Capitolo 26

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«Cosa?» urla la mia amica al telefono.

«Sì, hai capito bene. Erik ed io siamo tornati insieme» affermo.

«Questa è una notizia fantastica!» esclama euforica.

«Ha detto che mi ama». Mentre lo dico, sorrido come un'ebete. Mi devo ancora abituare a questa novità.

«Sono così felice per te. Quel cretino, doveva svegliarsi prima» borbotta. Su questo ha ragione. Ma, come si dice: "Meglio tardi che mai".

La nostra conversazione viene interrotta dal campanello.

«Clara, ti devo lasciare. Ci sentiamo dopo» dico chiudendo la chiamata. Vado verso la porta, sperando che sia lui.

«Set?» domando sorpresa.

«Tesoro!». Si avvicina muovendo i fianchi peggio di una donna. «Non vorrai mica uscire in questo stato?» chiede accigliato. Mi guarda dalla testa ai piedi con faccia schifata. Mi sono completamente dimenticata che dovevamo uscire! Sono stata presa da ben altro, direi. E che altro!

«Scusa, mi sono dimenticata. Vado a prepararmi subito» dico mortificata. Vado di corsa in camera, prendendo il primo vestito che mi capita sotto mano. Trucco leggero, e via. Quando voglio sono un fulmine. Stasera non mi interessa apparire perfetta. Non devo far colpo su nessuno. Aspetta... Erik. Devo avvisarlo che esco. Magari passa e non mi trova. Prendo il cellulare e mando un messaggio veloce:

"Stasera non sono a casa. Esco con Set. Ci sentiamo dopo. Ti amo".

Stamattina abbiamo fatto colazione insieme. Non ero molto attenta ma, se non ricordo male, aveva detto che forse passava.

Non risponde, magari è ancora in ufficio.

«Elisa, vuoi muovere quel culo sodo? Siamo in ritardo» urla Set apparendo in camera mia improvvisamente. Forse è meglio muoversi, non voglio che la prima donna mi diventi isterica.

Arrivati al ristorante io e Set ci sediamo a un tavolo vicino alla vetrata. Carino. Devo controllare se Erik ha risposto. Il display si accende, mostrandomi cinque chiamate perse e tre messaggi. Tutti di Erik.

"Piccola, sono molto arrabbiato in questo momento. Non voglio che esci con quel tipo. Chiaro?".

Alzo gli occhi al cielo quando leggo il messaggio, diventa troppo autoritario a volte. Direi che c'era un pizzico di minaccia in quello che ha scritto.

"Sono passato a casa tua ma tu non c'eri. Dimmi che non sei con lui".

Maledizione.

"Dimmi dove sei".

Ops, mi sa che ho combinato un guaio. Spero tanto che non diventi una catastrofe. Sto per digitare il suo numero, quando una mano si poggia sulla mia spalla, bloccandomi.

«Ciao, amore» dice severo. Il mio bellissimo ragazzo si è appena materializzato. Non sembra per niente contento. Come dargli torto? Pensa che io e Set andiamo a letto insieme.

«Ciao» dico sfoderando l'espressione più innocente che io possa fare. Il suo sguardo si sposta su Set. Non promette bene.

«Tu chi diavolo sei?» domanda indicandolo.

«La sua anima gemella. E tu?» ribatte Set. No, ti prego. Non è il momento di scherzare. Lui non sa che Erik prende tutto troppo sul serio.

«Set, lui è Erik. Il mio ragazzo» dico impedendo un futuro omicidio. Set lo squadra dalla testa ai piedi, gli piace. Si vede.

«Complimenti, tesoro, è un bel fusto» commenta. Gli occhi di Erik si spostano su di me, sembra confuso.

«Set preferisce gli uomini».

BELLO MA DANNATO AttrazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora