Quando Cardinal e Kirito terminarono la loro lunga chiacchierata, tornarono da Eugeo. Aveva finito di farsi un bel bagno caldo e poi si era messo a leggere alcuni Libri della Grande della Biblioteca. Lo Spadaccino Nero, rivedendolo, si scusò con lui per averlo lasciato da solo, ma al suo Amico non importava. Dopodiché gli presentò la Sapiente come si doveva. Spiegandogli e raccontandogli il minimo indispensabile, omettendo la parte della Guerra e del Mondo Reale, per non inceppare in termini a lui non noti e sconosciuti. Perciò, gli disse che si trattava del più Alto Prelato della Chiesa, ma che l'Administrator l'aveva bandita, togliendole la Carica. Rivelandogli che aveva chiesto il loro aiuto, per combattere i Cavalieri Integratori e che il suo scopo era quello di spodestare la donna e di acquisire nuovamente il Titolo. Concludendo che, in sostanza, avevano deciso di fare un accordo. Il ragazzo dai capelli color lino, inizialmente, era un po' perplesso, ma si fidava molto del suo Compare, quindi, non aveva motivi di non credere alle sue parole. Così, domandò alla bambina se, per caso, la Cavaliera Alice Synthesis Thirty e Alice Zuberg, la sua Amica d'Infanzia, fossero la stessa persona. Lei gli rispose che era spiacente, ma le informazioni da cui poteva accedere da lì erano molte limitate. Dicendogli che sapeva soltanto che era nato un Cavaliere con quel nome e nient'altro. Concludendo, però, che poteva insegnargli un metodo per annullare il Rituale Synthesize, usato per creare i Cavalieri Integratori. Eugeo, ascoltandola, anche se non sapeva esattamente cosa fosse quel Rituale che aveva citato, le chiese, con determinazione, che cosa avrebbe dovuto fare. Lyserith, allora, spiegò che, nella fronte, avevano incastonato un Prisma a sezione triangolare, il Piety Module, e che bastava rimuoverlo, per poter far tornare il Cavaliere la persona di prima. A questo punto, il ragazzo dai capelli color lino si ricordò di quello che era successo con Eldrie. Pensando che doveva trattarsi di quell'oggetto che gli stava facendo fuoriuscire, poco prima che, Deusolbert, attaccasse lui e il ragazzo dai capelli neri. Cardinal, nel mentre, continuò a raccontare. Spiegandogli che il Piety Module era inserito in modo che ostacolasse la connessione tra i Ricordi. Sigillando il Passato di coloro che diventavano Cavalieri Integratori. Inducendoli, al tempo stesso, a una Fedeltà e una Devozione assoluta all'Alto Prelato della Chiesa Assiomatica. Kazuto, ascoltando questa spiegazione, intervenne nella conversazione.
<< Quindi, per riuscire a fare questo... Basterebbe trovare il modo di stimolare i Ricordi del loro Passato? >>. Domandò, un po' perplesso, ma con fare curioso, il nostro Valoroso Eroe.
La Sapiente gli rispose che ciò non era sufficiente e che a quello bisognava aggiungere una componente fondamentale. Eugeo, intervenendo anche lui nel discorso, le chiese di che cosa si trattasse. Lei, a quel punto, in un modo molto semplice, gli rispose di quello che esisteva al posto del Modulo che era stato inserito. Ovvero, il Frammento di Ricordo che risultava più prezioso per il Cavaliere Integratore, sul quale si interveniva. Rivelando che l'Administrator era una donna meticolosa. Perciò, conservava i Frammenti di Ricordi sottratti ai Cavalieri, nelle sue Stanze, che si trovavano all'ultimo Piano della Central Cathedral. Lo Spadaccino Nero, allora, ascoltando, disse che, in sostanza, per riportare ogni Cavaliere a com'era prima, gli serviva il Frammento di Ricordo che gli era stato sottratto. Aggiungendo che per riottenerne anche solo uno, li avrebbero dovuti superare, uno ad uno. Questo perché avrebbero protetto sicuramente i Piani Bassi, Intermedi e Alti della Cattedrale e solo dopo avrebbero potuto raggiungere l'ultimo. Cardinal interruppe un attimo i pensieri dello Spriggan, dicendo che non erano avversari che avrebbero potuto sconfiggere, senza sporcarsi le mani di sangue. E che, l'unica cosa che poteva fare, era quella di fornirgli un equipaggiamento equivalente ai loro. Ma che per il resto, dipendeva tutto da loro, i nostri due ragazzi, e di quanto avevano intenzione di spingersi, una volta scesi in campo. Il nostro Valoroso Eroe, ascoltando, era più che pronto ed era molto determinato, poiché non era da lui tirarsi indietro e fin dai tempi di Aincrad, era sempre andato avanti. Affrontando qualsiasi battaglia gli si parava davanti. Consapevole che anche questa, sarebbe stata fondamentale, almeno per