Successivamente, vedendo che le "acque" si erano calmate e che tutti si erano tranquillizzati, l'Ex Giocatore Solitario pensò fosse giunto il momento di prendere lui la parola e di comportarsi da vero Leader. Pertanto, ora che era "libero", bevve un po' d'acqua, per "bagnare" e "idratare" la gola e la bocca secche e asciutte, poi, facendo un respiro profondo, per riprendere fiato, iniziò a parlare e a fare il suo discorso. I suoi Amici, pensando che dovesse dire loro delle cose molto importanti, si limitarono a rimanere in silenzio. Preparandosi ad ascoltarlo attentamente. Tanto da mettersi "composti" e in posizione di "ascolto" e "attenzione". Cercando di mettersi "comodi" e come meglio potevano, rimanendo in piedi. La stanza dell'ospedale non era molto grande, per cui, per stargli vicino, i ragazzi, si raggrupparono, formando, intorno a lui, un semicerchio.
<< Bene, ragazzi, ora che avete tutti "scaricato" le vostre Emozioni, ci sono delle cose importantissime che vi devo dire. Innanzitutto, ci tengo e ci tenevo a scusarmi con tutti voi, per avervi fatto stare in pensiero... L'ho combinata grossa questa volta e ne sono consapevole. Infatti, grazie ai racconti di Asuna e Sugu, ho ricordato ogni cosa di quel giorno. Prima di ieri, mi sono crucciato più volte, anche quando ero "dall'altra parte", ma proprio non ricordavo... Molto probabilmente, perché, a causa della perdita di conoscenza e poi della morte, lo "shock" che ha subito il mio corpo o forse la mia stessa Anima o il mio stesso Spirito, mi aveva rimosso e fatto dimenticare gli avvenimenti dell'aggressione. Tuttavia, vi chiedo davvero perdono... Anche se non l'ho dato a vedere, come ho detto a Sinon, in realtà, sono profondamente dispiaciuto. Io non... Volevo... Non volevo farvi preoccupare, sul serio e invece, come al solito, ho finito col farlo... Scusate >>.
Il nostro Valoroso Eroe, disse queste cose con tono sconsolato e voce appena "percettibile". Chinando la testa e socchiudendo gli occhi, come gesto di pentimento, rammarico e tristezza. Mettendosi quasi in ginocchio, anche se stava seduto sul letto, e a piangere dal dispiacere. Riuscendo, seppur quasi con un discreto successo, a trattenere le lacrime che gli volevano sgorgare, stringendo i denti. I suoi Amici, la sua Sorellina e la sua Amata, accorgendosi che in questa prima parte di discorso, c'era un velo di auto colpevolezza e autocommiserazione, tutti insieme lo strinsero, avvolgendolo in un mega abbraccio di Gruppo. Dicendogli che andava tutto bene, in quanto avevano accettato le sue scuse e il suo perdono, anche se non era necessario. Poiché sapevano che era uscito da un pericolo e una situazione molto più grandi di lui e che sarebbe stato solo da stupidi e sciocchi avercela nei suoi confronti, per averli fatti stare preoccupati e in pensiero. Aggiungendo di raccontargli, invece, che cosa aveva visto e vissuto nell'Underworld. Kirito, allora, sentendo nelle parole dei ragazzi, conforto e consolazione, ricambiò il loro caloroso abbraccio, riuscendo a calmarsi e a "regredire", di conseguenza, le lacrime che gli volevano uscire dagli occhi. Placatosi, infatti, si ritirò su, mentre loro si rimisero a semicerchio intorno a lui. Dopodiché, iniziò a raccontargli ciò che gli avevano richiesto, partendo dalle basi Tecniche della Tecnologia, ovvero, di come trascorrevano, a una velocità da capogiro, le ore, i giorni, i mesi e gli anni al suo interno e di com'era nato quel Mondo, attraverso i Membri della Rath. Raccontandogli, sia quello che gli aveva detto Cardinal, specificando loro che si trattava del Cardinal System su cui "girava" Underworld, ma in versione Umana e non Macchina, come conoscevano ed erano abituati a sentire, che Quinella/Administrator. Rivelando loro che, quest'ultima, era la Dominatrice e Governatrice Assoluta di quel Mondo e che lui stesso aveva sconfitto, riuscendo, almeno per il momento, a "salvaguardare" quella Terra e i suoi Abitanti. Senza tralasciare la difficile battaglia che aveva dovuto affrontare contro di lei e i dettagli su come era strutturato quel Mondo (Abilità, Vita, Statistiche, Capacità, Forza, Arti Sacre, Imperi... Eccetera), differenziandosi dai classici VRMMO esistenti. Parlando, ovviamente, anche della sua Organizzazione Governativa (Sacerdoti, Cavalieri, Chiesa, Nobili, Contadini, Suore... Eccetera), della Città più Importante, che era la Capitale, delle persone che lo abitavano, dei Villaggi e dei Regni in cui erano suddivisi. Narrandogli