Elisa Ston è una ragazza decisa, con la testa ben piantata sulle spalle e un'idea chiara del futuro che vuole per sè: una carriera da avvocato e un compagno gentile che la ami.
Ma non ha fatto i conti con Erik Truston.
Multimilionario di ventino...
«Rilassati» mi sussurra all'orecchio con voce roca. Facile a dirsi ma non a farsi. Mi toglie piano i vestiti, baciandomi la pelle calda, scoperta al suo sguardo ardente che mi accende di desiderio. Osservando il mio corpo nudo, gli brilla negli occhi una scintilla d'ammirazione.
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«Sei bellissima» mi dice abbassando la testa sul mio seno. Lambisce con la lingua i capezzoli, che diventano all'istante turgidi. Avverto l'eccitazione scorrermi nelle vene, i miei umori bollenti inumidire il mio sesso. Avvolgo le braccia intorno al collo di Erik, cercando un bacio infuocato, mentre lui avvicina una mano alla mia parte più intima. Soffoco un gemito, i nostri cuori battono forte nel petto.
Lentamente scivola giù e mi bacia l'ombelico, io tremo tutta d'aspettativa. Ma Erik mi sorride fissandomi con gli occhi velati dal piacere, proseguendo il suo cammino.
Soffia, mentre con una mano mi stimola il clitoride. Alla mano, si aggiunge la bocca. La lingua sensuale,
morbida, mi fa impazzire di desiderio. Non avevo mai provato nulla di tutto ciò.
«Mmh, sei pronta per me» mi avvisa con voce roca.
Erik mi penetra piano, attendendo che io possa abituarmi alla sua virilità . Piacere e dolore si mischiano insieme. Ma è maggiore il piacere, che mi accende i sensi, facendomi impazzire. Mentre lui inizia a muoversi dentro di me, gli avvolgo le gambe attorno ai fianchi per facilitargli l'accesso. I nostri sospiri si fondono insieme, i corpi velati di sudore, le labbra incollate in un bacio lunghissimo.
Erik, aumenta il ritmo poco per volta e io sento avvicinarsi un piacere forte, un calore sensuale prepotente, che sfocia in un orgasmo intenso, lasciandomi senza fiato. Erik, stringendomi forte, accelera le spinte fino a raggiungermi, svuotandosi dentro di me. Restiamo abbracciati a lungo, ansimando.
Erik mi bacia dolcemente.
«È stato magnifico» ammette, fissandomi con desiderio.
«Anche per me» rispondo ancora frastornata. "In fondo è stata la mia prima volta e non poteva andare meglio di così" penso. Poi, mi salta nuovamente sopra, imprigionandomi le braccia.
