Capitolo 14

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Quasi cozzarono su ogni tipo di superficie, dalla porta d'ingresso nell'istante in cui venne chiusa ai muri, dall'inciampare nelle scale disseminate di vestiti a colpire la parete divisoria a vetro pur di giungere a letto, nella casa di Avery a Neal's Yard, la più attigua in termini di vicinanza e in qualsiasi modo avessero deciso di raggiungerla, fortunatamente la scelta finale era ricaduta su un intrepido autista con il suo taxi che, nel tempo record di sei minuti, attraverso i vicoli più stretti, era riuscito a intrufolarsi sulla Monmouth di fronte al sottopassaggio permettendo ai due di correre fuori soltanto dopo avergli sventolato una banconota davanti al naso.

Lì, da quel momento in poi, tutto era stato confuso. Avery non era in grado di poter affermare chi avesse guidato chi; chi avesse corso, chi avesse messo le mani e la bocca addosso a chi, l'unico aspetto importante era la crescente meno presenza degli abiti sui loro corpi. Volati a terra, avevano creato uno strascico come a orientare un possibile ladro sulla loro ubicazione, qualora avesse fatto irruzione in casa per coglierli in flagrante.

Brad l'appiattì al vetro trasparente della parete e Avery lo morse di piacere sulle labbra, provocando un altro di quei suoni grutturali e maschili, tali da riverberarle dentro, ebbra delle sue carezze possessive sul seno e incapace di trattenere un sorriso e un risolino ansante e sommesso, quando lui spostò le mani sulle cosce abbassandosi e sollevandola in braccio. C'era sempre una lieta sorpresa in Avery, in risposta a questa sua virile azione, ma ne era anche profondamente compiaciuta, dalla sua forza, dai suoi riflessi e dalla sua incredibile capacità di far apparire semplice l'innalzare in aria una persona, attaccarla al proprio corpo e infine trasportarla laddove era conveniente, in questo caso sul bordo del letto.

Le parole erano confuse, come i loro pensieri, tuttavia registrarono oltre a rumoreggianti gemiti e il respiro, che fino a un secondo fa era stato l'unico suono a tuonare in casa, sussurri mugolati da nudi individui con le bocche incollate in umidi baci e in un'erotica fusione di corpi infuocati, al ché nella foschia ottenebrante i neuroni liquefatti, Avery sulle ginocchia percepì la sofficità del materasso abbassarsi sotto il suo peso e nell'immediato contempo, la volontà impetuosa di lasciar comandare la passione sfrenata prese il sopravvento.

Sommersa da sensazioni magnifiche, come per quella mano a inglobarle a coppa il seno e a stringerlo con forza e l'altra, scesa per seguire le armoniose curve dei fianchi alla lieve rotondita del ventre sino a blandire in un instancabile tormento le sue grandi labbra in mezzo alle gambe e la clitoride per esplorarla con erotica precisione, la donna rumorosamente ansimando voltò all'uomo la schiena, togliendo le labbra dalle sue ma strusciando le natiche contro la sua intimità marmorea, paga dall'udire lo spezzarsi del respiro e il suo ruggito animalesco.

«Prendimi così...»

Diversamente alla prima notte in cui, satura di avidità e dell'impellente bisogno carnale, non aveva espresso con grande meraviglia di Brad e, a seguito, compiacenza, di essere una donna superlativamente audace mettendosi nella posizione con mani e ginocchia sul materasso, carponi; questa volta Avery rimase con le ginocchia a letto ma non solo, arrivò giù toccando con il torso e una guancia, mettendo quasi parallele le braccia laterali alle spalle, indirizzando così la massa di capelli sul lato opposto e lasciando unicamente il sedere e i fianchi in alto.

«Tutto quello che vuoi.» Il brivido causato da quella voce ruvida, come un foglio di carta vetrata, le fece correre dentro un fremito di impazienza e brama.

Aveva un desiderio irrefrenabile di sentirsi riempire della sua virilità. Strinse il cotone delle lenzuola bianche tra le dita chiudendole a pugno e non le restò che attendere, con trepida aspettativa. Brad agì, inginocchiandosi dietro di lei, ma non prima d'aver indossato la protezione e posato la sua bocca su di lei, la lingua su di lei, dalla schiena nuda al viso, chinato a sua volta sopra di lei; preparandola al suo ingresso con tanta abilità d'esperienza da farle quasi mettere in dubbio di essere stata penetrata, tuttavia, non potendo impedire alla sua notevole grandezza di falsare la misurata pressione delle spinte ravvicinate contro la sua intimità, tanto da farla singhiozzare per la disperazione ma portando Brad a un affondo senza precedenti dentro di lei, quando ebbe raggiunto la lubrificazione desiderata.

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