la sopravvivenza di quel Mondo e dei suoi abitanti. In quanto, lui, se fosse morto, sarebbe semplicemente tornato a casa nel suo Mondo, la Realtà, ma per le Intelligenze Artificiali non ci sarebbe stato scampo e sarebbero sparite per sempre. Cancellate direttamente dal Light Cube Cluster, senza poter essere recuperate. Quindi, al costo di morire, per salvare il suo Compare e gli altri, non aveva dubbi su quello che voleva fare. L'unico ancora un po' incerto, era Eugeo, poiché, essendo di indole gentile e generosa, non gli piaceva tanto "sporcarsi" le mani. Ma, anche perché, se si fosse trovato davanti Alice, non sapeva quanto fosse stato in grado di ferirla, farle del male o stordirla e non aveva il coraggio ingaggiare una battaglia con lei. Specificando che era andato, fin lì, proprio per riportarla a casa, al suo Villaggio, sana e salva. La bambina, un po', capiva il suo stato d'animo, scopo e obbiettivo e aveva una soluzione. Infatti disse che se si fossero imbattuti nella Cavaliera Alice, avrebbero potuto usare dei Pugnali che gli mostrò. Spiegandogli che, con quelli, poteva stabilire un collegamento inscindibile fra lei e chiunque veniva colpito con uno di essi. Dicendogli che quella persona sarebbe stata colpita da qualsiasi Arte Divina che lei avrebbe usato. Rivelando al ragazzo dai capelli color lino, che gli sarebbe bastato colpire la ragazza, in un qualsiasi punto del corpo e lei l'avrebbe fatta cadere in uno sonno profondo, usando un'Arte Rituale. Preparandola alla rescissione del Synthesize, che avrebbe effettuato, dopo che fossero tornati con il suo Frammento di Ricordo. Eugeo capì e annuendo le rispose che se non fosse riuscito a persuadere Alice, avrebbe usato uno di quei Pugnali. Lyserith confessò che li aveva creati, per poter colpire l'Administrator e che, il secondo rappresentava l'Arma di Riserva. Concludendo che bastava non mancare il primo colpo e tutto sarebbe andato bene. Kirito, ascoltandola, pensò che fosse una pesante responsabilità, nonostante ci era abbastanza abituato. Dopodiché la riportò sul discorso degli equipaggiamenti equivalenti ai loro. Cardinal, a questo proposito, gli rispose che lui e il suo Amico avevano già delle ottime Spade a cui tenevano tantissimo e che gli avrebbe dato una mano a recuperarle. Rivelandogli che, molto probabilmente, si trovavano nell'Armeria che si trovava al Secondo Piano della Cattedrale. Lo Spadaccino Nero sentendo la parola "Piano", chiese alla bambina se, per caso, sapesse dove si trovavano le Stanze dell'Administrator. Lei, le rispose che, con il passare degli anni, la Central Cathedral aveva continuato a espandersi e che, attualmente, dovevano trovarsi al Centesimo Piano. Lo Spriggan, quando sentì, fece un'espressione scocciata, tirando un sospiro. Non potendo credere, dopo Aincrad, di risentire quel numero. Pensando che fare tutti quei Piani in una sola giornata, sarebbe stato molto faticoso. Specialmente se non si conoscevano molto bene e avrebbero dovuto affrontare uno o più Cavalieri Integratori su ogni Piano. Credendo di non riuscire a reggere tante battaglie tutte assieme e che prima di arrivare all'ultimo, per combattere contro Quinella, sarebbero stati belli che stanchi, sfiniti ed esausti. Questo perché non avrebbero potuto riposarsi neanche un minuto, in quanto avrebbero dovuto stare sempre in allerta e con gli occhi ben aperti, senza abbassare mai la guardia. Con questi pensieri per la testa, la Sapiente continuò a parlare, dicendo che non era finita e che c'era un'altra cosa che dovevano fare. Il ragazzo dai capelli neri non aveva idea di che cos'altro c'era e con perplessità, glielo domandò. Così, lei disse loro che le Spade erano notevoli, però, da sole, non erano in grado di avere la meglio sui Cavalieri Integratori, ma che, tuttavia, possedevano una Tecnica temibile che poteva amplificare, di svariate volte, le Abilità delle proprie Armi. Eugeo aveva già capito che si trattava dell'Arte di Dominio Completo e la bambina glielo confermò, con un cenno della testa. Raccontandogli che le Armi di grado Divino, ereditavano le Proprietà dell'Oggetto usato, come Compenso per crearle. Concludendo che, quella Tecnica, era un modo per lasciarne completamente i Ricordi. Dando vita a un attacco di altissimo Livello che, normalmente, non sarebbe possibile. Successivamente, facendoli nuovamente accomodare, gli fece chiudere gli occhi e li fece concentrare sulle loro Spade. In modo che potessero rappresentarle