4 resto sul letto, con i Nirvana a massimo volume nelle orecchie, cercando di comporre qualcosa. Provo anche a fare qualche accordo con la chitarra, ma non mi riesce. È così stressante quando non riesco a comporre.

Prima di uscire, ripasso in camera di Luke e adesso è sveglio. Apro la porta e mi appoggio sull'uscio. «Hai dormito solo due ore»

«Già è tanto»

«Io esco, accompagno Noelle a Roma. Ti ho lasciato un hamburger e un po' d'insalata di sotto»

«Grazie»

«Mangiali»

«Dopo si»

«Ciao» mi risponde con un mugolo e io esco dalla stanza.

Vado a piedi fino a casa di Noelle e poi l'aspetto fuori dalla porta. Quando esce la vedo più energica, più serena. Indossa un paio di jeans blu con una graziosa camicetta blu e rossa. I capelli le ricadono sulle spalle e si è messa anche l'eye-liner oltre al mascara. È proprio bella. E non mi sembra di averla mia vista con dei jeans di colore diverso dal nero.

«Ti senti pronta?»

«Si»

«Veramente?»

«Si» e lo dice con una determinazione che non gli vedevo da tempo. Mentre ci dirigiamo alla stazione in silenzio, con la coda dell'occhio vedo che Noelle ha un sorriso stampato in faccia. Non è grande, non uno di quelli che si vedono a chilometri di distanza ma è un sorriso appena accentuato. Le punte delle sue labbra sono leggermente rivolte verso l'alto. Sto fumando una sigaretta ma lei non me ne chiede una. Credo che non ne abbia più bisogno.

Quando saliamo sul treno e ci mettiamo seduti uno di fronte all'altro glielo chiedo: «Ti piace?»

Dopo qualche secondo di indecisione mette le mani sulle ginocchia e mi guarda. «Non lo so» vedo serenità nei suoi occhi anche se è molto confusa.

«Sto bene con Mattia. È sicuramente meglio di altri ma ci sono alcune cose che proprio non riesco ad accettargli» continua.

«Prova a concentrarti sulle cose che ti piacciono di lui allora»

«Ci sto provando»

«E?» la sprono a continuare. «E credo che ci sto riuscendo»

«Ti vedo più serena anche se sei parecchio confusa»

«Lo sono»

Quando scendiamo dal treno, saliamo le scale mobili sempre uno vicino all'altro tra la calca di gente che c'è. «A che ora pensi di tornare?» le domando.

COLD LOVE 2 || CALUM HOODDove le storie prendono vita. Scoprilo ora