Vorrei urlare ciò che provo ma non riesco a parlare. Le mie corde vocali non danno segno di vita. Mi guarda, in attesa che dica o faccia qualcosa. Vorrei tanto che sapesse ma non ci riesco. Sono ipnotizzata dai suoi occhi. Maledetti, sono così belli e sexy. È una mia impressione o qui dentro fa troppo caldo? Mi tremano le gambe e la gola è secca.
«Tutto bene?» chiede preoccupato. No, non va per niente bene. Ogni volta che mi sei vicino, il mio corpo è fuori controllo. E poi te ne esci con un "Ti amo" che sogno da tempo. Sono nel pallone per colpa tua.
«Tutto bene» mento. Avvicino un bicchiere d'acqua alle labbra, distogliendo lo sguardo. Avevo proprio bisogno di qualcosa di freddo, sto andando a fuoco. Vengo salvata dall'arrivo del cameriere. Lo ringrazio mentalmente. Non sapevo come uscirne.
Durante la cena parliamo del più e del meno, finché non mi fa una domanda davvero inaspettata: «Chi è Set?».
«Un amico» taglio corto. Set è un ottimo amico.
«Vai a letto con lui?» chiede accigliato. Quasi mi strozzo con il cibo che ho in bocca. Sono domande da fare? Ma poi chi si crede di essere? Non stiamo più insieme.
«Non sono affari tuoi» rispondo incrociando le braccia.
«Ti ho fatto una domanda» ringhia stringendo le mani a pugno. Non gli è concesso fare queste domande. Se crede che sia tornato tutto come prima, si sbaglia. Non funziona così. Considerando tutto quello che mi ha fatto passare, ho intenzione di divertirmi un po'. Se lo merita.
«Qualche volta» rispondo sollevando le spalle. Peccato che Set sia omosessuale ma tu, mio caro, non lo saprai mai. Un minimo di vendetta ci sta. Posso vedere il fuoco dentro i suoi occhi. Geloso? Tutto questo non fa che ricordarmi i bei tempi. Il resto della cena prosegue in silenzio, nessuno dei due dice più nulla. Ogni tanto lo guardo, sembra pensieroso. Scommetto che sta pensando a Set.
«Andiamo. Ti voglio portare in un posto» dice alzandosi di scatto. Imprevedibile. Folle. Lui è così. Certe cose non cambiano mai. Non so perché ma sono invasa dal senso di colpa. Forse ho esagerato con la storia di Set. Lui mi ha dichiarato il suo amore, non era il momento di vendicarsi. Forse dovrei parlargli, dirgli chi è Set per me. Vorrei tanto confessare che non ho mai smesso di amarlo. Dai buttati!
«Erik» lo richiamo. Non si volta, continua a camminare verso la macchina.
«Sali in macchina» ordina con una freddezza. Non mi è mai piaciuto questo suo lato. Decido di assecondarlo, meglio lasciar perdere.
«Ho bisogno di parlarti» lo informo.
«Prima voglio portarti in un posto, poi mi dirai tutto quello che vuoi» risponde senza guardarmi.
La macchina sfreccia a tutta velocità. Non ci vuole uno scienziato per capire che è arrabbiato. Le sue mani si stringono con forza sul volante, tiene lo sguardo fisso sulla strada. Forse ho esagerato, non avrei dovuto. Ho alzato un muro tra noi e lo sto allontanando di proposito.
Quando la macchina si ferma, noto che siamo nel suo garage. «Perché mi hai portato a casa tua?» chiedo. Non ottengo nessuna risposta. Silenzio. Scendo dalla macchina sbuffando. Non mi piace quando fa così. Lo seguo fino all'entrata dell'appartamento mantenendo una certa distanza. Ancora non capisco perché siamo qui.
«Entra» ordina girando la chiave della porta.
Quando la porta si apre, si presenta uno scenario unico. Avanzo di qualche passo, ammirando lo spettacolo davanti a me. Il salone è colmo di rose rosse e candele accese. Lui sa che le rose rosse sono i miei fiori preferiti. Ha fatto tutto questo per me? Sono sorpresa, non è il tipo da queste cose. Cammino lentamente per la sala toccando qualche rosa. Nessuno ha mai fatto niente del genere. Devo ammetterlo, ha superato se stesso. Sono invasa da mille emozioni. Confusione. Gioia. Paura. Ho passato mesi sperando di dimenticarlo ma lui mi è entrato dritto nel cuore. Avevo deciso di cancellarlo dalla mia vita. Adesso fa tutto questo, mi dice che mi ama. In poche ore ha mandato in fumo tutte le mie convinzioni. La mia attenzione viene attirata da un'enorme foto sulla parete, non è una foto qualsiasi, è una foto di noi. Non dimenticherò mai il giorno in cui è stata scattata.
Eravamo al mare con Clara e Logan, eravamo felici e sorridenti.
Clara non ci avvisò e ce la scattò, ma non l'avevo mai vista, me n'ero dimenticata. Osservo la foto. Come eravamo felici! Io guardavo verso il mare sorridendo, invece Erik guardava me.
Il suo sguardo era fisso su di me, uno sguardo di ammirazione, pieno di emozioni. Oh, mio Dio! Lui mi amava già allora. Quello sguardo parla da sé. Il modo in cui mi guardava... qualcosa di unico. Ora so, ho capito. Mi ha sempre amata. Ho un folle bisogno di stare con lui. Ho bisogno di lui, come ho bisogno di respirare.
Mi giro di scatto per incrociare i suoi occhi, è appoggiato al muro con le mani in tasca e lo sguardo basso. Sembra rassegnato, distrutto. Al diavolo tutto.
Senza pensarci due volte, corro verso di lui abbracciandolo. Sembra confuso ma ricambia il mio abbraccio.
«Sei uno stupido. Ci hai messo un anno a capire che mi ami» sussurro.
«Mi ami ancora?» chiede con voce spezzata.
«Non ho mai smesso di amarti. Neanche per un secondo» confesso. Il suo corpo si stacca dal mio e finalmente i nostri occhi s'incontrano. Non voglio aspettare che mi baci, stavolta sarò io a farlo. Mi avvicino lentamente alle sue labbra sfiorandole leggermente. Il suo respiro è irregolare e l'aria calda si scontra con le mie labbra.
«Ti amo» dico unendo le mie labbra alle sue. Un bacio passionale, pieno di emozioni. Le nostre bocche sono una cosa sola. Senza staccarsi da me, cammina tenendomi stretta a lui, come per paura che scappi.
Il mio corpo va in fiamme. Sono eccitata, lo desidero con tutta me stessa. Con un gesto veloce gli sfilo la giacca, mentre le sue mani viaggiano su di me. Apro con violenza la camicia, facendo saltare i bottoni. A questo mio gesto i suoi occhi s'illuminano.
Arrivati in camera, mi sdraia sul letto e si porta su di me. Come un leone con la sua preda. I vestiti volano da tutte le parti, lasciandoci completamente nudi. Le sue labbra baciano ogni centimetro della mia pelle. Ad ogni bacio, il mio corpo reagisce. Riporta la bocca sulla mia lasciandomi senza respiro. Le mie unghie scivolano sulla sua schiena lasciandogli una scia di graffi.
La sua lingua scivola dal mio collo per andare sempre più giù, fino alla mia intimità. Inarco la schiena emettendo un gemito.
Ritorna sul mio viso baciandomi in modo selvaggio. Siamo fuori controllo.
«Fai l'amore con me» sussurro annegando nei suoi occhi. Adesso è tutto diverso perché siamo entrambi consapevoli che ci amiamo. Non ho mai amato nessuno come amo lui, non ho mai desiderato nessuno quanto lui. È piombato nella mia vita improvvisamente, in modo inaspettato. Sembrava solo attrazione, un gioco. Lui è il sole dopo la tempesta. La cura per il mio cuore malato. Lo voglio, come se fosse l'unica mia ragione di vita.
Hola gente. Vi auguro una buona domenica e spero che il capitolo sia bello.
Sto organizzando un concorso per vincere il cartacei autografati di Bello ma dannato. Nei prossimi giorni metterò un post, se volete partecipare a me fa piacere. I premi sono 3 ma per il momento vi ho svelato solo il primo. Baci.
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BELLO MA DANNATO Attrazione
RomanceElisa Ston è una ragazza decisa, con la testa ben piantata sulle spalle e un'idea chiara del futuro che vuole per sè: una carriera da avvocato e un compagno gentile che la ami. Ma non ha fatto i conti con Erik Truston. Multimilionario di ventino...