Capitolo 27

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Al circolo stasera c'è una nuova band che suona, ogni tanto i proprietari organizzano queste serate per far conoscere nuovi talenti.

Ci siamo tutti compresa Ginevra, che questo fine settimana ci ha raggiunti.

La band si chiama I Monelli e fanno musica pop, sono molto bravi hanno alcuni pezzi scritti da loro e altri ripresi da cantanti famosi.

Le ragazze ogni tanto si alzano per sculettare più che ballare ridendo a crepapelle, e noi ci divertiamo a prenderle in giro.

Quando ad un tratto la voce di Giacomo mi raggiunge alle spalle.

"Nicholas pretendo spiegazioni"

Mi volto alzandomi, i ragazzi lo guardano allibiti.

"Su cosa?" chiedo curioso

Voglio proprio vedere dove vuole andare a parare

"Ti avevo detto di starle lontano"

Ahh su quell'argomento!

"Perché l'hai trattata a quel modo? L'hai distrutta" sbraita

Finisce la frase e si avventa su di me, ma lo blocco sul nascere mentre Andrea si affianca all'istante.

"Mettiti seduto Andrea, è una questione tra me e lui" ammonisco serio il mio amico, che capisce al volo quello che intendo

Non si mette seduto ma si allontana e io allento la presa su Giacomo.

"Ascoltami bene bamboccio del cazzo" inizio a dirgli con lo sguardo duro a pochi centimetri dal suo viso

Sento Silvia e Ginevra pronunciare il mio nome, ma vado per la mia strada.

"Non ti devo nessuna spiegazione ma voglio essere gentile, perché da una parte mi fai pena"

Lui grugnisce risentito

"Non so quello che la ragazzina ti ha detto. Ma stai attento perché lei non è quella che vuol far sembrare"

"Innanzitutto non è una ragazzina e poi tu cosa ne sai, non la conosci bene. L'hai trattata da pezzente e non se lo merita. Non si merita te" mi sputa in faccia quelle parole con voce strana.

Capisco all'istante quello che prova per lei e sgrano gli occhi lasciandolo del tutto.

"Tu provi qualcosa di forte per lei" gli faccio presente guardandolo

Lui non risponde continuando a sfidarmi con lo sguardo.

"Io e Kristina siamo cresciuti insieme fino a quando non sono stato adottato"

Non è un segreto per nessuno il mio passato e non ho problemi a dirlo, lui sgrana gli occhi confermandomi che non sa proprio niente di lei.

"Ecco perché ti metto in guardia su di lei. Perché so chi è. Sei sicuro adesso di conoscerla sul serio?" gli faccio presente serio sapendo di ferirlo un po', non mi fermo e gli sputo in faccia un'altra verità:
"Lei era la ragazzina a cui tenevo molto. E' venuta a letto con me, lo sapevi questo?"

Il suo sguardo è ferito e a un tratto caccia un urlo e non faccio in tempo a schivarlo che mi arriva un pugno dritto in faccia colpendomi sulla guancia, girandomi la faccia su un lato.

"Sei un lurido bastardo figlio di puttana, Nicholas" urla con rabbia

Mi volto accorgendomi che Andrea lo trattiene

"Lascialo" gli ordino perentorio

Nella sala tutti ci guardano senza fiatare, sono sicuro che domani prenderò un bel cazziatone da mio padre.

Giacomo ha lo sguardo rabbioso e i pugni stretti.

"Se ti azzardi solo ad avvicinarti a lei, io De Angelis ti rovino con le mie stesse mani" mi minaccia a denti stretti

"Attento Bernardini con le minacce potrebbe avvenire l'inverso, prima di quello che non pensi" lo metto in guardia con sfida

Lui si ricompone, dà uno sguardo agli altri per poi voltarsene e andarsene.

I presenti del circolo si risistemano e ritornano a fare quello che stavano facendo, mi volto tornando a sedere.

Rivolgo lo sguardo prima a Silvia che si stà preoccupando della mia guancia, ma la rassicuro di stare bene, poi guardo Ginevra e le chiedo con tono autoritario:
"Adesso mi spieghi che problemi ha la tua cara amica rossa"

Lei mi guarda mordendosi l'interno della guancia

"Se ti dico che di preciso non lo so, ci credi?"

Scuoto la testa in negativo.

E Andrea storce il naso dandomi ragione.

"Ho provato a parlare con lei ma non vuol sentire ragioni. Quando è stata adottata faceva i salti di gioia ma allo stesso tempo si dispiaceva per me, voleva rimanere all'orfanotrofio. Aveva avuto il consenso da Suor Agnese di venirmi a trovare e qualche volta i suoi genitori si prodigavano perché io andassi da loro. Ed era felice. Poi tutto è cambiato, quando andavo a trovarla non voleva che dicessi alle sue amiche da dove venissi e quando poi ho compiuto diciotto anni lei non ha più messo piede al San Matteo" ci spiega con voce triste

"E non mi ha mai voluto dare una spiegazione" finisce col dire guardando Andrea

"Per me ha problemi di testa, perché non si spiega" spara diretta Silvia decidendo di raccontare ai nostri amici l'incontro nel suo ufficio, facendoli rimanere esterrefatti.

"Bhè almeno è servito a voi due" commenta divertito Andrea beccandosi un'occhiataccia da me e una spinta scherzosa da Silvia

"Per me si vergogna" espone la sua Lucas

"E' assurdo da una persona adulta" ribadisce Silvia

"In più per il mestiere che fa" conclude seria

"Già" preciso io

Scrollo le spalle per poi cambiare discorso e Andrea inizia a fare lo stupido come suo solito, facendo tornare l'allegria a tutti.

Qui qualcosa non torna non credete?

Giacomo Bernardini è interessato a Kitty, ma lui chi è veramente? Si fa credere forte e autoritario, la sua famiglia è influente nel campo della moda.

Ma perché tutta questa rivalità?

La notte fa paura (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora