XIII

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- Perché non è ancora uscita? - domandò nel più totale panico Kate, continuando a guardare gli schermi su cui era proiettato il viso di Leyra, ancora rinchiusa dentro il link.

- Non lo sappiamo, signora. - riferì uno scienziato, cercando di calmarla.

- È lì dentro da un giorno! - sbraitò, avendo addirittura i capelli arruffati a causa dello stress e le poche ore di sonno in corpo.

- Signora noi-

- Aagh basta. - Quaritch intervenne, avvicinandosi con passo pesante al link. - Fatela uscire, voglio il mio rapporto. - disse gelido, avvicinandosi ancora.

- Colonnello è altamente pericoloso fermare un link in atto. Non può farlo.

- Non posso? - chiese con sfida, avvicinando il braccio al tablet con i pulsanti.

Kate diede uno schiaffo alla sua mano, posizionandosi di fronte a lui con coraggio. I due si guardarono in cagnesco. - No, non può. - rispose con fermezza.

- Voglio il mio rapporto, adesso. - enfatizzò il concetto, scandendo le parole.

- Faccia un passo indietro, colonnello.

Lui gonfiò il petto. - Non sarò gentile una seconda volta.

- Quella era gentilezza? - lo sfidò.

L'uomo stava per dire qualcosa, ma venne interrotto da un annuncio. - È uscita, sta tornando adesso.

Kate si girò velocemente, vedendo il link uscire piano dal macchinario che girava. Appena il tettuccio si aprì, si precipitò dalla ragazza. Era ancora incosciente. Sollevò gli apparecchi con le ventose, sedendosi al suo fianco, cercando di svegliarla dandole delle leggere pacche sulle guance, scuotendola successivamente. - Lily, andiamo svegliati. - supplicò con gli occhi lucidi. Le toccò la fronte, sentendola scottare. Prese una piccola torcia, alzandole una palpebra per controllare il riflesso della pupilla. Nullo. La scosse ancora. - Leyra maledizione apri gli occhi.

Dopo pochi minuti il petto della minore cominciò a muoversi e diversi colpi di tosse riempirono la stanza. Si tirò su, reggendosi sui gomiti per tossire verso il basso, oltre il bordo del link. Strizzò gli occhi, sentendo scendere delle lacrime insieme alla saliva. Affannò, aprendo piano piano gli occhi, trovandosi davanti un volto familiare che la fissava commosso. - K-kate?... - sussurrò con voce roca, sentendo cominciare un terribile mal di testa.

- Oh mio dio, grazie. - disse la donna con voce rotta, abbracciandola con forza, tremando un poco.

La mora non capiva come mai la stesse abbracciando così stretta, ma ricambiò comunque. Erano probabilmente passate poche ore da quando aveva effettuato il trasferimento; possibile che Kate sentisse così tanto la sua mancanza?
Si staccarono, ma le mani della donna restarono sulle sue spalle. Notò come la stesse squadrando, cercando di capire come stesse. - Come ti senti? Stai bene? Hai dolore da qualche parte? Che cos'è successo? - domande a raffica amplificarono il suo mal di testa, facendole fare una smorfia. Kate se ne accorse, così decise di darle tempo per pensare e rispondere.

- H-ho mal di testa... - ammise.

- Dopo Summer ti darà un'occhiata, ma adesso dimmi che cos'è successo. Stavi facendo preoccupare tutti quanti, te ne rendi conto?

- Kate... saranno passate a malapena delle ore, calmati. - disse mettendosi una mano sulla fronte, sentendosi ardere ovunque.

- Qualche ora? Sei stata dentro al link un giorno intero.

La ragazza impallidì, sgranando gli occhi. Cosa? Com'era possibile? Aveva visto gli ultimi raggi del sole divenire rosati ma non pensava fosse passato un giorno completo. Con tutto quello che le era successo aveva perso la cognizione del tempo. Sospirò. - Un giorno intero? - domandò, ancora incredula. Vide l'amica annuire, amplificando le sue domande. In quel momento cominciò a ricordare ogni singolo momento della giornata. L'atterraggio su Pandora, Dylan che provava ad ucciderla, lei che scappava da un branco di Nantang, il villaggio, Jake e Neytiri.

oel ngati kameieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora