Suor Agnese entra nell'ufficio facendo accomodare prima Antonella per spiegarle della sua nuova famiglia, quando esce quest'ultima ha il viso sorridente e corre subito dalle ragazze.
Poi è il turno di Luigi che dopo circa un quarto d'ora esce anche lui sorridente e ci dice che andrà a vivere in campagna nel Veneto.
Lucas entra dandoci prima un'occhiata, da quando abbiamo saputo questa notizia siamo rimasti tutti e tre in silenzio.
Dopo una ventina di minuti esce per far entrare Andrea, guardo il mio amico che si contorce le mani, poi il suo sguardo si posa su di me.
"Martedì vengono a prendermi" mi dice con un tono di voce strano
"Da una parte dovresti essere contento, non devi aspettare tanto" gli rispondo senza indugio
"Nicholas che ne sarà di noi?" chiede impaurito
"Noi siamo gli inseparabili, che vuoi che succeda" lo tranquillizzo
"Ci perderemo" mi dice a bassa voce
"Cosa non hai capito quando ti ho detto che siamo gli inseparabili?" ribatto
Non risponde rimanendo pensieroso
"E' una famiglia che abita qui vicino" mi informa
Io annuisco, guardo la porta aprirsi e lo sguardo di Andrea sembra stranito.
Non posso domandargli niente che la voce stridula di Suor Agnese chiama il mio nome, sbuffo prima che mi veda e entro con la mia solita strafottenza.
E' seduta alla sua scrivania con una cartellina fra le mani, e le altre posate sulla sua destra, mi guarda rimanendo seria mi fa cenno di sedere ma io scuoto la testa facendole capire che rimarrò in piedi.
"Mai che tu faccia un qualcosa che ti chiedo" brontola con il suo cipiglio in fronte
Non le rispondo aspettando il mio verdetto, aspettando di sapere dove andrò a finire e con chi.
"Non so cosa ci abbiano trovato in te i Signori De Angelis" sputa con malignità
"Non volevo neanche essere adottato se è questo che vuol sentir dire" le dico con strafottenza
"E invece ti è andata male piccolo impertinente, ma almeno io non vedrò più la tua faccia da prepotente" ribatte acida
"Mi dispiace per loro, gli ho detto che tipo di teppista sei ma non mi hanno ascoltata. Se ne renderanno conto quando vedranno che sarai una nullità" precisa con cattiveria
"Forse ha fatto male potrebbero riportarmi qui" ribatto divertito tanto per farla incazzare ancora di più
"Non lo faranno, purtroppo" risponde diretta
La guardo perplessa, è una risposta strana la sua ma non controbatto non ho più voglia di ascoltarla, tanto non le piaccio come lei non piace a me.
"Prepara le tue poche cose martedì vengono a prenderti, hai anche fortuna, sono persone ricche e andrai a vivere a Milano" precisa sfogliando quella cartellina
"Immagino allora che abbiano fatto una grossa beneficienza"
Lei alza lo sguardo fulminandomi all'istante, per poi dirmi:
"Esci da qui non ho altro da dirti"Non ho problemi a farlo e senza rispondere le giro le spalle e esco, ritrovando Andrea e Lucas a aspettarmi.
Mentre ci avviamo verso la sala mensa, Andrea ci dice che andrà a vivere in Lombardia anche lui.
Lucas ci guarda impensierito ma noi imperterriti gli facciamo capire che niente e nessuno ci dividerà.
Ginevra e Kitty sono già al loro posto e appena ci mettiamo a sedere, le suore ci servono la cena, sento lo sguardo di Kitty addosso, alzo il mio e per la prima volta in vita mia le faccio l'occhiolino e le accenno un sorriso, al quale risponde con il suo.
Dovrò parlare con lei, voglio farlo però senza che gli altri ci siano, è una cosa fra me e lei.
Il lunedì mattina scorre veloce tra la scuola e i compiti e nel pomeriggio io, Lucas e Andrea iniziamo a preparare la sacca con i pochi vestiti e oggetti che abbiamo, non sappiamo di preciso quando ci verranno a prendere, ma di solito succede sempre prima di mezzogiorno.
Finisco d'infilare delle maglie quando la voce di Federico risuona nella stanza facendomi voltare.
"Bene, bene, bene, è giunto il vostro ultimo giorno qui" dice sorridendo con malignità
Nel mentre entra anche suo fratello con il sorriso da schiaffi.
"Vi auguriamo che vi divertiate fuori da qui. Noi lo faremo restando qui. Adesso che non sarete più fra i piedi ci divertiremo un sacco" esordisce Federico guardando suo fratello che annuisce
Lo guardo in malo modo, so a cosa si riferisce e senza paura mi avvicino a lui e gli dico a denti stretti:
"Attento a quello che fai""Perché se no che fai, mi picchi?" mi sfida ridendo
"Voi non sarete qui e loro saranno nostre" ribatte acido Alessandro
Andrea si avvicina a me pronto a aiutarmi, ma sappiamo benissimo che non possiamo picchiarli proprio adesso e decido di giocarmi l'ultima carta disponibile.
"Io non ci sarò fisicamente ma avrò orecchie e ti giuro che se le torcerai solo un capello, tornerò qui e te la farò pagare"
Per alcuni secondi mi guarda stranito, ma poi riprende il suo sguardo da bullo e la sua risata idiota riempie la stanza.
"Staremo a vedere, moccioso" detto questo girano le spalle e se ne vanno.
Non aspetto un secondo di più, e senza dare spiegazioni esco dalla stanza dirigendomi in lavanderia, dove so che la troverò là e infatti appena mi affaccio, Suor Paola è lì che stende i panni. Appena si accorge di me si sofferma e io prendo a raccontarle tutto quello che è successo, lei mi promette di proteggere sia Kitty che Ginevra, e mi assicura che quei due stronzi non rimarranno per molto.
Corro poi in sala lettura, faccio cenno a Kitty di seguirmi, e la porto con me facendole segno di stare zitta. Appena Suor Beatrice esce dal magazzino mi infilo dentro chiudendo la porta.
Lei mi guarda senza dire una parola, ma i suoi occhi parlano da soli e le dico:
"Ti proteggerò sempre non dimenticarlo. Qualsiasi cosa accada tu dillo a Suor Paola, poi lei chiamerà me"Lei annuisce senza rispondermi
"Kitty" sussurro il suo nome guardandola
Lei mi butta le braccia al collo e inizia a piangere sulla mia spalla, le accarezzo la schiena rassicurandola mentre le dico:
"Ricordati che ti voglio bene, scricciolo"Lei si stacca dalla spalla e i suoi occhi sono rossi e pieni di lacrime, tra un singhiozzo e l'altro mi dice:
"Tu sarai sempre qui"E si tocca il cuore con la sua piccola mano
A quel punto faccio quello che non avrei mai pensato di fare, mi chino su di lei e unisco le nostre labbra.
E' il mio primo bacio, il cuore è a mille e lo stomaco duole ma tutto questo è bello.
Mi stacco da lei e la stringo a me senza dirle niente. Torno a guardarla e le sorrido come non ho mai fatto prima, e lei prima di uscire dal magazzino si solleva sulle punte e mi lascia un piccolo bacio, apre la porta e fugge via.
Non posso dire niente su questo capitolo dovrei fare degli spoiler...
A voi i commenti e le supposizioni
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La notte fa paura (Completa)
RomansaL'uomo nero esiste e la notte fa paura, per questo Nicholas De Angelis, famoso uomo d'affari da tutta la vita dorme poche ore a notte, e l'unica cosa che ricorda della sua infanzia prima dell'orfanotrofio dov'è cresciuto è proprio quell'uomo sconosc...