Brad, nessuno lo avrebbe detto guardandolo fare avanti e indietro nervosamente, attraverso il varco di Neal's Yard e sotto le occhiate di taluni spettatori attoniti e altri indifferenti, ma quella conversazione con Avery lo aveva ridotto a pezzi.
Averle parlato così, averle detto di essere innamorato, di amarla ma al tempo stesso avendole concesso il via libera per prendere e lasciare tutto, di nuovo, lo aveva ucciso. Un colpo netto e secco, al cuore, agli organi vitali. Quella donna gli aveva fatto perdere la testa al primo sguardo, quella notte di luglio in piena estate e ora, a un mese da quando si erano ritrovati sulla terrazza di un club per un evento di cui lui era stato il protagonista e che lei aveva contribuito a rendere speciale e realizzabile, avevano trascorso quasi ogni giorno insieme.
Ogni singolo giorno ed erano stati i giorni più belli e divertenti della sua vita.
Per questo non era stato capace di accettare che fossero arrivati a quel punto, ovvero, in un certo senso il modo di essere di Avery lo aveva, per così dire, preparato a dover avere presto un confronto diretto con lei, ma non in quel modo. Era pentito di aver alzato la voce, di aver lasciato la collera prendere il sopravvento, ma non voleva rimangiarsi una sola parola di quelle che avevano costituito la discussione, la sua esplosione liberatoria. Sicuramente non dopo aver ricevuto un abbraccio talmente struggente e meraviglioso da annichilirlo disperdendo pezzi di sé in giro e rimettendolo insieme, ricomponendolo da cima a fondo, alla stessa velocità.
Aveva ricevuto uno degli abbracci più belli e dolorosi di tutta la sua vita. Ne aveva sentito la forza, il calore, l'affetto, il sollievo, la felicità e la disperazione e quando era tornata a guardarlo, con quegli occhi sperduti, impauriti ma fiduciosi e lo aveva invitato ad andarsene, Brad aveva capito immediatamente che qualcosa era successo.
Lei non aveva risposto, tuttavia, riguardo all'udire i sentimenti di Brad nei suoi confronti. Non lo aveva fermato o richiamato e sino all'ultimo, non volle credere che fosse tutto finito così o probabilmente, era stata la parte più astuta e lungimirante di lui a prevalere su quella che si era lasciata guidare dai sentimenti e anziché girare sui talloni e seguire le indicazioni date, era rimasto sul marciapiede al centro della soglia a condurre sulla piazza, immobile prima, confuso e stordito con la testa scoppiettante di pensieri e infine, prendendo a muoversi nervosamente e con indecisione fino all'arrivo della gatta.
Costeggiando guardinga il muro del valico, aveva miagolato e quando Brad era riuscito a spicciare i piedi dal suolo per andarle in contro, osservandola con un lungo sospiro di remore per la donna che se ne prendeva cura, era rimasto sorpreso dalle fusa rivoltegli, per ritrovarsi in un secondo momento attirato dalle tracce di sangue presenti sulle zampe, perplesso e turbato. Nuovamente, a poca distanza da un evento che lo aveva scombussolato profondamente, l'istinto si era adoperato per lui facendo scattare un campanello d'allarme che non aveva potuto fare altrimenti che seguire.
Tutt'ora provava una rabbia cieca all'idea di come avrebbe potuto la situazione degenerare facilmente se non avesse dato retta ai sospetti. La donna di cui era innamorato aveva lottato contro due energumeni malevoli, infidi e pericolosi; era rimasta da sola con loro, in una casa deserta, sebbene per un tempo esiguo, sufficiente a procurarle due ferite per le quali difficilmente avrebbe perdonato sé stesso. Brad era ancora tentato di andarli a cercare, trovarli e questa volta assicurarsi con le proprie mani non potessero mai più rappresentare una minaccia per nessuno.
Ma alla fine, quando di nuovo aveva creduto fosse andato tutto perduto, lei aveva comprovato a sé prima, di non potersi opporre ai sentimenti nel suo cuore all'incirca quanto lui era stato contento e su di giri quando li aveva provati nei suoi riguardi.
E aveva pianto, la sua bellissima, ribelle e vulcanica ragazza, mentre le sue braccia robuste l'abbracciavano e la stringevano con delicato vigore al suo corpo.
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Tienimi Per Mano
ChickLitAvery Miller è persuasa della teoria che ci siano due rudimenti basilari per una sana esistenza: cucinare sapendo fare un ottimo uso dell'incredibile varietà di cibo di cui disponeva il pianeta terra e mangiare altrettanto superbamente, andando in b...