Quindici anni dopo
Sono le sei del mattino e mi stò facendo la barba, dopo essere andato a correre come mio solito visto che dormo poco. Appena finisco di radermi mi infilo in doccia, l'acqua calda tempera il mio corpo e rilassa i muscoli dopo la corsa.
Infilo l'accappatoio, entro in cucina e accendo la macchina del caffè, prendo la mia tazza per poi riempirla del liquido nero fumante che adoro.
Fuori è inverno ed è ancora buio, il telefono squilla e senza guardare rispondo, so già chi è:
"Dimmi che vuoi?""Buongiorno anche a te cazzone. Se sei solo gradirei del caffè" mi dice sogghignando
"Dove sei?" chiedo rimanendo serio
"Davanti alla tua porta, dove vuoi che sia" ribatte ironico
Vado ad aprirgli ancora col telefono in mano, lo guardo e entra guardandosi attorno guardingo.
"Sono solo" gli faccio presente rientrando in cucina
"Solo? Non ti sei scopato nessuna dopo il club?" mi chiede curioso
"Non avevo voglia" rispondo svogliato
"Nicholas De Angelis che non scopa? Ti senti bene?" mi chiede tastandomi la fronte come se avessi la febbre
Scaccio la sua mano allontanandomi e lui si serve il caffè
"Suscettibile stamattina, vedo" esclama divertito
Sbuffo bevendo il mio caffè amaro
"E tu mi sembri più idiota del solito" ribatto appoggiando la tazza nel lavastoviglie
"Almeno io ho scopato la bionda del piano di sopra" mi dice diretto
Lo guardo scuotendo la testa
"Adesso basta con le cazzate, Andrea" brontolo avviandomi in camera a vestirmi
Appena pronto prendo la mia ventiquattrore e mi avvio alla porta con Andrea appresso
"Dove andiamo capo?" mi chiede serio entrando nel suo ruolo salendo in macchina e mettendo in moto
"In ufficio, ho una riunione con mio padre e alcuni stilisti" preciso guardandolo nello specchietto retrovisore
Io, Lucas e Andrea usciti dall'orfanotrofio purtroppo ci siamo persi, eravamo troppo piccoli e ingenui per sapere che le nostre vite sarebbero state diverse. In tutti quegl'anni non li ho mai dimenticati, ho fatto il diavolo a quattro pur di farmi rimandare in quel posto lucrube, volevo stare con Kitty e Ginevra, proteggerle. Poi tutto si è affievolito con l'aiuto amorevole di Laura e Antonio De Angelis.
Laura mi ha fatto capire quello che può dare una madre, dall'affetto alle sgridate per qualche marachella, e insieme a Antonio mi hanno insegnato i valori della vita.
Ho iniziato a chiamarli mamma e papà dopo un'anno e mezzo che vivevo con loro.
A scuola andavo molto bene e ho deciso di fare l'università, laurearmi a pieni voti per poi entrare a lavorare nell'azienda di moda De Angelis, e proprio all'università ho ritrovato Andrea e Lucas e da lì non ci siamo più lasciati.
Di Kitty e Ginevra non sappiamo più niente, ho fatto ricerche, chiesto informazioni, grazie all'aiuto di mio padre che ha finanziato questo mio desiderio, ma ho scoperto che l'orfanotrofio è stato chiuso per mancanza di fondi, cinque anni dopo che ce n'eravamo andati. Il personale e i bambini divisi per altri istituti.
Finito gli studi Andrea, visto che non trovava un lavoro che lo soddisfacesse, ha deciso di fare un corso per guardie del corpo e dopo averlo finito con risultati eccellenti mio padre l'ha assunto.
Lucas è entrato a lavorare nell'azienda come programmatore informatico, è un genio in questo campo.
La nostra è un'azienda di moda da generazioni, mamma ha fatto per tanti anni la modella, papà era il figlio dello stilista per cui lavorava mamma, si sono innamorati e lei ha deciso di smettere di sfilare e entrare come disegnatrice nella ditta. Questo è un mondo molto particolare, bisogna farsi valere e saper programmare al meglio tutto.
C'è una guerra spietata tra case di moda, i nostri rivali sono i Bernardini che non solo ci spiano per copiare i nostri capi ma negli anni indietro mio padre è stato minacciato dal capostipite di questa famiglia, Lorenzo Bernardini, ma non ho ben capito per quali motivi. Su questo argomento mio padre è molto restio a parlare.
È per questo motivo che mi ha messo Andrea al fianco e io ho accettato senza far domande.
Appena entro nell'azienda, Marlene la mia segretaria, mi viene incontro sempre col suo sorriso.
"Buongiorno Signore"
La saluto e lei mi informa:
"Suo padre è già in sala riunioni, sulla sua scrivania ci sono dei documenti da firmare""Grazie dopo controllo e li firmo" rispondo mentre mi dirigo in sala riunioni per poi soffermarmi appena, ma non faccio in tempo a dirle quello che voglio, che lei mi precede:
"Le porto subito il suo caffè""Efficiente come sempre, Marlene" le dico accennando un sorriso
La riunione è finita da una mezz'ora e stò controllando quei documenti da firmare, quando mio padre entra mettendosi seduto davanti a me.
"Tua madre ti vuole a pranzo"
Lo guardo serio.
"E' successo qualcosa?" domando
"Non proprio, è che non ti vede da qualche giorno e mi ha ordinato di dirtelo, anzi mi ha minacciato" dice ridendo
"Ho avuto da fare, dille che verrò domenica" preciso
Annuisce cambiando poi discorso
"Dobbiamo promuovere la nuova collezione, c'è da organizzare la sfilata a Verona e partecipare alla festa che Damiani terrà nella sua villa ottocentesca, qui a Milano"
"Per la sfilata a Verona ci stò lavorando con Caterina" gli faccio presente
"Per le altre cose ho già parlato con Luisa, lei è molto brava per promuovere. Vedremo come fare per la festa di Damiani" preciso mentre finisco di firmare i documenti
"Non possiamo mancare a quella festa figliolo, ti ricordo che abbiamo un'idea di collaborazione con lui" mi fa presente
Chiamo Marlene che svelta viene a prendere il tutto, per poi salutare e sparire nel suo ufficio.
Guardo mio padre faccio un sospiro e mi abbandono sulla poltrona
"Lo so papà anche se l'idea non mi piace, e non dovrebbe piacere neanche a te. Lo sai chi potrebbe esserci a quella festa" gli rammento alzando un sopracciglio
Lui annuisce rispondendomi:
"Questa volta dobbiamo rischiare"Lo guardo senza rispondergli
"Io dopo vado in palestra, tu ci vieni?" chiede cambiando discorso
Annuisco per poi vederlo alzarsi, salutarmi e uscire dalla stanza, è un uomo e un padre stupendo, sono proprio stato uno stronzo fortunato.
Ed eccolo cresciuto e con i suoi amici al suo fianco.
Vi piace il Nicholas adulto?
Nicholas ha una vita agiata ma il suo sonno è sempre disturbato...
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La notte fa paura (Completa)
RomanceL'uomo nero esiste e la notte fa paura, per questo Nicholas De Angelis, famoso uomo d'affari da tutta la vita dorme poche ore a notte, e l'unica cosa che ricorda della sua infanzia prima dell'orfanotrofio dov'è cresciuto è proprio quell'uomo sconosc...