Per fortuna quando ci congiungiamo con gli altri, nessuno è rimasto ferito.
Solo quando atterriamo nel rifugio, tiriamo tutti un sospiro di sollievo.
«Allora? Come è andata?» ci chiede subito Lo'ak curioso, tutta la famiglia Sully è qui con diversi altri membri del clan.
«Bene» dice Kiin, anche se lui non sa ancora quello che ho visto
«Mia madre è viva» riferisco, Kiin quasi sbarra gli occhi
«Come è possibile?» chiede Kiin confuso
«Non ne ho idea, pensavo fosse morta. Le avevano sparato davanti a me, pensavo fosse morta» spiego, poi guardo Jake
«Se prima io ero pronto ad aiutarti, ora penso che lo saranno tutti, dopo che avremo riferito le condizioni di schiavitù in cui il tuo clan. Io e Neteyam l'abbiamo visto, hanno ucciso un Na'vi davanti ai nostri occhi» dice Jake
«Ora sanno che li abbiamo trovati» continua Jake «Dobbiamo organizzare un piano» riferisce il capo clan. Ora ci sono solo alcuni membri del clan, ma Jake dice a qualche Omaticaya di chiamare tutti, il capo clan deve parlare al suo popolo.«Il popolo del cielo è diventato ora più che mai una minaccia» inizia il suo discorso Jake, come la prima volta è su un piccolo palco con la sua famiglia, però adesso io e Kiin siamo al suo fianco.
«Abbiamo scovato la loro base e abbiamo trovato il campo in cui tengono gli altri Na'vi. Sono prigionieri e schiavi, vengono abusati, obbligati a lavori forzati e vengono uccisi» la voce di Jake è alta, ma non urla, si fa sentire e ascoltare.
«Oggi abbiamo assistito ad un'esecuzione. Un Na'vi è stato ucciso perché era stremato è svenuto. Gli umani sanno che li abbiamo trovati e sanno anche che attaccheremo presto. Quindi io dico ti accattare quando meno se lo aspettano. Tra pochi giorni, organizziamoci alla meglio organizzando un piano e attacchiamo, difendiamo il nostro popolo!» quando Jake finisce di parlare, tutti sono convinti, gridano e alzano i pugni all'aria.
«Oggi dormite e riposatevi, domani ci saranno i preparativi. Dopodomani attaccheremo» grida Jake sopra tutto il caos.
Finalmente. Finalmente potrò liberare la mia gente, potrò liberare la mia famiglia.
Durante la cena tutto il clan parla della guerra, di come vogliono attaccare, di quali armi useranno. Ognuno è emozionato, molti sono spaventati, altri non combatteranno.
«Voi non verrete» dice Jake alla sua famiglia, non penso includa Neytiri
«Io voglio combattere» dice prontamente Neteyam «Anch'io» dice Lo'ak, Jake li guarda entrambi male «Anche io» si aggiunge Kiri, tutti la guardiamo. Forse è l'unica che non ha mai combattuto, non l'ho mai vista prendere in mano un'arma.
«Lo'ak, Kiri, voi starete qui con Tuk» dice Jake, poi guarda Neteyam
«Tu sarai in incognito in volo» dice semplicemente Jake
«Io voglio combattere» insiste ancora Neteyam
«Non hai completato l'addestramento, non sei pronto» rispondo al posto di suo padre, Neteyam mi guarda male
«Nemmeno tu. Non hai completato nessun addestramento, sei solo più brava di me. Voglio aiutare anch'io» risponde Neteyam, ma la conversazione per fortuna cade lì.Quando sgattaiolo fuori dalla tenda poco dopo il coprifuoco, nessuno mi nota o presta attenzione nel farmi rimanere.
Ho bisogno di andare in un posto.
Salto fuori dal rifugio e il mio Ikran mi prende al volo.
Ci alziamo in volo sopra la foresta silenziosamente. La notte è chiara e senza nuvole, le stelle si vedono perfettamente e mi guidano.
Dopo un paio di minuti sono arrivata, il mio Ikran se ne va mentre mi avvio verso l'albero delle anime. Questo è uno dei tanti alberi sacri di Pandora in cui ci si può collegare con Eywa. Se è vero che mia madre non è morta, non la vedrò quando mi connetterò ad Eywa.
Porto davanti la mia treccia e mi connetto ad Eywa. Chiudo gli occhi.
Diventa tutto di un bianco accecante, poi un Omaticaya si fa avanti.
Non la riconosco a primo impatto, ma poi diventa chiaro chi è. Non è mia madre.
«Ey'äu» sussurro. Lei è la mia migliore amica, era mi correggo mentalmente. È morta nell'attacco. È sempre stata più bella, più intelligente di me, eppure eravamo legate quasi con un legame di fratellanza. Era come una sorella per me.
