Quando Asuna, Suguha e Midori entrarono nella stanza di Terapia Intensiva, in cui si trovava il nostro Valoroso Eroe, lo trovarono disteso a letto, in coma farmacologico. Collegato all'ossigeno, attraverso una mascherina di plastica, anche se si vedeva chiaramente che respirava da solo, poiché l'appannava, e al macchinario dei battiti cardiaci, per monitorargli i Valori Vitali. La Sylph, nel rivederlo, dopo un anno e mezzo, di nuovo così provato e sofferente, tornò indietro nel tempo, a quando fu intrappolato dentro SAO, in quanto, ossigeno a parte, era, più o meno, nello stesso stato e condizioni e non poté fare a meno di farsi scendere delle lacrime. Questo perché, sperava di non rivederlo più così o, perlomeno, di non rivivere più dei momenti tristi e sofferenti, come quelli. Con il Déjà-vu di quel periodo, comunque, si fece forza e si avvicinò a lui, per parlargli.
<< Fratellone... Cosa ti hanno fatto? Chi è stato a ridurti così?! Giuro che appena mi sarà possibile, chiederò tutto ad Asuna! Sai, è stata proprio lei ad avvisarci dell'accaduto. Quando mi ha raccontato, non ci volevo credere... Avevi promesso che non saresti più andato lontano e invece... E invece... Eccoti di nuovo nelle stesse condizioni e nello stesso stato di un anno e mezzo fa... Con l'unica differenza che, questa volta, te la sei vista proprio brutta e non sei intrappolato in un Mondo Virtuale, ma nella Realtà! Ti rendi conto che hai rischiato di lasciarci, per sempre?! Ma per fortuna, nonostante avessi lasciato questo Mondo, ti hanno salvato, anche se resti, comunque, in condizioni veramente gravi... Ci hanno detto che l'arresto cardiaco, potrebbe averti causato dei danni cerebrali permanenti a livello intellettivo e motorio e che, nel peggiore delle ipotesi e dei casi potresti non riuscire più a svegliarti e a riprendere conoscenza, rimanendo in coma finché le tue funzioni vitali, reggono! Ma io... Fratellone... Non voglio... Non voglio che accada questo! Io... Anzi, noi... Abbiamo bisogno di te! Perciò, ti prego e ti supplico, Kazuto, svegliati e riprenditi, per favore! Kazuto... >>. Esclamò la povera Suguha, disperata, buttandosi, letteralmente, sul torso del suo amato e adorato Fratellone. Piangendo sul suo petto, nel tentativo di attirare anche la sua attenzione, sperando in un risveglio miracoloso.
Asuna, nel vedere la Sorella del suo Amato piangere così disperatamente e che si era "buttata", letteralmente, su di lui, non poté fare a meno di iniziare a versare nuovamente delle lacrime anche lei. Questo perché, si rese conto di quanto anche la sua Amica gli volesse bene e che come non ne poteva fare a meno lei stessa, anche per la Sylph era lo stesso. Tuttavia, la ragazza dai lunghi capelli castani rimase come bloccata e dopo, appunto, Suguha, andò Midori, che, nel vedere nuovamente la sua "bambina" così triste e disperata, a distanza di un anno e mezzo dall'accaduto, le se strinse il cuore, ma facendosi forza e cercando di trattenersi dal piangere, si avvicinò al suo "bambino" dormiente e gli parlò, iniziando ad accarezzarlo amorevolmente, affettuosamente e dolcemente sulla testa.
<< Kazuto... Bambino mio... Sei sempre il solito... Certo che non puoi fare proprio a meno di cacciarti nei guai, eh? Sei e sarai sempre un piccolo avventato e impulsivo. Menomale che c'era Asuna con te, altrimenti, non avremmo potuto salvarti e forse, quando ci avrebbero detto di te, trovandoti, sarebbe stato troppo tardi... Io, ora, come al mio solito, sto cercando di fare la forte, ma, in realtà, se penso a quello che ti era accaduto... Proprio come Suguha, non volevo crederci. Figurati che pensavo avessi raggiunto i tuoi veri Genitori, ma forse, proprio grazie a loro, ti sei salvato nuovamente. Lo spavento e la preoccupazione che ci hai dato sono stati tanti e aspetta che lo dico pure a tuo Padre... Si era già preoccupato quando eri rimasto intrappolato dentro il Gioco e quando gli raccontai che eri stato aggredito da quell'uomo con il coltello da sopravvivenza e che nel mentre eri stato anche male con la febbre, gli dico pure di questa, gli prenderà un colpo. E farà, senz'altro, il possibile per venire al più presto, prendendosi delle Ferie non programmate. Lo sai che anche lui ti vuole un Mondo di bene e se sapesse chi è stato a farti questo, sta pur certo che rischierebbe la vita, per vendicarti. Asuna, ovviamente, di quello che è accaduto nel dettaglio, non ci ha ancora detto nulla, perché la priorità sei stato tu, ma spero con tutto il cuore che la persona che ti ha fatto questo, la possano arrestare come con l'altra. In tutto ciò, io ho di fiducia in te e sono convinta che ce la farai anche stavolta, Amore di Mamma. Anche se il medico ci ha detto che sei in gravi condizioni e che rischi molto, in cuor mio, lo so che, quando meno ce l'aspetteremo, ti risveglierai e ti riprenderai, come se non fosse successo niente. Fino ad allora, però, ti prego e ti supplico, Kazuto, sii forte e non ti arrendere... Come ti ha detto Suguha, abbiamo bisogno di te e non solo noi, anche Asuna. È una ragazza meravigliosa, brava e educata, non puoi lasciarla così. Tra l'altro, come stiamo soffrendo noi, anche lei è molto triste... Infatti, non ha fatto altro che piangere e pensare a te e probabilmente, lo farà ancora. L'ho consolata, rincuorata e confortata, proprio come avrei fatto io con te, ma solo tu sei in grado di colmare il suo vuoto e la sua tristezza. Perciò, per favore, bambino mio, vedi di risvegliarti e di riprenderti anche per lei >>.
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SAO: Alicization - La Vita di Kirito in Underworld (Con Finale Alternativo)
FanfictionSono passati due anni nel Mondo Virtuale chiamato Undeworld, Kirito, dopo esserci stato catapultato, attraverso il Soul Translator (un macchinario, che è una tecnologia full dive, in grado di leggere l'Anima Umana), a causa dell'attacco subito, nel...