23 capitolo. Errore di valutazione

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Alex ha sistemato tutto. Ora è sul traghetto che lo porterà da lei. I pensieri corrono veloci nella testa ma non importa cosa succederà. Sa cosa vuole e anche Eli capitolerà. Deve capire soltanto che ci amiamo, pensa, che questa vita è nostra.

Sono come al solito sulla terrazza, il mio posto preferito. Sorseggio un caffè realizzando quanto la quiete di questo posto mi abbia ridato energia, voglia di fare. Vittoria ogni giorno è una sorpresa, inizia a fare i suoi primi gridolini, i suoi sorrisi improvvisi. Non aspetto altro che sentirla parlare, vederla muovere i primi passi, pensa Eli. È sicuramente la più bella avventura essere mamma.

Pensa a sua madre, vorrebbe andare a Roma a trovarla e portarle dei fiori. Ma ancora le temperature sono alte per viaggiare con Vittoria. Aspettiamo un'altra settimana, si dice e poi faremo il nostro primo viaggio insieme! Telefonerò a Sara, l'amica a cui ho venduto la casa, e passerò qualche giorno da lei.

Carla come tutte le mattine ormai scende alla casina portando sempre un dolce buonissimo, fatto con le sue mani. Mi coccola come una figlia, poi viene ad accertarsi come sto, se tutto procede bene. Io mi presto volentieri al gioco, mi piace sentirmi importante per qualcuno.

Un rumore di gomme sulla strada sterrata ci fa voltare entrambe. Qui non passa mai nessuno, escluso le persone che ci abitano. Nemmeno Carla sa chi possa essere. Pochi secondi e l'auto si ferma, apre lo sportello. Il mio cuore si ferma. È Alex, in tutta la sua infinita bellezza. Solo il volto un po' solcato da occhiaie scure ma il resto è da lasciare senza fiato qualsiasi essere umano.

Anche Carla, nonostante i miei racconti, le mie paure, è affascinata ogni volta che lo vede. Non può essere diversamente. A volte è un grandissimo bastardo ma tutto il resto è da lasciare senza parole.

Alex scende come se fosse la cosa più naturale del mondo. Si avvicina a noi, a me:

"Buongiorno Carla! Come sta?" le dice stringendole la mano.

Lei è imbarazzata ma felice come una bambina.

"Buongiorno Alex. Tutto bene, grazie! Vedere lei è sempre un piacere!"

"Ciao Eli come stai tu? Spero di non aver disturbato ad arrivare così all'improvviso ma avevo urgente bisogno di vederti!"

"Alex, è sicuramente una sorpresa la tua. Magari se avessi fatto uno squillo di telefono non sarebbe stato male! Ma non disturbi, tranquillo!"

Vedo il suo viso contrarsi, sento anche gli occhi addosso di Carla. So che mi vorrebbe uccidere, per come lo tratto con indifferenza.

Cerco di riprendermi e, da buona padrona di casa, offro subito ospitalità:

"Vuoi un caffè? Qualcosa di fresco da bere?"

"Una bevanda fresca, grazie Eli. Il caldo ancora si fa sentire. Vittoria?"

"Vado a prendere subito un'aranciata fresca! Accomodati sul terrazzo. Vittoria sta ancora dormendo ma a breve si farà sentire. Quando ha fame le sue grida risuonano nella vallata!"

Alex si siede comodo sul terrazzo a godere lo spettacolo. Si allenta la cravatta, apre ancora di più la camicia fino al quarto bottone. Il suo torace abbronzato, virile, è quasi completamente fuori. Involontariamente mi passo la lingua sulla bocca ed entro in casa.

Alex mi guarda e sorride. Ha capito quanto riesce bene sempre a confondermi.

Entro in casa, prendo fiato, sentendo quanto è forte il suo potere su di me. Preparo la caraffa con ghiaccio, aranciata, due bicchieri. Rientro sul terrazzo, ascolto le voci di Carla e Alex ma non capisco di cosa stanno parlando.

"Eccomi di ritorno! Ancora Vittoria dorme beata!"

Mi sento stupida, una scolaretta imbarazzata.

Carla, con la scusa che deve fare delle commissioni urgenti, saluta tutti promettendo di farci visita presto.

Una Passione Maledetta  pubblicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora