CIELO

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«Helena, quello che ho sentito in giro è vero?»

Niente Lena e né piccola Lena.

Sirius aveva usato la carta del rimprovero quel pomeriggio alla serra.

«Cosa... hai sentito?» e io invece avevo giocato la carta della codardia.
«Partiamo dal principio.» si era seduto sul tavolo, pronto per fare un elenco «Sei andata alla festa quando ti avevo raccomandato di stare alla larga da Evan,» aveva puntato il pollice sinistro con l'indice destro «poi a quanto pare è uscito fuori che ti vedi di nascosto con mio fratello. Alexa è imbestialita, e anche Noora perché le hai mentito. Come hai mentito a me, dico bene?» le sue dita alzate erano diventate tre, invece le mie erano rimaste senza carte in mano.

Mi ero arresa. Avevo evitato di spiccicare parola.

«Sono davvero contento che hai fatto felice mia madre.» fu lui a parlare.
«Che vuoi dire?»
Aveva sistemato la sua cravatta per nulla ordinata - come al solito.
«Fai comodo per la famiglia Black. Fai comodo per mio fratello.»

Mi chiesi perché continuava a dirmelo.
Perché Regulus non poteva essere semplicemente interessato a me?
Perché pensava che avesse doppi fini?
Cosa poteva pretendere un ragazzo di 17 anni da me?

Avevo deciso di chiederlo a Sirius, ma dovevo avere anche il coraggio di parlarne anche con Regulus. «Vorresti dire che mi sta usando? Perché?»

Pensai che tempo fa Sirius non avrebbe usato quelle parole per descrivere suo fratello.

«Ti vorrei dire di non essere accomodante. Tu non conosci davvero la mia famiglia.»
«E Regulus? Conoscevi Regulus.» sembrava quasi che si fosse scordato del rapporto che avevano prima di lasciare la casa.
«Pregi e difetti. Tanti difetti.»
«Chi non ne ha?» avevo già l'istinto di proteggerlo.

Sirius aveva scrollato la testa e aveva sorriso, uno di quelli sarcastici «In pochi giorni ti ha portata a non pensare a come Alexa potrebbe stare a causa vostra. Ti ha fatto allontanare da Noora. Ti ha portata a mentire, anche a me.
E per cosa? Per lui.» aveva fatto una pausa «È fatto così. Deve avere le attenzioni addosso facendoti credere che ha bisogno di te.
È sempre stato geloso dei miei amici perché stavo togliendo un posto speciale a lui.»

«E credi che questo non gli abbia fatto del male?» lo avevo anche difeso, perché io sapevo che Regulus stava male per la poca considerazione che Sirius aveva di suo fratello, mentre suo fratello maggiore stava minimizzando il tutto credendo che volesse solo attenzioni.

Mi ero chiesta il motivo.
Perché era il fratello minore?
Quello che solitamente viene coccolato?
A me Regulus sembrava solo una persona sola.

«Non gli ho mai tolto nessun posto.» aveva risposto.
«E come mai non passava mai del tempo con noi?» avevo alzato le sopracciglia per dissentire.
«Ti è mai sembrato che volesse partecipare? Stare con dei mezzosangue?» aveva sogghignato «Non sono arrabbiato con te, Lena. So che hai sempre guardato da lontano mio fratello. Se ora vuoi avere la possibilità di guardarlo da vicino, fai pure. Te ne sta dando modo. Ma ricorda che da vicino si vedono i difetti.»  aveva preso fiato «Spero almeno non ti cambino.»

Le parole di Sirius mi avevano un po' spaventata, tanto da avere il bisogno di mettere in chiaro alcune cose con Regulus, ma quando quest'ultimo si era presentato nella mia camera, con due fette di torta, e facendomi sentire protetta in un mondo tutto nostro, fui spaventata di altro: perderlo.

Io e Regulus non avremo più perso tempo.
Io non persi tempo a dare spiegazioni ad Alexa.
E lui non perse tempo a camminare con me tra i corridoi. Sembrava anche che a lui non fregasse nulla, mentre io sentivo gli occhi puntati addosso, ma quando i suoi puntavano i miei mi focalizzavo su di lui. Solo su di lui.

Deatheater ~ Regulus BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora