E ora come faccio?
Riprendo l'auto per tornare a casa. Non posso voltarmi per salutarlo, rivederlo anche per un secondo ancora. Arriverà il tempo in cui proverò indifferenza ma per ora non riesco.
Mentre risalgo il sentiero verso casa piango, non riesco a fermare le lacrime che scendono copiose sul mio volto. Gli ho detto nuovamente NO, gli ho detto nuovamente ADDIO. Ho il cuore a brandelli. Rientro in casa. Sul tavolo la nostra frettolosa colazione, la sua tazza, nel salotto il letto disfatto ricordano il suo passaggio. Le lenzuola profumano di lui, quell'odore che per mesi, anni, ho sentito nelle narici.
Questi tre giorni insieme sono stati bellissimi, parlavamo di tutto come due vecchi amici che si ritrovano dopo del tempo. Non c'era rancore ma solo gioia di viverci. Poi la passione ha avuto la meglio, quella maledetta passione che non mi permette di ricominciare, che non so gestire.
Tutto ora mi parla di lui, delle sue risate con il suo buongiorno, il suo fisico statuario, i suoi occhi profondi come un mare in tempesta che sanno entrarmi dentro, che sanno perfettamente cosa provo, cosa sento, che scavano nell'anima. Vivere insieme questi giorni come se fosse vita reale ha avuto tutto un altro senso. Mi accarezzo il ventre: oggi anche Vittoria è triste, nervosa, non smette di scalciare. Sarà il troppo caldo o la mia emotività ma non riesce proprio a calmarsi.
Mi siedo sul bordo del letto a guardare fuori il bosco. Mi rilassa, mi dona pace. Volgo lo sguardo al letto disfatto, c'è ancora il nostro odore di sesso, di passione. Ci siamo di nuovo dati l'uno all'altro senza riserve. Lui è l'unico uomo che riesce a farmi toccare le più alte vette del piacere, a farmi urlare il suo nome pregando di non smettere. Lui, l'unico che mi ha insegnato ad amare.
Mi volto verso il muro mentre lo sento così lontano, così irraggiungibile. Non so quanto riuscirò a resistere. Se fino a pochi giorni fa avevo tutto chiaro, la certezza che non ci poteva essere un noi, ora non ci capisco più niente e ricomincio a dubitare di me stessa. Quell'uomo è tutto quello che cercavo, che ho sempre voluto, forse l'uomo che ora ho perso per sempre.
Nei suoi occhi, quando ci siamo salutati, c'era disperazione. È partito smarrito, deluso ma anche consapevole di aver provato tutto per stare insieme. Non ha avuto più forza per combattere e si è arreso davanti al mio totale distacco. Ripenso ai suoi abbracci, alle nostre giornate senza fine cercandoci anche nei respiri. È sconvolgente quanto i miei sensi riescano a perdere il controllo, ad impazzire solo se mi passa a pochi centimetri vicino.
Se solo avessi trovato il coraggio di dire la verità, di quanto mi manca, quanto lo volevo e lo voglio! Se solo avessi lasciato andare le cose al suo posto! maledetti se, che ora mi ruberanno tutta la conquistata serenità. Chissà se anche lui non trova pace seduto su quel traghetto che lo porta lontano da me? Se sentirà la voglia dei nostri abbracci? Devo farmi una doccia, anche due se serve per togliermi l'odore di dosso, l'odore dell'amore, l'odore di noi....
Fatta la doccia mi sento meglio. Esco in terrazza con una bella tazza di caffè fumante, Ho preso anche un libro, devo distrarmi, devo tornare alla normalità del prima di lui. Dopo pochi minuti, arriva Carla, la vicina che dice di conoscermi da quando ero piccola.
"Ciao Eli, come stai? La piccolina? È così afoso stamani che non troverà pace nemmeno lei! A proposito, ho visto che in questi giorni hai avuto visite! Vedo che stai pensando al futuro scegliendoti un bellissimo uomo per ricominciare! Non volevo essere invadente ma fuori a dorso nudo era uno spettacolo a cui non potevo rinunciare!"
"Ciao Carla, buongiorno! La piccola fa un po' i capricci. Sarà il caldo, le passerà! Non sto pensando al futuro Carla, quell'uomo è il mio passato. È il padre della bambina!"
Nonostante voglia essere forte, gli occhi mi si riempiono di lacrime. Non è facile dire addio a chi ami.
Carla rimane in silenzio per un po' ad osservarmi. Mi conosce fin da piccola, quando venivo qui con mio padre, quando ero felice. Poi mi prende una la mano e prova a consolarmi.
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Una Passione Maledetta pubblicato
RomansaElisa è una donna di 30 anni la vita le ha regalato una famiglia serena,un buon lavoro, sudato meritato,un giorno tutto crolla rimangono solo macerie. Così decide di cambiare tutto. Nuovo lavoro,nuova vita,cerca di restare in piedi, incontra Alex s...