Capitolo 15

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«Rispondi» ordino. Sono circa cinque minuti che sta in silenzio, il che equivale già a un'ammissione di colpa. Ma voglio sentire quelle parole uscire dalla sua bocca.

«Sì, ti ho assunta per portarti a letto. Però poi è cambiato tutto, io...». Lo interrompo dandogli uno schiaffo. Il mio cuore è andato in mille pezzi. Come ha potuto? Gli sono sembrata una facile? Una con cui potesse spassarsela? Il problema non sono io ma lui. Crede di poter avere tutte le donne che vuole. Lui è così e non cambierà mai. Sapevo che era tutto sbagliato, dovevo evitarlo, invece ci sono cascata come una stupida. Ho bisogno di spazio e ho bisogno di stare da sola. Mi manca l'aria. Ho sbagliato, mi sono fidata.

Mi guarda mentre indosso una tuta, prendo il mio mp3 ed esco di casa senza voltarmi e senza salutare nessuno.

Devo correre e, anche se non conosco il posto, non m'importa. Ho bisogno di sfogare tutto quello che ho dentro, e questo è l'unico modo che conosco. Corro disperata come se stessi fuggendo via da qualcuno. Vorrei trovare la pace, vorrei non stare così male, vorrei cancellarlo dalla mia mente. Il vero problema è che lui mi è entrato nel cuore. Non c'è modo di farlo andare via da lì. Come ho potuto permettere una cosa del genere? Lui e il suo fascino! Dal primo momento che l'ho visto, il mio cervello ha smesso di funzionare.

Senza rendermene conto sono fuori da più di tre ore, sta diventando buio ed è ora di tornare alla realtà. Il mio telefono continua a squillare ma lo ignoro, immaginando chi sia. In queste ore sola con me stessa ho pensato e ripensato a lui. Lo voglio ma ho paura, vorrei vivere questo amore ma non so dove mi porterà. E, se decidessi di lasciarmi andare, cosa accadrebbe? Non ho mai voluto qualcuno come voglio lui; per quanto la mia parte razionale mi dica di finirla qui, il mio cuore lo vuole. Per una volta voglio ascoltarlo, ho deciso, voglio vivermi Erik con tutti i pro e i contro. Non posso essere per sempre spettatrice della mia vita per paura di star male.

Rientrata in casa sento qualcuno che urla.

«Cazzo, non risponde. Ma dove è finita?». È la sua voce.

Quando faccio capolino in salotto lo vedo fare avanti e indietro passandosi la mano nei capelli. Si vede che è nervoso e preoccupato. Il mio cuore fa un balzo di gioia.

«Sono tornata» dico respirando a fatica. Forse ho esagerato un po' con la corsa ma adesso mi sento decisamente meglio.

«Perché diavolo non rispondi al telefono?» mi urla. Sembra sollevato di vedermi ma anche arrabbiato. Che novità.

«Volevo stare da sola, non pensavo di dover dare conto a te». Avanti, dovrei cercare di risolvere la situazione e non aggiungere benzina al fuoco. A volte dovrei tenere a freno la lingua. Sembra che mi diverta a sfidarlo.

«Ero preoccupato, ho pensato il peggio». Che carino, era preoccupato. Fin troppo protettivo, devo dire.

«Tranquillo, sto bene, so badare a me stessa» rispondo facendo l'occhiolino. In quel momento decido di mettere la parola "fine" al mio silenzio. Mi avvicino lasciandogli un bacio a stampo. «Mi fa piacere che ti preoccupi per me» sussurro allontanandomi.

Vado in camera a farmi una doccia, non so dove ho trovato il coraggio di baciarlo davanti a tutti. La sua faccia perplessa era troppo comica, è rimasto lì fermo a guardarmi. Come dargli torto? A volte faccio fatica a capirmi io.

Dopo la doccia raggiungo tutti in cucina. Clara fa un sorriso da ebete e non capisco cosa abbia; è strana da quando frequenta quel Logan. Che si sia innamorata? Impossibile, lei non crede nell'amore.

Rimango in silenzio per tutta la cena, non saprei cosa dire, non sono una di tante parole. Osservo Erik mentre parla con Jason e penso a quanto sia sexy. Il pensiero del suo corpo nudo mi fa arrossire e qualcosa mi dice che se n'è accorto, visto che mi sta guardando anche lui.

«Tutto bene?» chiede accarezzandomi il viso dolcemente. Non resisto alla tentazione e lo bacio ma questa volta un bacio sentito, appassionato. Ed è la seconda volta in poche ore che prendo l'iniziativa, sono proprio un caso perso.

«Piccioncini, voi che ne dite?» chiede Jason. Mi sa che ci siamo persi qualche discorso, perché nessuno dei due sa di cosa stia parlando.

«Di cosa parli?» chiedo imbarazzata. Alza gli occhi al cielo sbuffando. Sento Logan borbottare qualcosa ma non riesco a capire. Ci guardano tutti in modo strano. Ma che hanno?

«Ci chiedevamo se vi andava di andare a ballare stasera» mi informa. Erik guarda me come per aspettare una mia risposta, il che mi fa capire che stiamo pensando la stessa cosa: nessuno dei due ha voglia di uscire.

«Voi uscite pure, noi preferiamo rimanere a casa» rispondo. Noto subito un sorriso di soddisfazione apparire sul volto di Erik. Nessuno fa obiezioni, hanno capito sicuramente che abbiamo bisogno di passare del tempo da soli.

Dopo che tutti sono andati via mi accomodo sul divano vicino a lui. Senza perdere tempo il suo braccio avvolge le mie spalle tirandomi a sé.

«Mi perdoni?» chiede.

«Sì, non farmene pentire» dico guardandolo negli occhi. Non risponde, si avvicina per baciarmi. Un lungo bacio, come per sigillare una promessa. Poi si alza di scatto prendendomi in braccio come fossi una sposa. So già cos'ha in mente. Non ho obbiezioni da fare al riguardo. Vogliamo la stessa cosa. Arrivati in camera mi appoggia dolcemente sul letto, non staccando le sue labbra dalle mie. Mi era mancato tutto questo. Può mai un bacio farti andare in estasi? Perché è così che mi sento ogni volta che mi bacia. Il suo corpo avvolge il mio, desideroso. Prevedo una lunga serata di passione, il che non mi dispiace affatto. Ho bisogno di lui, adesso.

ECCOMI. SCUSATE LA LUNGA ATTESA MA NON HO AVUTO MOLTO TEMPO A CAUSA DELLE NUOVE STORIE CHE STO SCRIVENDO. GLI AGGIORNAMENTI ARRIVERRANO OGNI TRE GIORNI SE PER VOI VA BENE. VI MANDO UN GRANDE BACIO E SE AVETE TEMPO PASSATE A LEGGERE ANCHE L'ALTRA STORIA CHE HO SCRITTO "SEI MIA" la versione wattpad è completa.

Ps. Una stellina e il vostro pensiero è fondamentale. Non dimenticatevi di me.



BELLO MA DANNATO AttrazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora