SPINE

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Buon venerdì miei lettori!

Mi scuso per la lunga attesa ma sono state giornate stressanti, piene di lavoro.
Questo capitolo era importante, perciò mi sono presa il mio tempo per scriverlo.

Spero che mi faccia perdonare con ciò che ho scritto, o forse... no🤭
Buona lettura🖤

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Come lo scorso Natale, Regulus aiutò Kreacher a sistemare quando tutti gli invitati lasciarono Grimmauld Place, con la sola differenza che questa volta aiutai anche io.

Una volta finito, le luci vennero spente, tranne le lucine dell'albero di Natale e quella naturale
del fuoco proveniente dal camino.

«Io prendo delle cose in camera mia e scendo.» affermò Regulus dandomi poi un bacio sulla testa.
«Posso prenderglieli io, signore.» si offrì l'elfo.
«No, siediti pure.» rispose, indicando il divano di fronte al camino dove io mi stavo sedendo per aspettarlo.

Quando restammo da soli, decisi però di dargli il suo regalo, che si trovava dentro al mio zaino per evitare di essere giudicata dalla famiglia di Regulus.

Glielo porsi per poi sedermi accanto a lui «Questo è per te.»
«Per me?» chiese. Più che felice era stranito.
«Già, proprio per te.»
«Perché mi ha fatto un regalo? Nessuno mi fa regali.»
«Regulus te lo farebbe, ma non può. Io posso perciò... aprilo.»

Quando lo scartò per poi scovare delle calze pesanti, mai avute, divenne più che felice.
«Non avrò più freddo alle gambe!» esclamò.
«Esattamente.» indicai le sue gambe «Provale.» dissi.
Le infilò nei piedi ed essi si colorarono di un tessuto verde scuro e nero. Proprio come il pigiama di Regulus, perché ora si trovava poggiato sulla cornice della porta con dei cuscini fluttuanti e un piumone.

«Hai preso dei calzini a Kreacher?» chiese sbalordito.
«Si signore, guardi.» l'elfo si alzò per dargli dimostrazione e Regulus si avvicinò adagiando i cuscini e il piumone per terra indirizzando la bacchetta sul pavimento.
«Sono bellissimi.» sussurrò guardandoli. Poi mirò Kreacher e infine me «Kreacher, puoi andare.»

L'elfo gli diede subito ascolto, e i suoi passi non fecero più rumore di ossa. Il suono era attutito, più morbido.

«Il tuo gesto...» Regulus si avvicinò a me e mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio «Lo ricorderò per sempre, Helena.»

Abbassò il viso, lo inclinò, e sfiorò le sue labbra sulle mie, accarezzandole, per poi darmi un bacio «Anche io ho un regalo per te.» sussurrò «Siediti pure, copriti, fa freddo. E il tuo abito non aiuta, per tante cose.» sorrise, mentre si avvicinava all'albero di Natale.

La sua frase mi fece pensare che quella era la notte perfetta per la mia prima volta. L'atmosfera era giusta, il ragazzo anche. Iniziai a pensare che forse Regulus si aspettava che quella notte sarebbe stata la nostra prima volta, e iniziai ad agitarmi.

Sapere che io non ero la sua prima volta. Sapere che aveva esperienza mentre io no, mi portava ansia, tanto da volermi chiudere a riccio.

Avrei voluto avere l'autostima di Alexa, la sua sicurezza. Avrei voluto possedere il suo sex appeal. Sapeva sedurre ogni ragazzo con cui dialogava. Aveva sedotto Regulus in pochissime mosse; lo ricordo ancora.

Mentre io invece vivevo sempre nell'ombra.

Lui era abituato ad altro mentre io ero solo... un riccio. Piccolo, chiuso, e pieno di spine quando lo tocchi, come difesa. Pensai che prima o poi Regulus si sarebbe stufano di toccare spine.

Deatheater ~ Regulus BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora