Un'allegra tavolata estiva per Jane era quello che ci voleva per dare l'ultimo saluto all'estate.
Questa stagione non era solo periodo di grande caldo. Era anche il periodo, per antonomasia, dedicato al relax, alle feste, alle giornate al mare e sotto al sole per abbronzarsi, alle ferie e dove incontrarsi con amici e trascorrere del tempo insieme simboleggiava uno dei grandi piaceri della vita. La complicità della bella stagione era un modo per organizzare una cena e sicuramente passare una serata in compagnia di amici e familiari, ma essendo temporanea come tutte le altre stagioni dell'anno, il suo volgere al termine di conseguenza avrebbe portato alla fine pure delle nottate a base di piatti casalinghi squisiti e chiacchiere con gli amici? Fortunatamente no.
La tradizione della cena nella domenica sera di ogni fine settimana era sacra e come tale, avente diritto a essere ripetuta e rispettata da ogni membro della combriccola in qualsiasi giorno dell'anno e della stagione in corso.
In particolare quella di oggi, la cui funzione si avvaleva dall'accogliere l'autunno per cui mancavano pochissimi giorni e dal congedarsi da un clima pressoché temperato in città ma decisamente caldo tra la Sicilia per soggiornare e cogliere la palla al balzo per far incontrare il compagno ai nonni Rosalia e Leonardo, alla Grecia e nelle isole del Pacifico del Sud, fra Bora Bora, Tahiti, Moorea e Tahaa, laddove Jane e Marcus avevano trascorso quei pochi giorni di fine giugno sino ai primi di agosto, nell'arco di un mese, tra gli arcipelaghi noti per le lagune coralline e gli hotel con bungalow sull'acqua. Anche se lei e Marcus avevano preferito qualcosa di molto più appartato, la permanenza in quei lussureggianti resort era durata una settimana e loro erano comunque stati troppo impegnati in continue escursioni tra la vegetazione, immersioni in acque cristalline e viaggi in barca alla scoperta di angoli di paradiso terrestre.
Un brivido le corse sulla pelle e un sorriso le affiorò sulle labbra appena ricordò quanto idilliaca era stata l'esperienza del soggiorno a Tahaa. Un'isola dal fascino autentico, un paradiso adagiato su una laguna color smeraldo circondata da Motu e sorvegliata dal monte Ohiri; solcata da profonde vallate e ricoperta da una rigogliosa, colorata vegetazione, era famosa per le sue baie poste al riparo dagli alisei, ossia il vento costante che spira dai tropici verso l'equatore, i pittoreschi siti archeologici, i vivai di perle e le piantagioni di vaniglia.
Merito del legame fra il suo compagno e un uomo nativo della popolazione locale, più che del benestare di un illustre persona d'occidente con i suoi milioni in tasca, era riuscito a far avere loro il medesimo rifugio della prima volta in cui, parecchi anni addietro da giovane, Marcus aveva visitato l'isola. Un nido, a tutti gli effetti, il loro, composto da legno e nient'altro, accerchiato da una vigorosa flora e dalla cui finestra della camera da letto a baldacchino, lo scenario della baia con le sue coste sabbiose e bianche, montagne, aspre zone remote e la barriera corallina, le aveva tolto il fiato a ogni veduta.
Come le notti buie, a sole calato, in cui erano scesi in spiaggia e non sempre per bighellonare sulla riva o sdraiarsi nella sabbia per guardare le stelle e tutt'oggi il pensiero di quei momenti la faceva avvampare e fremere deliziosamente.
Il rumore di chiavi nella toppa della porta d'ingresso e il successivo rintrono di essa richiusa, fece distogliere a Jane lo sguardo dalle sue ben quattro teglie piene di cozze gratinate nell'isola in cucina. Le cozze gratinate erano un ottimo antipasto di mare a base di cozze ripiene e cotte al forno e questa ricetta proveniva direttamente dalla Sicilia, dalla sua adorabile nonna Rosalia. I molluschi, dopo essere stati puliti e aperti a metà in una capiente pentola con del vino bianco per sfumare, venivano riempiti con un misto di pane raffermo, prezzemolo, aglio, formaggio grattugiato e olio extravergine d'oliva. Infine, erano pronti da impilare in forno sino a quando la superficie non era dorata e croccante.

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Tienimi Per Mano
Chick-LitAvery Miller è persuasa della teoria che ci siano due rudimenti basilari per una sana esistenza: cucinare sapendo fare un ottimo uso dell'incredibile varietà di cibo di cui disponeva il pianeta terra e mangiare altrettanto superbamente, andando in b...