Il tuo sorriso è anche il mio

L'INIZIO DELLA STORIA

(Cecilia's pov's)
"Sono Cecilia, ho 22 anni e sono la sorella di Nicolò Barella. Mio fratello sin da piccolo ha avuto una grande propensione per il calcio. I miei genitori quindi lo iscrissero alla scuola calcio. Lui divenne talmente bravo che raggiunse molto giovane la squadra primaria del Cagliari. Io invece avevo diversi interessi: mi piaceva la moda e tutto quello che la riguardava. Ero brava a cucirmi i vestiti e quando fui un pò più grande i miei mi portarono in una scuola di moda. Lì conobbi alcuni brand molto importanti che mi aiutarono a sfondare come modella. Per sfondare però come modella mi trasferii in Argentina a Buenos Aires. Lì divenni molto famosa e facevo molte sfilate, in alcune di queste indossai anche i vestiti creati da me. E quindi non solo ero una modella famosa ma divenni anche una stilista. Avevo quindi anche un mio marchio. Successe che però mi innamorai di un ragazzo della mia equipe, era più grande di me e non sapevo che lui fosse sposato. E quindi quando la moglie ci scoprì ecco che nacque uno scandalo. I giornalisti subito mi etichettarono come la ragazza che si prendeva i mariti delle altre non sapendo però che io non ero a conoscenza che lui fosse sposato. Durante il mio viaggio in Argentina, Nicolò fu comprato dall'Inter e si trasferì a Milano e poi si sposò la sua fidanzata storica Federica. Quando successe lo scandalo, poichè avevo paura di tornare a Cagliari dai miei genitori ma soprattutto perchè avrei avuto più occasioni a Milano di sfondare come modella, chiesi a mio fratello se potessi trasferirmi da lui. Nicolò all'inizio fu piuttosto titubante, ma poi anche con l'appoggio di Federica, che era anche una mia grande amica, accettò ed io mi trasferii lì da loro. Ed è proprio lì che lo conobbi, a casa di Nicolò. Per festeggiare il suo trasferimento nella squadra, Nicolò invitò i suoi compagni di squadra con le proprie mogli o compagne. Così ebbi l'opportunità di conoscerli, in quell'occasione conobbi anche Lautaro, un giocatore argentino che era stato comprato dall'Inter un anno prima di Nicolò, ma che non conosceva ancora bene l'italiano e quindi si sentiva fuori luogo. Decisi quindi di sfruttare la mia conoscenza dello spagnolo per aiutare Lautaro a parlare con gli altri. Dopo un pò di tempo, stavo seduta sul divano a vedere il telefonino, quando vicino a me si mise a sedere Lautaro il quale mi rivolse la parola (adesso i due parlano in spagnolo ma io scriverò in italiano)
<<hei ciao, grazie per prima, devi sapere che ancora non ho imparato bene l'italiano. Comunque piacere Lautaro, tu come ti chiami? e come mai conosci così bene lo spagnolo?>>disse lui
<<hei tranquillo, l'ho fatto con piacere... io adoro parlare spagnolo... piacere mio io sono Cecilia la sorella di Nicolò... conosco lo spagnolo ... perchè ... beh facevo la modella in Argentina...>> dissi io un pò imbarazzata e sperando che lui non conoscesse tutti i gossip su di me
<<aaaaah ecco perchè avevi un viso conosciuto... stavi in tutti i cartelloni pubblicitari, ahaahha e come mai se non sono indiscreto adesso sei qui?>> disse lui e io tirai un sospiro di sollievo non sapeva nulla. Però volevo essere sincera e quindi dissi:<<per uno scandalo che mi ha coinvolto... stavo insieme ad un uomo che però era sposato... ma io non lo sapevo>>
<<ah ecco mi dispiace, vabbè dai qui a Milano potresti lo stesso far carriera>> disse lui, come se quello che gli avevo detto non gli toccava
<<si speriamo che le notizie non arrivino fin qui...>> dissi io. Poi però i ragazzi ci interruppero, facendo gli scemi dicendo:<<eeeeh che cosa vi state dicendo in spagnolo?? weee Nicolò stai attento a tua sorella Lautaro è pericoloso... ahaaha l'argentino conquista...>>. Lautaro mi guardò perchè non aveva capito proprio tutto, io gli tradussi quello che avevano detto e lui li mandò tutti a quel paese e anche io. Continuò la serata, ci divertimmo molto ed io e Lautaro ogni tanto anche da lontano ci scambiavamo degli sguardi ma io non volevo illuderlo nè avere relazioni serie. In quel momento avevo difficoltà a fidarmi degli uomini, volevo solo divertirmi e non innamorarmi..."