anche delle diverse Classi Sociali, sia dei Nobili, sia dei Contadini, che dei Membri della Chiesa Assiomatica e della Central Cathedral. Specificandogli che, quest'ultima, era una Torre che si ergeva in pieno Centro e che era considerato, anche, il Luogo più importante di tutto il Regno Umano. Detto e spiegato ciò, comunque, lo Spadaccino Nero, continuò il racconto con quello che poteva accadere da lì a breve al suo interno. Proprio a causa di un "Esperimento di Carico" che aveva imposto l'Organizzazione, fin dal principio e che, quasi sicuramente, non si poteva più fermare. Sospettando che, tra loro, ci potesse essere anche una "talpa", che aveva imposto alle Intelligenze Artificiali dei Limiti, con un Codice che avevano sigillato e impresso nell'Occhio Destro e che si "attivava", facendo esplodere loro l'organo, proprio quando li superavano, attraverso dei "circuiti" Emotivi o Emozionali. Aggiungendo che la Guerra in arrivo, sarebbe servita, maggiormente, per questi motivi e che, a causa di questo, tra le truppe del Regno degli Umani e quello delle Tenebre, ci sarebbe stata, senz'altro, molta carneficina. Con il rischio e il pericolo che Alice e Eugeo, i suoi due Amici "dell'altro Mondo" e le Prime Intelligenze Artificiali, paragonabili ad Esseri Umani, ad aver "spezzato" quei Sigilli, permettendo al Signor Kikuoka e alla Rath stessi di raggiungere i loro obbiettivi e scopi, potessero morire, rimanendo vittime del conflitto. Spiegandogli che, Underworld, era un Mondo talmente Realistico, che per le IA che erano nate e cresciute lì, proprio come per gli Esseri Umani nella Realtà, non era possibile resuscitare o risorgere... Rivelandogli che morivano e basta, senza poter fare più "ritorno" alla Vita. Concludendo che, anche per questo motivo, in un modo o nell'altro, probabilmente, non appena si fosse un po' rimesso, avrebbe dovuto rifare Login in quel Mondo. Non solo per cercare di evitare una strage nelle ostilità, ma anche per andare da loro, proteggerli e aiutarli a raggiungere "l'Altare della Fine del Mondo". Ciò per farli uscire di lì, facendo "estrarre" i loro Light Cube e metterli, almeno finché non si sarebbero un po' placati gli scontri, in un posto più sicuro. Dopo una breve pausa, per riprendere un attimo fiato, Kazuto confessò alla sua Sorellina, alla sua Amata e ai suoi Amici che, in realtà, oltre il suo Compare e la Cavaliera, aveva altrettante persone da proteggere e difendere. Nonostante, non potesse farle estrarre e salvaguardare tutte... E che, anche per questo, aveva bisogno di andare e tornare laggiù. Seppur, molto probabilmente, lo credevano "deceduto" e nel "Regno dei Cieli". Infatti, per far capire loro meglio, gli raccontò che, nella battaglia Finale, dopo aver sconfitto la Pontefice, lui era "morto", giacendo sul pavimento della Central Cathedral, a causa di una gravissima ferita al petto, che gli aveva lacerato, completamente, la gabbia toracica, il cuore e i polmoni e che non si poteva curare con nessun tipo di Arte Sacra. Specificandogli che, in quel momento, Alice e Eugeo erano con lui e lo avevano, appunto, visto scomparire davanti ai loro occhi. Quando, in realtà, probabilmente, gli stavano facendo effettuare il Logout. In quanto, successivamente, non aveva visto e vissuto più nulla, risvegliandosi lì, su quel letto e in quella stanza d'ospedale, dove si trovava ora. E che, anche per questo motivo, nel vederlo nuovamente in carne ed ossa e che stava bene, come se non fosse successo nulla, era una cosa che avrebbe potuto lasciarli "scioccati". Poiché, anche se aveva detto loro che sarebbe potuto tornare, si ricordò che su quelle parole, non lo crebbero. Non perché non lo volessero, bensì perché, lui stesso, non aveva fatto in tempo a spiegargli che era un Essere Umano di un "Mondo" o un "Regno" Esterno al loro e che "moriva" solo "Spiritualmente", non per davvero. Avendo modo di fare "ritorno" a suo piacimento, grazie ai Dati del suo "Personaggio" che venivano "conservati" nei Database/Archivi della Rath. Dando modo di essere "ricaricati" nel Soul Translator. Facendolo ripartire con le Statistiche e gli Equipaggiamenti che aveva avuto, fino a prima del Logout. Tuttavia, se il ragazzo dai capelli color lino e la ragazza dai lunghi capelli biondi, in quella circostanza non credettero allo Spriggan, era anche perché, essendo degli Esseri Umani che erano nati e cresciuti lì, gli era stato detto, fin da piccoli, che una volta "scomparsi" dalla Vita Terrena, si andava nel Regno dei Cieli, dalle Divinità, senza poter fare ritorno. Fu lì che Kirito rivelò ad Asuna, a Suguha, Lisbeth, Silica, Sinon, Klein ed Agil che, proprio come nel Mondo Reale, i bambini e i ragazzi, venivano educati e istruiti alla Religione. E che, oltre alle Leggi e alle Regole di Undeworld, che gli venivano imparate, sia in Famiglia, sia nelle Scuole, sia nelle Chiese, che all'Accademia di Scherma, gli veniva insegnata anche la Genesi. Nonché tutto ciò che riguardava il Dio dell'Oscurità Vector e le Dee della Creazione Stacia, Solus e Terraria, che si diceva avessero creato quel Mondo e tutto ciò che possedeva (Cielo, il Giorno e la Notte, il Sole, la Luna, le Stelle, la Pioggia, Terre in cui vivere, costruire, abitare, bonificare e coltivare, Esseri Umani, Animali... Eccetera). Dando origine a delle Credenze e delle Culture tutte loro. Anche se, a differenza del Mondo Reale, non era stato creato da nessuna Divinità e/o Religione ed era tutta opera e creazione degli Umani della Realtà. Concludendo, che, comunque, oltre Eugeo e Alice, aveva conosciuto tante altre persone che si erano affezionati a lui e a cui teneva, ovvero, Selka, Sortilina, Ronie, Tiese, Linel, Fizel, Fanatio, Deusolbert, Bercouli, Eldrie, Cardinal e Charlotte/Carlotta. Confessando loro che, quest'ultime, purtroppo, erano decedute, prima di lui, nello scontro Finale con Quinella, per far guadagnare, a lui e i suoi due compagni, tempo. Specificandogli che, Charlotte/Carlotta era un piccolo Ragno, che nell'Underworld era considerato un Famiglio, come Pina in Alfheim Online, e che, pertanto, non era pericolosa. Anzi, il nostro Valoroso Eroe, raccontò che, a lui e al suo Compare, li aveva aiutati più di una volta. Trovando "rifugio", in un filo dei suoi capelli neri, senza farsi mai vedere, su ordine della Sapiente. Al punto che non si era mai accorto della sua "presenza", finché, lei stessa, non gliel'aveva mostrata. Terminato il racconto su di lei, il ragazzo, comunque, finì con i racconti di come aveva conosciuto e incontrato gli altri. Raccontandogli di come aveva vissuto e che cosa aveva fatto quando stava al Villaggio di Rulid, nei giorni in cui aveva "soggiornato" e "abitato" nella Chiesa del Paese. Parlandogli anche di Selka e di come un pochino le aveva ricordato Sugu. Specificandogli che era la Sorella Minore di Alice e che si occupava dei bambini rimasti orfani dei Genitori, nella struttura Religiosa del Paesino. Senza tralasciare la disavventura avuta con i Goblin all'interno delle Grotte della Catena Montuosa, per salvare la Suora Apprendista, dalle loro grinfie, in cui stava anche per perdere il suo Amico, il Patto d'Armistizio che aveva fatto e stretto con la Cavaliera, quando stavano per cadere giù dalla Torre, dopo il violento duello avuto con le Spade, l'abbattimento del Gigas Cedar, dell'intagliamento di un suo Ramo, da cui ricavare una Spada e il Torneo che aveva dovuto svolgere a Zaccaria, per entrare nel Corpo di Guardia di quella Città. Narrandogli anche di come lui e Eugeo erano giunti alla Capitale, dopo i sei mesi di Apprendistato come Guardie in quella Cittadina. Raccontando il loro percorso di studi all'Accademia di Scherma, svolgendo, al Secondo Anno, il ruolo di "Spadaccini Mentori" e di come avevano dovuto "salvare", da due loro compagni di Accademia, le loro Vallette. Aggiungendo che, in quella circostanza, il suo Compare, ruppe il Sigillo nell'Occhio Destro, mentre gli altri due studenti, uno, perse la vita, poiché gli collassò la Fluctlight, e l'altro, un braccio. Parlandogli anche del giorno in cui si era fatto Forgiare, da un Fabbro Ferraio di Centoria, una bellissima Spada Nera che, su consiglio del suo Amico, aveva chiamato "Spada/Lama del Cielo Notturno". Specificandogli che, attualmente, doveva essere conservata e tenuta, come un suo "Ricordo" o "Cimelio", proprio da lui. Non tralasciando neanche le "malefatte" che aveva fatto, per far fare al Lampo di Luce, al Gigante Muscoloso, al Samurai, alla Forgiatrice, alla Domatrice, alla Cecchina e alla Sylph, anche due risate.
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SAO: Alicization - La Vita di Kirito in Underworld (Con Finale Alternativo)
FanfictionSono passati due anni nel Mondo Virtuale chiamato Undeworld, Kirito, dopo esserci stato catapultato, attraverso il Soul Translator (un macchinario, che è una tecnologia full dive, in grado di leggere l'Anima Umana), a causa dell'attacco subito, nel...