«Ciao Zanya» mi sorride
«Cosa succede? Perché sei qui?» mi chiede
«Pensavo di trovare qualcun'altro» rispondo sinceramente
«Tua madre?» chiede, annuisco «Tua madre non è qui Zanya» mi sorride la mia migliore amica accarezzandomi la guancia
«Come fa ad essere viva? Le hanno sparato davanti a me» voglio delle risposte, voglio sapere se altre persone del mio clan sono state uccise
«Gli altri membri del clan sono vivi?» chiedo, non so nemmeno come faccia lei a saperlo, se lo sa, ma non mi importa, voglio provarci.
«Mio padre? Sta bene?» chiedo ancora
«Zanya...» inizia la mia migliore amica «C'è qualcosa che devi sapere» mi inizia a dire, ma poi si inizia a sbiadire «Ey'äu» dico cercando di toccarla «Ey'äu» ma sta sparendo, è sparita e io sono tornata alla realtà.
Mi stacco dall'albero delle anime, cosa mi voleva dire? Ha detto che dovevo spare qualcosa, ma cosa?
Mi alzo più scocciata di prima, sono venuta per chiarire dei dubbi, invece me ne sono solo venuti altri.
«Da quanto sei qui?» chiedo a Neteyam quando lo noto accovacciato che mi guarda
«Poco dopo che sei arrivata» dice solamente Neteyam alzandosi. Annuisco iniziando a camminare sotto l'albero. Le foglie dell'albero della anime non sono proprio foglie, sono lunghe foglie rose a cui ci si può connettere con Eywa
«Perché sei venuta qui?» chiede Neteyam seguendomi
«Dovevo capire se mia madre è davvero viva» Neteyam annuisce, fermandosi davanti a me.
«Tu invece?» domando osservandolo
«Volevo stare un po' con te» dice, sorrido.
«Non voglio che tu rimanga ferito quando attaccheremo, per questo non voglio che tu venga» gli dico, so che ce l'ha con me per prendere le parti di Jake.
«Ma so difendermi. Voglio aiutarti» non sembra arrabbiato «E non voglio nemmeno che tu venga ferita, l'ultima volta pensavo che saresti davvero morta» mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio
«Solo se mi prometti che starai al mio fianco» Neteyam annuisce guardandomi negli occhi. Non penso che mi stia ascoltando ancora.
«Neteyam?» lo richiamo
«Mmh» il suo sguardo ora si è spostato sulle mie labbra. Infatti si avvinca e mi da un bacio a stampo. Quando ci stacchiamo lo guardo negli occhi sorridendo, poi, questa volta mi avvicino io a lui per baciarlo.
Ci avviciniamo di più l'uno all'altra, mentre i nostri corpi si uniscono, le sue mani sono ovunque, le mie lo stesso
«Zanya» sussurra sulla mia bocca, ma lo ignoro «Zanya» dice un'altra volta, mi stacco leggermente guardandolo
«Lo voglio fare Neteyam» annuisco mentre lo dico convinta, è lui che non vuole?
«Voglio solo...» inizia «che sia speciale» fa un sorriso un po' imbarazzato
«Lo è Neteyam» gli sorrido. Neteyam non perde tempo e mi da un altro bacio a stampo.
Poi sposta la sua treccia in avanti, io faccio lo stesso, lui mi guarda un'altra volta per vedere se non ho cambiato idea
«Ti amo Zanya» dice di getto lui, alzo gli occhi di scatto dalla mia coda. Non posso fare altro che sorridere, Neteyam mi fa questo effetto
«Ti amo anch'io» dico, Neteyam mi guarda come se non credesse alle mie parole. Ma lo amo, lo amo davvero. Me ne sono accorta alcuni giorni fa, mi piace più di quello che dovrebbe e sono proprio innamorata di lui.
Prende la sua treccia e la avvicina alla mia. Le trecce, sono in realtà delle code neurali che servono ai Na'vi per connettersi con gli animali e piante di Pandora, ma i Na'vi di possono anche unire tra di loro attraverso queste. È più un legame psicologico, un legame tra le menti e le anime, non è un legame fisico.
Avvicino la mia treccia alla sua, facendole legare insieme alla sua, siamo connessi ora. E lo saremo per sempre.
Neteyam mi prende il viso tra le mani e mi bacia, questa volta il bacio è ancora più bello del primo. È qualcosa di unico, come lui.******
Che direeeeeeeSpero che vi sia piaciuto il capitolo💕💕
Commentate per favoreeeeeee, ditemi se vi è piaciutoooooo
Btw grazie per tutte le visualizzazioni e i commenti, vi amo💕
Al prossimo capitolo
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Avatar: the way of the air || Neteyam
FanfictionPandora non è mai stata sicura da quando le persone del cielo sono arrivate sul pianeta. Devastazione, incendi e uccisioni hanno marcato il loro arrivo anni addietro. Ma ora sono tornati, sono tornati e hanno provato un altro approccio, la schiavitù...