nell'immagine della loro Memoria. Creata questa immagine, ben nitida nella loro mente, disse loro di pensare da quali Oggetti erano state forgiate e alle caratteristiche che avevano prima di trasformarsi in Lame con Elsa. In quel momento, Kazuto pensò al Gigas Cedar e alle sue Radici che assorbivano tutta l'energia vitale delle piante e degli altri alberi circostanti. Allungando le sue grosse e robuste radici. Mentre Eugeo al freddo di un luogo remoto, in cui nacque una Rosa Blu, nonostante la temperatura rigida, che venne intrappolata dal ghiaccio, per non farla morire e restare solo. I due ragazzi si concentrarono talmente tanto sulle loro Spade che caddero in una sorta di "trance" e quando Cardinal finì, nel "risvegliarsi", quasi gli prese un colpo. Tanto che fecero un "Eh" di esclamazione, ma si ripresero quasi subito. In quello stesso istante, Lyserith, scrutando nei Ricordi delle Armi che avevano rappresentato nelle loro menti, fornì le Formule per attivare l'Arte di Dominio Completo. Il nostro Valoroso Eroe, quando vide la sua, quasi gli prese un colpo, perché non immaginava fosse così lunga. La Sapiente, però, senza neanche dargli il tempo di lamentarsi, disse chiaramente di impararle subito, nel giro di poco tempo, e di non scordarle più. Loro annuirono e con calma, si misero a imparare a memoria le Formule che dovevano recitare. Facendosi spiegare da Cardinal che era un'Arte divisa in due Fasi, chiamate, una, "Rafforzamento", che consisteva nel risvegliare solo parzialmente i Ricordi di un'Arma, per manifestare un attacco superiore e, l'altra, il "Rilascio", che risvegliava tutti i Ricordi di un'Arma. Cosicché potesse rilasciare un Potere travolgente. Fu in quell'attimo che Kirito e Eugeo capirono meglio le Tecniche che aveva usato Eldrie. Ma lei spiegò che il Rilascio non potevano ancora usarlo. Poiché siccome era una Tecnica dal Potere travolgente, uno Spadaccino che aveva appena imparato la Formula, non era in grado di rilasciare un Potere così forte e potente. Specialmente con uno Strumento Divino di Alto Livello. In quanto, non solo sarebbe stato colpito il suo Nemico, ma anche lui stesso, facendogli perdere la vita. Imparate, comunque, la bambina gli generò una Porta che li avrebbe condotti direttamente al Secondo Piano della Cattedrale, dove si trovava l'Armeria. Prima di mandarli, però, gli parlò un'ultima volta, dicendogli che il destino di quel Mondo si trovava nelle loro mani. Domandandogli se fosse stato avvolto dalle Fiamme dell'Inferno oppure sarebbe piombato nel nulla, facendo riferimento anche al discorso che aveva fatto a Kirito, quando erano rimasti da soli e che solo lui sapeva, o che, magari, forse sarebbero riusciti a trovare una Terza Via. Concludendo che, in ogni caso, comunque sarebbe andata, gli aveva detto tutto ciò che sapeva e che poteva dirgli. Donandogli anche tutto ciò che poteva dargli. Aggiungendo di imboccare qualunque strada fosse stata quella giusta. Eugeo, la ringraziò per tutto, con un "Mille grazie". Dicendole che avrebbero raggiunto la Vetta della Cattedrale e che avrebbero fatto in un modo che Alice sarebbe tornata quella di prima. Lo Spriggan, vicino a lui, annuì con un piccolo cenno della testa, come per concordare con le sue parole. Poi, senza dire una parola, fece un breve inchino e con uno sguardo determinato se la guardò. Come per dirle che avrebbero trovato una terza via, facendole, anche se in un modo silenzioso, una sorta di promessa. Cardinal ricambiò quel gesto dello Spadaccino Nero con un sorriso e dicendo che era tutto, aprì loro la porta, per mandarli dall'altra parte. Tuttavia, prima di varcarla, i nostri due ragazzi, si guardarono un secondo con uno sguardo deciso e determinato e facendosi un cenno con la testa, come per chiedersi a vicenda se fossero pronti e potevano andare, si diedero un colpetto di polsi. Ciò come gesto di Amicizia e poi si incamminarono verso la Porta. Lyserith se li guardò un'ultima volta, accennando a un altro sorriso, mentre loro, varcando la soglia, si ritrovarono all'interno della Central Cathedral. Dove avanzarono verso il loro prossimo obbiettivo.
STAI LEGGENDO
SAO: Alicization - La Vita di Kirito in Underworld (Con Finale Alternativo)
FanfictionSono passati due anni nel Mondo Virtuale chiamato Undeworld, Kirito, dopo esserci stato catapultato, attraverso il Soul Translator (un macchinario, che è una tecnologia full dive, in grado di leggere l'Anima Umana), a causa dell'attacco subito, nel...