Salimmo al piano di sopra e lui aprì la maniglia della porta della sua stanza.
Non avevo mai visto la camera di Regulus;
era off limits.
Mentre io e i malandrini, compresa Lily, facevamo giochi di gruppo, il karaoke e ci raccontavamo storie di paura, Regulus stava per i fatti suoi, chiuso nella sua stanza, o in giardino con Kreacher, o in salotto con i suoi genitori.Non voleva mai passare del tempo con noi, e si... gliel'avevamo anche chiesto, con la consapevolezza di Sirius che non si sarebbe aggregato a noi.
Mentre io quasi ci dormivo nella stanza di Sirius - conoscendo ogni dettaglio e poster - in quella di suo fratello minore non ero mai stata invitata. Potevo solo immaginarla. E la immaginavo in perfetto ordine.
Infatti, quando vi entrai adesso, ne ebbi la conferma. Ben curata, non era di certo la stanza di Sirius.
Non c'erano vestiti sparsi per il letto o sedie piene di indumenti. Immaginai che fossero ben sistemati dentro l'armadio.
Tutto sul tono del beige, bianco e nero.
Piccoli quadri e foglie finte create da un incantesimo appese sul muro per abbellimento.
Una piccola scrivania con qualche candela, pergamene, penne piuma e inchiostro.
Sopra ad esse delle mensole piene di libri.Ma la cosa a cui feci caso, erano i numerosi articoli appesi alla parate riguardo Tom Riddle. La sua storia da giovane e tutti i suoi "successi".
Di certo, per uno che era mangiamorte, li avrebbe descritti come traguardi.
Regulus li aveva appesi in bella vista, come trofei. Come se fosse il suo idolo.«Dovrei staccare quegli articoli, scusa. Ma è da un po' che non vengo a casa.» spiegò.
«No? E dove è che stai?» chiesi mentre guardai una foto di Tom Riddle da giovane muoversi.
«Dipende.» aprì l'armadio e come immaginavo tutto era diviso per colore e stagione «Ci spostiamo spesso.»Parlava di se stesso come se fosse più persone. Come se Regulus non fosse più una singola persona ma era un mangiamorte, appartenente a un gruppo, una persona che faceva parte di Lord Voldemort.
«Solitamente io passo il mio tempo con Barty ed Evan, in qualche ostello, cose così. Posti che non danno all'occhio.» continuò, mentre prese una maglietta a manica corte nera.
«E cosa fate ti interessante?» domandai, mentre iniziai a fare qualche passo avanti.
«Solitamente siamo stanchi e dormiamo. O almeno io dormo... loro non so cosa fanno.
Non mi va più di sentirli parlare.»
«Loro come stanno? Li vedi...»
Mi interruppe «Pentiti? No.»Nel momento in cui ebbi ampia visione dell'armadio, saltai in aria, mettendo una mano sulla bocca «Oddio...»
«Scusami...» chiuse l'anta «Io sono abituato a... vederlo.»Appeso a una cruccia vi era un lungo mantello nero, giacca e pantaloni di pelle. Legata alla cruccia una maschera di metallo, piena di ghirigori.
Vedevo quel vestiario in qualsiasi articolo di giornale. I mangiamorte vestivano tutti uguali, tranne che per le maschere. Avevo notato che ognuno aveva la sua.
«No scusami tu... non mi aspettavo... ecco...»
Gli avevo dato tutta la dimostrazione di avere paura di gente come lui. La prima reazione è quella che conta.
«Quella maschera...»
Mi interruppe «Capisco che non sia il massimo.» si stava preparando a chiudere anche l'altra anta ma i miei passi lo bloccarono.«Posso vederla?» chiesi «La tua maschera? Ne hai una tutta tua giusto?»
Poi una reazione di Regulus che di certo non potevo aspettarmi. Allungò il braccio afferrandomi il viso «Come fai a saperlo?» domandò preoccupato.
«Ho solo... guardato bene le foto. Speravo di riconoscerti in qualche modo.» sputai fuori la verità «E ho notato che sono tutte diverse.»«Cazzo Helena...» mi lasciò il viso, facendo dopo un lungo sospiro «Pensavo che avessi parlato con uno di loro.»
Scrollai la testa, facendo un sorriso debole
«Mi basti tu.» aprii l'anta.
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Deatheater ~ Regulus Black
Fanfiction"Hai mai conosciuto Regulus? Conoscerlo, per davvero, intendo? No? Io si. È la stella più solitaria che conosca. Ma anche la più bella."