SAO: Alicization - La Vita di Kirito in Underworld (Con Finale Alternativo)

Come tutto ebbe inizio - Prima Parte

28 Giugno 2026:

Kazuto Kirigaya, 17 anni, dopo tre giorni in cui non aveva fatto altro che "dormire" tutto il giorno, per via che Seijiro Kikuoka lo aveva chiamato a provare una "Brain Machine Interface", detta anche STL e che sarebbe stata anche una Nuova Tecnologia Full Dive, si incontra, al Dicey Café con Agil, Sinon e Asuna. Poco prima dell'arrivo della sua Amata, si era messo a parlare con la Cecchina, del Quinto Torneo del Bullets Of Bullets che si sarebbe svolto a Dicembre. Ma dopo che arrivò la ragazza dai lunghi capelli castani, visto che l'aveva trovato più dimagrito, iniziò a raccontare del suo lavoro "Part Time" di quel periodo. Lo Spadaccino Nero non sapeva granché. Questo perché spiegò ai suoi Amici che, nel momento in cui entrava in quella Tecnologia, i suoi Ricordi del Mondo Reale venivano bloccati, attraverso dei microtubuli situati all'interno del suo cervello. Ciò per questioni di riservatezza e segretezza del Progetto e, anche quando gli interrompevano il Dive, non si ricordava assolutamente nulla, di quello che aveva visto o vissuto all'interno. Nemmeno se si fosse sforzato, provandoci. Il Lampo di Luce pensò fosse una cosa pericolosa, proprio per questa questione che non ti faceva ricordare nulla. Chiedendogli quanto fosse conveniente e chi l'avesse progettata. Il ragazzo, allora, pensò che fosse il caso di spiegare alla sua Amata e a Sinon, quel poco che sapeva. Così, partendo dall'inizio, spiegò loro che si trattava di una Tecnologia chiamata "Soul Translator". Un macchinario che era in grado di leggere l'Anima Umana e che, attraverso un Sistema chiamato "Mnemonic Visual Data", gli oggetti, i paesaggi, gli animali e tutto ciò da cui si veniva circondati, non erano poligoni, ma sembravano proprio delle cose realistiche. Raccontandogli che l'aveva progettato un'Organizzazione chiamata "Rath" e che il Mondo in cui era stato mandato, con quella tecnologia, si chiamava "Underworld". La ragazza Cecchino e la ragazza dai lunghi capelli castani, ascoltando attentamente, associarono quei nomi ad un Animale Fantastico, che somigliava a un maialino e una tartaruga. Esso si trovava in "Attraverso lo Specchio e quel che Alice vi trovò" e ad "Alice nel Paese delle Meraviglie" (Alice's in Adventures in Wonderland). Un racconto che, inizialmente, si doveva chiamare "Le Avventure di Alice Sottoterra" (Alice's Adventures Underground). Kazuto, nel sentire "Alice", si ricordò un qualcosa che doveva assolutamente fare subito. Poiché non gli sembrò nuovo, ma anche sforzandosi non riusciva ad arrivare al punto e alla soluzione. Questo perché, avendo avuto i Ricordi completamente bloccati, aveva solo dei "Frammenti" che non riusciva a portare alla Memoria e che gli impedivano di ricordare chiaramente. Specificando loro che essendo un macchinario in grado di elaborare delle informazioni, poteva aver avuto dei Ricordi appartenenti a qualcun altro o completamente creati da zero. Anche se, al ritorno dal Dive, aveva avuto come un "senso di estraneità", che lo aveva portato ad avere l'impressione che tutto ciò che lo circondasse, non lo vedesse da molto tempo. Ciononostante, continuò nella sua spiegazione, dicendo ai suoi Amici lì presenti che il Soul Translator usava un Sistema di Accelerazione della FLA, nonché della propria Fluctlight, accelerato di circa tre volte (aveva un sistema di accelerazione di 1000/1500 volte). E mentre nel Mondo Reale era stato in Dive tre giorni, all'interno di Underworld, potevano esserne passati circa dieci. Anche se questo non lo poteva sapere con certezza, in quanto non gli era stato detto quanta accelerazione potesse sopportare la Coscienza Umana. Spiegandogli che la "Fluctuating Light", abbreviata, appunto, in "Fluctlight", non era, niente meno, che "l'Essenza" della propria Anima. Composta di Luci e Fotoni e che si trovava all'interno di tubuli sottilissimi, situati in delle cellule cerebrali. Raccontando loro che, il macchinario, era in grado di farti vivere un Sogno molto lungo che, nella Realtà, darebbe l'impressione che sia durato tra le due e le tre ore, anche se è solo di pochi minuti. Specificando che la percezione del tempo è soggettiva e in caso di una situazione d'emergenza, si butta fuori più adrenalina. Per cui il tempo inizia a scorrere più lentamente, mentre quando si è impegnati in una conversazione rilassata o cose del genere, il tempo passa in un lampo. Concludendo che, anche se al di fuori di queste cose non sapeva nient'altro, visto che, al momento, tutti gli esperimenti di funzionamento erano stati un successo e i punti problematici della progettazione di base erano stati risolti, non sarebbe più andato. Poiché, a breve, sarebbero iniziati anche gli Esami di Fine Trimestre. Sinon, sull'ultima parte del discorso, fece un "Urgh" di esclamazione. In quanto era un po' in ansia e disse a Kirito di non fargli pensare a delle cose così brutte. Lui e Asuna scoppiarono in un'allegra risata, proponendo un ritiro di studio. Subito dopo, la ragazza dai lunghi capelli castani domandò al suo Amato, chi lo avesse incaricato di un lavoro così "stancante", se non quasi pericoloso e assurdo, sia sotto l'aspetto fisico, che mentale. Visto che il Soul Translator, a differenza dell'AmuSphere che inviava solo segnali cerebrali, aveva un modo un po' "particolare" di far "percepire" e "vedere" il Mondo Virtuale. Lo Spadaccino Nero, a questa domanda, rispose che era stato il Signor Kikuoka del Ministero degli Affari Interni. Il Lampo di Luce, quando sentì il suo nome, fece un'espressione un po' contorta. Poiché era consapevole che non era una cattiva persona, visto che lo aveva aiutato in diverse occasioni, ma non riusciva a leggere nel suo Animo e aveva paura che potesse succedere qualcosa di spiacevole. Anche il ragazzo era quasi del suo stesso parere. Proprio perché, quando doveva aver a che fare con lui, aveva sempre la sensazione che dovesse stare in allerta. Per il semplice il motivo che non aveva capito a fondo la sua posizione o il suo vero lavoro. Tuttavia, cercò di calmarla e tranquillizzarla, dicendole che non si doveva preoccupare e che era tutto a posto ora. Visto che non doveva più andare. Quando finirono di conversare e parlare, comunque, si fecero le sei della sera e Kirito, Asuna e Sinon si salutarono prima con Agil e poi all'uscita dal Locale tra loro. Lo Spadaccino Nero aveva avuto la sensazione di sentirsi osservato, come se fosse stato "agganciato" dentro il Mondo Virtuale da un Nemico, ma cercò di fare finta di niente. Pensando che si trattasse solo di un'illusione o un'impressione. Ad ogni modo, la pioggia che era caduta fino a poco prima che entrassero dal Gigante Muscoloso, si era calmata. Lasciando spazio a delle nubi grigie chiare, quasi bianche, in cui sotto si poteva vedere la tinta arancione del Cielo della sera. Salutatesi con Shino, Kazuto e la Ex Vice Comandante, si incamminarono verso la stazione della Linea Ferroviaria JR. Mentre lei dalla parte opposta, per andare a prendere la Metropolitana. In quell'occasione i due ragazzi ebbero modo di rimanere da soli e si misero a parlare di "Progetti Futuri", che avrebbero iniziato e fatto dopo il Liceo. In quel momento, l'Ex Giocatore Solitario ebbe modo di proporre alla sua Amata di andare con lui in America. In quanto non poteva stare senza di lei e voleva averla al suo fianco. Ciò per vedere come si sarebbe "evoluto" ancora il Sistema Full Dive e dove sarebbe arrivata e giunta la Tecnologia attuale. Asuna, ovviamente, accettò. Dicendogli che, ovunque fosse andato, anche in capo al Mondo, lei sarebbe sempre stata al suo fianco. Kazuto rimase molto colpito dalle sue parole, ma era contento che poteva contare su di lei. Così, prima di proseguire a camminare per la strada che l'avrebbe condotta a casa, si fermò un attimo e guardandola nei suoi meravigliosi occhi color nocciola, avvicinò il volto al suo e poi, poggiando le sue labbra alle sue, le diede bacio romantico e passionale.