STUPIDA

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So che non avrei dovuto, che era una questione privata tra fratelli, ma avevo bisogno di sapere, di ascoltare.

Mi trovavo dietro l'albero pieno di gufi che ormai mi conoscevano così bene da non agitarsi per la mia presenza.

Sirius e Regulus, invece, si trovavano a dialogare - o meglio, litigare - nel posto che scoprii essere "il loro" - quando ancora si parlavano.

Sentivo le loro voci e basta. Decisi io stessa di poggiare la testa sul tronco e mirare davanti a per per non guardarli - o meglio, per non guardare lui.

Non avevo sue notizie da una settimana.

Regulus era rimasto a Grimmauld Place per il resto delle vacanze, mentre io le passai con Sirius. Io ero scossa, ma quest'ultimo di più.
Durante quella settimana, conobbi il vero Sirius, quello senza maschere. Quello che in realtà soffriva per la sua situazione familiare.
Aveva perso la sua lucentezza. Era spento, proprio come me.

Sirius:«Sei una grandissima delusione.» aveva iniziato, e quelle parole fecero male anche a me.

Regulus:«Come tu lo sei per la nostra famiglia. Siamo pari.»

Parlava di parità. Non si rendeva nemmeno conto di quanto la situazione fosse grave.

Sirius:«Dovresti allontanarti da essa per vivere come una persona normale!»

Regulus:«Magari non voglio essere normale. Magari non mi accontento di fumare e bere con quattro amici del cazzo.»

Oh si, Regulus sapeva colpire bene.

Sirius:«E cosa vuoi fare? Avere amici che si divertono a uccidere?»

Ma anche Sirius.

Regulus:«Tranquillo, non avrò quel compito.
I più piccoli non agiscono apertamente.»

Sirius:«Ah avete anche i compiti assegnati. Organizzati

Percepii i passi di Sirius. Stava di sicuro camminando avanti e indietro, irrequieto, mentre sogghignava e ridacchiava ad alta voce.

Sirius:«Sei completamente fuori di testa. Ti pentirai di questa scelta.»

Regulus:«Tu? Ti sei pentito di aver lasciato casa?»

Sirius:«Mi hanno buttato fuori! È diverso.»

Regulus:«Ti ribelli sempre. Potevi farlo anche questa volta. Semplicemente non ne valeva la pena.»

Sirius:«Pensi che valesse la pena vivere come vuole la mamma? Vivere con le pressioni e il disprezzo di papà?»

Regulus:«Disprezzano te. Non me.»

Sentii altri passi, questa volta veloci.
Percepivo i ciottoli. Quei movimenti, che di certo erano bruschi, mi fecero voltare verso loro, mantenendomi invisibile ai loro occhi.

Sirius teneva con la forza il braccio di Regulus nel tentativo di scoprire la manica, mentre quest'ultimo faceva resistenza.

«Te ne vergogni? Ti vergogni di farlo vedere a me, vero?» aveva detto Sirius a denti stretti «Immagino invece quanto te ne vanti con la mamma, papà, le cugine squilibrate. Avete fatto fuori anche Andromeda, vero?»

Notai una smorfia di disprezzo sul
viso di Regulus, per poi rispondere:
«Direi... Vuole sposarsi con quel mezzosangue.»

«E cosa volevi tu per Lena, che stesse insieme a un mangiamorte? Una bellissima vita!» Sirius lo spinse lasciando la presa dal braccio sinistro, e Regulus fece lo stesso con lui «Stai zitto! Non parlare di lei!» lo spinse ancora «È l'unica cosa bella che ho!»

Deatheater ~ Regulus BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora