Il tuo sorriso è anche il mio

COSA AVETE VOI DUE?

(N.D.A I pensieri del giocatore pur essendo in spagnolo, vengono scritti in italiano)
(Lautaro's pov's)
"Ero da poco arrivato a Milano, mi aveva comprato l'inter, e lì mi sentivo all'inizio fuori luogo, non conoscevo bene l'italiano, per fortuna non ero l'unico. Ma ecco che venne in squadra un ragazzo si chiamava Nicolò e da subito diventammo amici, a suo modo lui provava a parlare con me. Mi aiutava un pò con l'italiano ed è grazie a lui che la conobbi. Un giorno Nicolò invitò tutta la squadra a casa sua a festeggiare. Insieme con la moglie ecco che vidi un'altra ragazza, io già l'avevo vista era una modella nel mio paese di origine, l'Argentina, era bellissima e poi soprattutto mi aiutò nel tradurmi alcune cose in spagnolo. Dopo un pò di tempo la vidi sola seduta sul divano con il telefonino e ne approfittai per parlarle. Feci finta che avesse una faccia conosciuta ma che non sapevo chi fosse e lei così mi disse chi era e scoprii che era la sorella di Nicolò. Fummo interrotti quasi subito dai miei compagni di squadra. La rividi poi giorni dopo, quando venne a parlare con il presidente. Scoprii che ebbe un contratto per disegnare le nostre maglie e quindi veniva quasi tutti i giorni a chiederci informazioni in modo da farci una maglia comoda e confortevole. Nei giorni che venne agli allenamenti, dopo che lei e anche io avevamo finito andavamo a mangiare insieme e mi portava nei posti dove si mangiava la cucina italiana. Quanto più stavo insieme a lei tanto più mi piaceva, mi aiutò poi anche con l'italiano. Un giorno di questi poi venne a prenderci le misure per creare le magliette. Quando arrivai nello spogliatoio, lei rimase cinque secondi a guardarmi, quasi che io pensavo avessi qualcosa che non andava, poi lei si riprese e iniziò a prendermi le misure. Ogni volta che mi sfiorava, il mio cuore batteva sempre di più, mi piaceva non potevo più negarlo. Quando ebbe finito le sue mani sfiorarono le mie, io le presi le strinsi e me le portai sul cuore e le feci vedere come batteva. Lei cambiò argomento subito dicendo che stavo imparando bene l'italiano quindi deluso dal suo evidente palo, mi misi la maglia e ritornai fuori al campo. Lì Nicolò mi vide così e mi chiese: <<Oi Lautaro che ti prende?>>
<<nulla... tranquillo... eh che... lascia stare...>> dissi io. Non potevo certo dire a Nicolò che mi piaceva la sorella, soprattutto sapendo quanto fosse geloso
<<mmm... tu non me la conti giusta...>> disse Nicolò. Poi me ne andai ad allenarmi e lasciai perdere l'insistenza di Nicolò che mi rincorreva per sapere cosa avessi...
(Nicolò's pov's)
Passarono i giorni e vidi Cecilia di nuovo felice, si vedeva che ci metteva passione. Era carica per il suo lavoro. In quei giorni poi vidi come stava nascendo qualcosa di strano tra Cecilia e Lautaro, lei mi diceva di no, che erano solo amici ma ero quasi sicuro che Lautaro non la pensava così. Il giorno quando venne a prendere le misure per le maglie la vidi molto strana e anche a Lautaro. La prima si comportò in modo molto sfuggente, sia con Alessandro che con me mentre il secondo era triste e non mi voleva dire cosa fosse successo. Caso voleva che io e Alessandro per prendere le misure eravamo andati subito dopo Lautaro e parlando con i ragazzi che invece erano andati prima dissero che lei si comportava in modo normale capimmo quindi che era successo qualcosa tra i due ma non ce lo volevano dire. Anche Alessandro la pensava come me e volle indagare
<<tranquillo Nico provo ad indagare, ma dimmi un pò se lui volesse tua sorella saresti felice??>> disse Alessandro
<<non lo so Ale, credo di sì... alla fine Lautaro è un bravo ragazzo, e poi soprattutto non è sposato, ne ha una fidanzata ed è già un progresso per Cecilia...>> dissi io
<<ma dai Nico lo sai che Cecilia non lo sapeva che quell'uomo aveva la moglie non incolparla per una cosa che magari stesso lei rimpiange>> disse Alessandro. Così poi tornammo ad allenarci perchè avremo dovuto giocare in quei giorni..."