Zanya pov's
È la sera più bella della mia vita. Ho finalmente liberato il mio clan e salvato i miei genitori, sono con Neteyam, la sua famiglia e il suo clan. Tutti vanno d'accordo, ballano e si divertono. Ci serviva, soprattuto perché gli umani hanno rovinato il mio clan, l'hanno quasi distrutto tutto.
«Siamo fieri di te Zanya» mi mette una mano sulla spalla mio padre mentre sono davanti a lui e a mia madre che gli racconto tutto quello che è successo dall'attacco.
Ovviamente ometto tutta la storia di Neteyam
«E il figlio di Jake?» mi chiede mia madre, è troppo sveglia per aggirarla, la guardo, ma non dico niente, so come la pensa mio padre.
«Qualsiasi cosa ci sia non durerà. Kiin è morto, era un ottimo leader e sfera per il clan, ora dovrai diventare tu il leader e con il tempo sistemeremo anche la faccenda del compagno» dice mio padre senza nemmeno mettersi nei miei panni.
Neteyam mi ha salvato la vita, mi ha salvato la vita non quando sono stata ferita fisicamente, ma mi ha salvato la vita in un modo più profondo, in un modo spirituale.
«Inoltre, non più tardi di dopodomani dobbiamo fare ritorno a casa» aggiunge mio padre.
Come gli dico che ormai questa è diventata la mia casa? Come glielo dico che ho salvato il clan dalla schiavitù, quasi per dovere?
Il mio clan non è più quello del popolo dell'aria. Il mio clan è quello della foresta. Ma come glielo faccio capire a mio padre? Al leader del suo clan, a lui che pensa che diventerò il nuovo capo?
«Papà» dico, lui mi guarda negli occhi. Prima dell'attacco avrei avuto paura di quello sguardo. Significava "decisione presa" e non potevo farlo desistere in nessun modo, ma ora sono cambiata, forse loro non possono vederlo, ma sono cambiata sia dentro che fuori.
«Non tornerò con voi» dico calma, mio padre è confuso, inclina leggermente la testa
«Non tornerò a casa, perché ormai casa mia è questa» dico poi calma di quello che volevo essere. Mia madre non è sorpresa, lei è sempre stata più sveglia di tutti, ma mio padre, mio padre sarà un osso duro da convincere.
«No, non è vero. Casa tua è con il tuo clan e con la tua famiglia» insiste mio padre, sta perdendo la pazienza e sta alzando la voce. Faremo una scenata davanti a tutti e non mi interessa. Noto con la coda dell'occhio che Neteyam si è accorto che stiamo discutendo, infatti si sta avvicinando
«Mi vuoi dire che vuoi lasciare la tua casa, il tuo clan, la tua famiglia per un ragazzo qualsiasi che hai incontrato?» ridacchia mio padre alzandosi in piedi e indicando Neteyam, io mi alzo di scatto mettendomi tra lui e Neteyam. Mio padre non torcerà un capello a Neteyam, non torcerà un capello al mio compagno
«Non è un ragazzo qualsiasi. Neteyam è il mio compagno» annuncio davanti a tutti. Ormai tutti stavano ascoltando ed erano attenti alla conversazione, compresa la famiglia di Jake.
Jake e Neytiri non sono sorpresi a quello che rivelo, il totale opposto di come reagisce mio padre
«No che non lo è. Tu diventerai il capo del nostro clan, lui del suo. Non potrà succedere nulla tra voi due. Tu ritornerai con noi, lui rimarrà qui» forza ancora mio padre, facendo un passo verso di me, facendo per prendermi un braccio ma Neteyam ringhia al mio fianco per respingerlo.
Tsim, forse per la prima volta guarda veramente Neteyam, per poi osservarmi
«Ti sei legata con uno sconosciuto? Con un Na'vi di un altro clan?» non è tanto una domanda, è un'affermazione e mio padre è deluso, arrabbiato. Sembra uno dei più alti disonori, ma non è così. Sono sempre visti male i Na'vi che si legano a qualcuno di altri clan, ma è normale. Non potrei immaginare una vita senza Neteyam.
«Non è uno sconosciuto. Neteyam è il figlio di Toruk Makto, sarà un grande leader un giorno» rispondo arrabbiata a mio padre. Sapevo che si sarebbe arrivati a questo punto, che Kiin fosse stato vivo o no. E ora devo difendere Neteyam, devo difendere la vita che voglio avere, che mio padre lo voglia o no.
«Sarò capo di questo clan un giorno. Sarò un Ole'eyktan e Zanya sarà la mia Tsahìk. Guideremo insieme questo clan, lei mi aiuterà ad essere un leader e un guerriero migliore» si intromette Neteyam.
Mio padre sembra quasi insultato dalle parole di Neteyam
«Chiedo la tua benedizione Tsim, del popolo dell'aria, per sposare tua figlia Zanya. Siamo diventati compagni sotto gli occhi di Eywa, ora lo vogliamo essere anche sotto gli occhi di tutti i clan» riferisce Neteyam lasciandomi a bocca aperta. Ha appena chiesto a mio padre la mia mano? Ha appena chiesto a mio padre di potermi sposare?
Tutti sono sconvolti, non solo i miei genitori, ma tutta la famiglia di Jake e gli Omaticaya che stanno ascoltando.
«Pensi davvero che darò la mia benedizione ad un Na'vi della foresta per sposare mia figlia?» mio padre quasi sputa ai piedi di Neteyam
«Avete la mia benedizione» si intromette mia madre sorridendo a me e a Neteyam.
«E anche la nostra» aggiunge Neytiri da poco distante, mi giro verso di lei e faccio un cenno di testa che ricambia.
«Zanya diventerà la mia sposa, che tu lo voglia o no. Con la tua benedizione come senza. Zanya è la mia compagna e se lei volesse andare in capo al mondo io la seguirei ovunque» afferma Neteyam. Se non fossimo nel mezzo di una litigata con mio padre gli salterei addosso e lo bacerei tutto, ma mi limito a fare un sorriso e a prendergli la mano.
«Tutti troviamo un compagno, talvolta è difficile, talvolta può essere chi meno ti aspetti. Ma riusciamo a trovarlo sempre. Mio padre era un umano e ha trovato la sua compagna in Neytiri. Chloe era un'umana anche lei e tu te ne sei innamorato» dice Neteyam, vedo dove vuole andare a parare. Perché mio padre ha potuto sposarsi con mia madre e io non posso con Neteyam? È perfetto.
«Dunque non è strano che io e Zanya siamo compagni. Lo chiedo per l'ultima volta, chiedo la tua benedizione per sposare tua figlia» Neteyam scandisce ogni parola chiaramente, con una voce che non avevo mai sentito prima. Con una voce da capo, da leader.
«Avete la mai benedizione» cede finalmente mio padre.*****
Avviso che questo è l'ultimo capitolo prima dell'epilogo.
Spero che la storia vi sia piaciuta.
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Avatar: the way of the air || Neteyam
FanfictionPandora non è mai stata sicura da quando le persone del cielo sono arrivate sul pianeta. Devastazione, incendi e uccisioni hanno marcato il loro arrivo anni addietro. Ma ora sono tornati, sono tornati e hanno provato un altro approccio, la schiavitù...