FUTURO

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Regulus

Oggi.
Oggi è importante che tutto sia perfetto.

Presi la mia bacchetta e creai da essa una fiammella per accendere la candela posta al centro tavola nel nostro piccolo tavolo appartato nelle cucine di Hogwarts.

Le luci qui sono sempre soffuse e quella fiamma illumina il viso di Helena.
Il contrasto tra il buio e la luce calda rende tutto magico, come se fossimo immersi nella quiete di un momento che teniamo in segreto solo per noi.

La fiammella le accentua le lentiggini.
Le accende metà viso, soffermandosi sulle labbra.
Mi chiedo se quella fiamma si accenda pensando ai suoi baci.
La mia di fiamma, di certo si.

I suoi occhi marroni si sciolgono mirando i miei; lo vedo, a lei piacciono i miei occhi.

Lo vedevo ogni volta che, di sottecchi, mi guardava leggere, studiare, o quando stavo in giardino a Grimmauld Place o in cortile ad Hogwarts a farmi semplicemente gli affari miei, quando nessuno notava un ragazzo solitario a cui piaceva immergersi nei suoi pensieri.

Mi chiedo cosa sarebbe successo se quelle labbra avessero deciso di parlarmi prima, se quegli occhi mi avessero guardato così intensamente prima.
Quei pensieri li avrei espressi a lei? Mi chiedo se le cose sarebbero andate diversamente.

Ma è inutile pensarci.
Forse è troppo tardi, o forse i miei pensieri - tutt'ora solitari - sperano che non lo sia.

Voglio solo pensare che siamo qui adesso.

Che questo angolo delle cucine di Hogwarts mantenga il segreto delle nostre cene a lume di candela.
Che esse sappiano che Helena si merita fiamme accese, e che io le accenderò fino a quando potrò.

Voglio pensare alle notti che ho passato nella sua stanza ad Hogwarts, quando le cose andavano bene.
Voglio pensare alle notti passate a Grimmauld Place, quando le cose andavano male - vanno male.

Voglio ricordare la nostra prima notte passata insieme, distrutta a causa mia, come il suo regalo fatto a me per Natale.
Voglio pensare alle nostre attuali notti, dove ogni volta sembra la prima volta.
Un regalo che il nostro forte amore continua a darci.

Voglio ricordare i momenti in cui abbiamo deciso di prendere strade diverse, dividendoci.
Lei nella luce, io nel buio.
Ma voglio essere grato per averle chiesto di farmi ritrovare un sentiero più giusto. Grato che lei sia tornata sui suoi vecchi passi - insieme ai miei - per guidarmi.

Vorrei che lei si ricordasse della firma che le lasciai accanto alla sua su quel foglio di pergamena per un compito in classe, e che ciò che è scritto a penna non si può cancellare.

Voglio pensare che abbiamo condiviso insieme il lago nero ad Hogwarts, e il lago vicino casa mia. Mi basta sapere che abbiamo nuotato insieme.

Voglio ricordare che con lei ho visto le stelle e che spesso Helena preferiva guardare me.

Voglio pensare che io posso sentirla ogni volta che la pioggia picchietta sull'asfalto e sulle finestre. Vorrei sentire quella pioggia sui miei capelli, pelle, e labbra per dire verità che non dico mai.
Ma è estate.
Si, sta per terminare, ma so che la pioggia arriverà troppo tardi per dirle ciò che ho in mente di fare.

Ma il caldo non mi fermerà dal chiederle di fare una cosa con me, prima di domani.

«Voglio portarti in un posto.» poggiai il dorso della mano sul tavolo per porgerle il palmo e aspettare che lei lo stringesse per smaterializzarci «Vieni con me?»

I suoi occhi, illuminati ancora dalla fiamma, mi diedero così tanto calore da capire che non avevo bisogno di un suo consenso verbale.

Salutai gli elfi domestici che stavano pulendo le cucine di Hogwarts.
Si... quella sera ci tenni a salutarli.

Deatheater ~ Regulus BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora