Mi è mancato volare con il mio Ikran in cielo, senza pensare a nulla, solo all'aria tra i capelli, sulla faccia e intorno al corpo.
Faccio un bel giro sul mio Ikran, sopra la foresta, tra le montagne, ma il sole inizia a tramontare, devo tornare al rifugio.
Appena dopo il coprifuoco, quando mi sdraio per dormire non chiudo gli occhi.
Non riesco a dormire, è più forte di me. Se prima gli incubi sul mio clan e la mia famiglia mi tenevano sveglia, ora soltanto il pensiero di Neteyam mi fa arrabbiare.
Mi alzo e esco dalla tenda, non riuscirò a dormire ugualmente, quindi vado nella foresta.
Mi avvio verso la cascata, mi sono sempre piaciuti i suoi colori e starei ore a fissarli.
Un ramo si spezza dietro di me
«Perché mi segui Neteyam?» chiedo senza girarmi. So che è lui, è sempre lui.
«Sono venuto per scusarmi. Di nuovo» dice, come se fosse scontato. Lo ignoro e continuo a camminare.
Quando arriviamo alla cascata, non gli permetto di sedersi vicino a me vicino all'albero, lui non si siede comunque.
Cammina lungo la riva della cascata, sembra che stia cercando qualcosa, cerco di ignorarlo, non mi fa piacere la sua presenza, non più, ma devo comunque sopportarlo.
«Sai, mio padre voleva che facessi amicizia con Otsail, entrambi volevano qualcosa da me e io sono stato così stupido da fare come dicevano. Non avrei dovuto dire quelle cose, sono uno stupido, lo so. Non avrei dovuto tradire la tua fiducia, di nuovo, mi dispiace» viene verso di me, posando un fiore che ha appena raccolto al mio fianco.
Il fiore è luminoso, di un'acceso color violetto ed è stupendo.
«Avevi detto che quando avremmo iniziato ad usare l'arco mi avresti fatto vedere la tua casa, dove vivevi. So che non ti fidi, ma voglio cercare veramente di guadagnarmi di nuovo la tua fiducia. Sarà più difficile delle altre due volte ma non ci rinuncerò» mi guarda dritto negli occhi, accasciandosi davanti a me, appoggiando le braccia sulle sue cosce.
«Perché?» sospiro «Perché fai tutto questo sforzo per farmi fidare di te, se poi mi tradisci? È la seconda volta e io di solito non do seconde changes, figuriamoci una terza» spiego, Neteyam sorride guardando le radici dell'albero davanti a lui, poi mi guarda dritto negli occhi di nuovo, come se riuscisse a vedere oltre la maschera che ho messo.
«Perché mi piaci Zanya» dice facendo un mezzo sorriso, forse è in imbarazzo, forse no, non mi importa. Non mi importa che lui si stia fidando di me dicendomi questa cosa
«E non come amica» aggiunge, deglutisco forse un po' troppo rumorosamente.
Perché reagisco alle sue parole? Perché stavo per sorridere quando l'ha detto? Perché Neteyam sembra volere togliermi questa maschera?
Perché forse, in fondo in fondo, anche a me piace Neteyam. Ma non lo dico. Lo tengo per me, anche perché non so davvero se mi piace.Le due settimane di punizione sono finalmente finite, ciò vuol dire che abbiamo il nostro primo giorno libero, dopo diversi giorni.
Ho promesso a Neteyam che lo avrei portato dove vivevo, che mi fidi o no, una promessa è una promessa, quindi ci avviamo con i nostri Ikran.
Il cielo è privo di nuvole e il sole splende, è una bellissima giornata, infatti non so se voglio davvero rovinarla, ritornando a casa.
Ad ogni modo ordino al mio Ikran lo stesso, di andare verso l'alto. Oltre i Monti Hallelujah, verso invece le Montagne Paradiso.
Ci mettiamo un po' di tempo a raggiungerle, ma finalmente alle vediamo in lontananza, sono più piccole e rade dei Monti Hallelujah, ma è proprio per questo che mi piacciono.
Come facevo, percorro a slalom la via tra le montagne e finalmente arrivo alla montagna più grande, arrivo a casa, dopo tanto, troppo tempo.
Scendiamo dai nostri Ikran, ma rimango sulla montagna ad aspettarci, mi avvio all'interno di essa.
Casa mia è molto diversa dal rifugio degli Omaticaya, la nostra casa è più simile ad una città dentro la montagna, non una sorta di accampamento dentro di essa.
La montagna all'interno è cava, ma organizza su più livelli, lo spazio in centro, infondo era una sorta di piazza principale, uno spazio comune sempre pieno di Na'vi, ora non c'è nessuno, è tutto deserto.
«È fantastico» si guarda intorno Neteyam con ammirazione.
«Ti mostro lo spazio comune» percorriamo ogni piano, passo dopo passo ci avviciniamo di più al fondo.
«Quando il mio clan viveva ancora qui, solitamente Ikran o Stingbat volevano sempre all'interno, avevamo anche uno spazio apposta per loro» commento a voce bassa, tutto questo mi ricorda tutto quello che ho perso, tutto quello che è cambiato.
Ma ora ho una strana sensazione, mi fermo di scatto.
«Cosa c'è?» sussurra Neteyam fermandosi a sua volta
«Non lo so» dico a voce ancora più bassa.
Poi il sibilo di una freccia mi fa scattare, spingo subito di lato Neteyam, buttandomi con lui a terra.
Non siamo gli unici qui.
La freccia si ficca nella roccia a poca distanza da noi, Neteyam sembra spaventato e incredulo, non so cosa stia succedendo, chi è rimasto qui?
Un'altra freccia sibila, ma è troppo veloce, mi prende di striscio al fianco, mentre mi sto rialzando.
«Cazzo!» grido premendo con entrambe le mani sulla ferita che inizia già a sanguinare.
«Zanya? Stai bene?» mi chiede Neteyam al mio fianco, annuisco non troppo convinta. Neteyam prende il suo arco, incoccando una freccia, ma non sa dove puntare.
«Zanya?» chiede una voce famigliare.
Neteyam ha ancora la freccia incoccata, ma faccio uno sforzo, mettendomi a sedere, per vedere di chi si tratta.
Un Na'vi del popolo dell'aria appare con il suo arco dietro la schiena, le mani in bella vista, lo riconosco subito.
«Kiin?» chiedo scioccata, come fa a essere vivo? Non mi accorgo nemmeno che mi sono alzata e sto andando verso di lui per abbracciarlo.
Neteyam abbassa l'arco, ma è comunque in posizione di difesa, con la coda che continua a ondeggiare da un lato all'altro
«Lo conosci?» chiede Neteyam con tono duro, mentre io e Kiin ci separiamo dall'abbraccio, penso fosse abbastanza scontato, ma qualcosa mi dice che Neteyam non ne è per niente felice.
«Si, prima che il popolo del cielo distruggesse tutto ero promessa a lui» dico con più tranquillizza di cui mi sarei mai immaginata.*******
Hello.Scusate se pubblico tardi, ma stavo guardando la serie e me ne sono accorta un'ora fa che dovevo pubblicare ahahah.
Comunque spero che mi perdoniate, anche perché ho una brutta notizia.
Forse doma non riuscirò a pubblicare perché sono fuori tutto il giorno, potrei tornare a casa verso le 5/6 ma non ne sono sicura.Dunque in ogni caso aggiorno domenica, ma spero anche prima.
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Avatar: the way of the air || Neteyam
Fiksi PenggemarPandora non è mai stata sicura da quando le persone del cielo sono arrivate sul pianeta. Devastazione, incendi e uccisioni hanno marcato il loro arrivo anni addietro. Ma ora sono tornati, sono tornati e hanno provato un altro approccio, la schiavitù...