Capitolo 23

107 16 7
                                    

"Ci incontreremo di nuovo ma qualcuno ci avrà cambiato e non ci riconosceremo più."

- Eleonora Tisi

**

Quando arrivo, li trovo nella sala da boxe. Michael è seduto. Luke è appoggiato al muro con una gamba piegata su di esso mentre Ashton è a braccia incrociate appoggiato al tavolo. Calum non c'è grazie a Dio ma la faccia di Ashton non promette nulla di buono.

«Che sono quelle facce?»

«Quali facce?» mi risponde subito Ashton, in modo tagliente. «Quelle che avete»

«Noi non abbiamo facce strane. Però sai chi ce l'ha?»

«Ce l'ha un ragazzo che è venuto da Sydney e tu l'unica cosa che hai fatto fino a ora è stato picchiarlo e distruggerlo» continua in modo sempre più cattivo.

«Siete venuti qui a farmi la predica?»

«No»

«E allora fatevi i cazzi vostri» sbotto.

«Oh Noelle» Ashton mi si avvicina e mi prende il mento tra le mani. Cerco di liberarmi ma la sua presa è forte. «Sei una bugiarda. Cerchi di convincerti che ti piace Mattia ma la verità la stai nascondendo, la stai evitando» sento le sue unghie conficcarsi nella mia pelle proprio come io ho fatto con Calum.

«Ti abbiamo visto oggi, sai. Ti abbiamo visto come ti stringevi a Mattia appena Calum cominciava a cantare. Oppure tutte quelle carezze, o quei sorrisi finti che gli facevi»

«A me Mattia piace» ringhio. Ashton assottiglia gli occhi e me li punta nelle pupille.

«Basta che ne sei convinta tu» con uno strattone molla la presa dal mio mento e si gira, andando vicino al tavolo.

«Vatti a riscaldare che oggi ci divertiamo» mi dice. Sbuffo. «E non voglio sentire una parola» continua.

«Vaffanculo» gli dico prima di chiudermi la porta alle spalle.

«Noelle!» lo sento urlare. Mi avvicino alla porta aspettando che si apra e che veda Ashton arrivare furibondo. Ma non succede niente. Sento solo Luke dirgli. «Lascia perdere Ash»

Mi avvio verso il campo camminando lentamente e poi comincio a correre. Quando ho finito di riscaldarmi, vado verso l'uscita del campo ma trovo Michael sulla porta. Restiamo uno davanti all'altro, in silenzio fino a quando Michael non lo rompe.

«Oggi facciamo muscoli»

Appoggiata alla rete c'è una corda. La prende e, dopo avermi fatto mettere le mani unite, me le lega. Poi lega un'altra corda alle mie mani e l'altro estremo lo tiene lui.

«Io ora ti tiro verso di me mentre tu devi cercare di andare dall'altra parte. Capito?»

«Si»

«Iniziamo» con uno strattone mi tira verso di lui e per la sorpresa, cado a terra. Mi rialzo subito e ora comincia a tirare. È come una sorta di tiro alla fune. Michael è veramente forte, non credevo che avesse tutta questa forza. Resisto un po', ma dopo devo fermarmi per riprendere fiato ed è proprio lì che Michael tira facendomi di nuovo cadere.

«Alzati» sento le braccia tremarmi per lo sforzo di prima. Ho le sue scarpe a 30 centimetri di distanza dal mio viso.

«Non ce la faccio» sussurro. Sento la mia testa scoppiare e le mie braccia tremare. «Alzati ho detto»

Mi prende per un braccio e prova a tirarmi su ma appena mi lascia ricado a terra.

«Luke!» urla e la mia testa fa ancora più male.

COLD LOVE 2 || CALUM HOODDove le storie prendono vita. Scoprilo ora