capitolo 5 . nuovo arrivo nel team

100 2 0
                                    

Accendo le luci, appoggio le valigie, mi lascio andare sul divano, sono sfinita, ma non per la fatica fisica. Il mio cuore! Sento un dolore davanti al petto, costante, inesorabile.

Guardo dalla finestra Roma illuminata, bellissima. Penso che ora sarà a casa di Vanessa, festeggeranno il lieto evento, faranno l'amore felici, si scambieranno baci, carezze, promesse.

Io qui, sola, come ormai lo sono da tempo, ripenso all'accaduto, a tutto quello che ho provato, a qualcosa di grande che è sfumato subito via.

Cerco di rimettere ordine, ne ho bisogno anche mentalmente, poi mi sdraio sul letto, lasciandomi andare a un sonno senza sogni, un sonno ristoratore.

Alex dall'altra parte di Roma è di fronte a Vanessa, si stringono contenti.

È il loro momento più importante, un nuovo inizio di vita a due, presto in tre.

Vanessa conferma la lieta notizia ma non sembra particolarmente entusiasta, forse è solo un mio pensiero, è alla quattordicesima settimana e finalmente potremo fare l'ecografia insieme, aveva tanta paura di perderlo che ha tenuto il segreto fino all'ultimo per non farmi soffrire, mi fa una tenerezza infinita, si preoccupa per me, mentre da vero bastardo la tradivo... Mi sento così a disagio a guardarla negli occhi!

Seduti sul divano, abbracciati, facciamo progetti: il matrimonio, una casa più grande e più comoda, una vita insieme.

La mia mente però gioca brutti scherzi, Vanessa parla, ride ma io sento la risata di Eli nella testa, lei avvinghiata a me come l'ultima notte insieme... devo finirla, devo staccare, ho davanti a me tutto quello che ho sempre voluto, non può un pensiero distrarmi dalla mia nuova famiglia.

Vanessa mi osserva, non è stupida.

"Alex tutto ok? È successo qualcosa che devo sapere? Non sei felice del nostro bambino? Ti vedo assente, non era così che mi ero immaginata la tua reazione."

Mio Dio, ha ragione, sono un pazzo! Sto rovinando uno dei momenti più belli della nostra vita, per una notte di sesso, anche se bellissimo, ma solo sesso. Elisa ha la sua vita, io ho la mia.

Abbraccio stretta Vanessa, sempre più stretta, quasi a toglierle il respiro, la prendo in braccio, la conduco nella nostra camera, facciamo l'amore dolcemente perché temo di fare del male al piccolo, mi lascio andare a questo momento dove finalmente ci ritroviamo.

"Vanessa, amore, ti amo e sono strafelice del nostro bambino... scusami se sono un po' strano ma ho fatto chilometri per arrivare il prima possibile. Sono stanco ma ora sono con te e questa è l'unica cosa che conta."

La sento rilassarsi tra le mie braccia, è di nuovo serena, la tengo stretta mentre si abbandona tra le braccia di Morfeo ma io non riesco a prendere sonno. Osservo la notte dalla finestra aperta, una notte di stelle, ascolto il frinire dei grilli, una bellissima notte d'estate, fatta per amare, diversa da quelle trascorse, una notte difficile da passare.

Ripenso a Eli, a quanto sia bella, non solo fisicamente, quello è oggettivo, ma al suo carattere, la sua praticità, la sua sete di vita, il suo darsi per tutto e tutti, senza mai farlo pesare.

Non avevo mai incontrato una persona così, eppure i suoi occhi a volte sono velati di segreti, paure inconfessabili, un passato di cui evita sempre di parlare.

Il pensiero alla notte trascorsa insieme mi provoca un'erezione.

Era così arrendevole, la sentivo abbandonarsi nelle mie braccia, urlare di piacere, fino a non bastarle mai.

Devo dormire, devo non pensarci più. Domani saremo in agenzia e dobbiamo comportarci come se nulla fosse stato, domani "noi" saremo solo un lontano ricordo.

Una Passione Maledetta  pubblicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora