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Come siamo arrivati a tanto? Volevo solo una vita normale con mio marito, solo una vita felice.

-Eravamo amiche...

-Dahyun! Fermati!- urlò Tzuyu.

Troppo tardi, non riuscivo a distinguere le lacrime dal sangue.

-Hoseok...

-Sana...- La voce di Tzuyu...

12 ore prima

-Buongiorno Sana.- mi salutò la signora Chou.

-Buongiorno signora Chou.

-Ieri ho sentito una discussione tra te e mia figlia.

Sospirai. -Mi dispiace ma... Davvero non so cosa provare.

-Tranquilla, lo capisco. Non sei obbligata ad amarla, ti chiedo solo di provarci.

-Ci ho provato, lo giuro ma... È più forte di me. Come posso amare quella che ha ucciso mio marito? Un innocente?

Tzuyu entrò in cucina e fui costretta a mettere fine alla conversazione.

-Buongiorno, mamma.

Non mi salutò nemmeno. Poco mi importava. Tanto l'avrei ignorata per il resto della mia vita. O chissà... Mi avrebbe fatta ricongiungere con Hoseok. Ma probabilmente lui mi tradirà di nuovo e mi farà finire nell'Inferno. Meglio con Lucifero che con Tzuyu.

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Jeongyeon

Era complicato riuscire a convivere col pensiero di aver ucciso qualcuno ma avere Nayeon al mio canto mi aiutava a non pensare di voler morire, non di nuovo. L'essere stata rifiutata da due famiglie mi ha portata ad avere brutti pensieri per un periodo. Ma con Nayeon... È tutto così diverso... Mi sento bene, mi sento a casa e sono sicura che lei non mi caccerà dal suo cuore. Farò del mio meglio per meritare di stare là dentro.

-Hey.

La ragazza più bella di Corea, del Belgio, del mondo aprì gli occhi. Era così carina anche appena sveglia.

-Mi dispiace.- le sussurrai. -Mi dispiace che debba nasconderti.

-A me dispiace di... Averti detto quelle cose. Non sapevo cosa stessi provando.

Le presi le mani e gliele baciai. -Ti prometto che un giorno vivremo una vita normale.

-Per me è già normale. La mia normalità è averti accanto. Non importa se non potrò uscire per un po'... Ma promettimi di non lasciarmi.

Scossi il capo. Mai e poi mai l'avrei lasciata. -Oggi... Vorrei andare in Chiesa.

Sbattette gli occhi due volte. -Pensavo fossi atea.

-E lo sono ma Hirai non lo era. Vorrei pregare per lei lassù.

Poggiò la mano sulla mia. -Non hai paura di uscire allo scoperto?

-Sì ma... Sento il bisogno di andare a salutarla e chiederle perdono. Forse non finirò in Paradiso ma poco m'importa, l'importante è vivere senza rimorsi su questa Terra peccaminosa.

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Sana

Mi trovavo in camera mia. Stavo mettendo via i gioielli che mi aveva regalato Tzuyu. Non aveva senso tenerlo. Entrò in camera e sbuffò, sedendosi sul letto.

-A quanto pare... Dahyun è tornata.- La guardai sorpresa. -Chiede di vederci.

-Anche a me?

-Siete state amiche, no? Suppongo sia normale.

Che strano... -Magari le è successo qualcosa.

-Spero di no. Mio padre... In qualche modo... Ci teneva a lei.

-E tu?

Non rispose. La guardai dal riflesso dello specchio e non vidi nessuna emozione trafilare dal suo volto. Semplicemente finii di mettere via i suoi stupidi regali. Comprarmi con un diamante? Mai. Comprarmi? Se lo può scordare. Chou Tzuyu è una donna che può comprarsi tutto, anche i poliziotti, ma non potrà mai comprare l'amore, almeno non il mio. Un silenzio tranquillo ci circondò per mezz'ora, poi arrivò Jennie dicendoci che era arrivata Dahyun. Uscimmo e ci dirigemmo da lei. Io a passo svelto, pronta a salutare la mia amica.

-Dahyun!- esclamai quando la vidi. -Come stai? Dov'eri finita?

-Momo... È morta.- Mi fermai. La vidi distrutta. Non capivo... -Ed è stata tua moglie ad ucciderla.

Mi voltai verso Tzuyu. Mi dava ancora più ribrezzo. -Come hai potuto... Uccidere la fidanzata di tua sorella?

-Non è mia sorella.- rispose semplicemente lei.

-Tu mi hai tolto la persona a me più cara.- disse Dahyun. Mi voltai verso di lei. -Vediamo come ci si sente... Come ci si sente ad essere trattata come una prigioniera per anni? Eh, Tzuyu? Lo sai? E come ci si sente ad avere niente e improvvisamente avere tutto? Non puoi saperlo. Ma come ci si sente ad avere tutto ed improvvisamente vedertelo strappato dalle mani?- Dahyun infilò una mano nel cappotto e poi cacciò una pistola.

-Dahyun, che vuoi fare?- domandò Tzuyu con tono serio.

Indietreggiai leggermente. Dahyun non lo avrebbe mai fatto. È sempre stata una brava ragazza. E... Siamo amiche.

-Mi dispiace, Sana, ma Tzuyu deve capire tante cose. Non fai più il capo, eh?

-Jennie!- Tzuyu urlò.

Improvvisamente sentii un rumore. Non capii molto ma mi sembrava che qualcuno mi avesse dato un pugno nello stomaco. Purtroppo non era un pugno, si trattava di ben altro. Un proiettile era finito nel mio ventre.

-Eravamo amiche...

-Dahyun! Fermati!- urlò Tzuyu.

-Hoseok...

-Sana...

Tzuyu

-Cosa caz*o hai fatto!? Jennie! Chiama qualcuno! Chiama Park! Chiama i soccorsi!

Dahyun guardò Sana e una lacrima rigò il suo volto. -Mi dispiace...

Prese la stessa pistola con cui aveva sparato a mia moglie, se la mise in bocca e cliccò il grilletto. L'avevo fatta impazzire. Se Sana era morta era tutta colpa mia. Con mio padre al comando questo non sarebbe mai successo.

-Tzuyu, perché url—

Mia madre era entrata. Mi girai verso di lei e vidi il panico riflesso nei suoi occhi.

-Mamma...

-Sana...

Sono shockata quanto voi

Mafia in the morning, sweetheart in the night|2YEON|ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora