Benvenuti a Parigi! Oh, l'amour, l'amour. La città dell'amore, ecco dove mi trovo. Ho visto abbastanza film da amare questa città. E, per una romantica e sognatrice come me, tutto ciò è una favola. Credo di avere gli occhi a cuoricino in questo momento e Clara non è da meno. Abbiamo passeggiato per gli ChampsElysées, ovviamente su richiesta mia e della mia amica. Siamo stati in tanti negozi "per noi donne fondamentali", secondo Clara. L'ho trovato divertente: vedere i nostri uomini e amici con delle facce da zombie. Non ne potevano più. Un po' mi dispiace. Che dire poi dell'albergo dove ci troviamo? Hotel Ritz, semplicemente fantastico. Erik ha organizzato tutto nei minimi dettagli, la cosa non mi sorprende affatto. In queste vacanze ho avuto modo di scoprire molti dei suoi lati nascosti. Una cosa è vedersi tutti i giorni, un'altra è vivere 24 ore su 24 insieme. Si può dire che, tra i due, lui è più ordinato di me. Ma su questo non avevo dubbi, da buon maniaco del controllo il qual è. Che si tratti di lavoro o di vita privata, lui è sempre sull'attenti. La cosa più importante che ho capito, e ne sono sicura, è che non riuscirei a vivere senza quest'uomo. È perfetto nella sua imperfezione.
Io e Clara abbiamo deciso di passare un pomeriggio fra sole donne. Abbiamo lasciato i maschi con Martin, a fare i babysitter. Credo che ci farà bene stare un po' da sole. E poi la mia amica ne aveva un bisogno disperato. Martin la assorbe completamente. Sono mesi che non ci ritagliamo del tempo solo per noi e questa è l'occasione perfetta.
«Oggi mi ricordi tanto quella ragazza felice e spensierata che eri» mi confessa.
«Infatti, lo sono. Sto bene» dico.
«Erik ti ama follemente. Chi lo avrebbe mai detto?» commenta. Mentre sorseggia il suo Martini, i suoi occhi mi studiano.
«Perché mi guardi in quel modo?» domando. Da quando siamo partiti per la vacanza, ha dei comportamenti strani.
«Non ti guardo in nessun modo» risponde mentre i suoi occhi vagano pur di non incrociare i miei.
«Non ci casco, mia cara. Dimmi che ti prende, avanti». I suoi occhi ritornano sui miei e sembrano sul punto di crollare in un pianto. Mi sposto, sedendomi accanto a lei e accarezzandole i capelli. Mi preoccupa questo suo comportamento, non è da lei. Tra le due la guerriera è lei.
«Siamo distanti da quando mi sono sposata, poi è arrivato Martin e io non ho molto tempo da passare con te. Mi mancano i vecchi tempi, mi manca stare con te» ammette abbassando lo sguardo sul bicchiere. Le sue parole mi colpiscono molto, per me è come una sorella.
«Ascoltami bene. Niente e nessuno ci può separare. La vita matrimoniale funziona così, ci sono altre priorità. Ricordati sempre che io ci sono e so che tu ci sei per me. Ne abbiamo passate tante». Le massaggio la spalla, lasciando piccoli baci sui capelli.
«Promettimi che quanto tu ed Erik vi sposerete non ti allontanerai». Che assurdità! Come le vengono in mente certe cose?
«Primo: io ed Erik non abbiamo mai parlato di matrimonio. Secondo: non c'è nulla al mondo che mi possa tenere lontano da te» dico. Sorride, appoggiando la testa alla mia spalla.
«Ti piacerebbe sposarti con lui?» domanda. Non so perché stiamo affrontando questo discorso, non l'abbiamo mai fatto.
«Se devo essere sincera, ci ho pensato una volta ma non credo che lui sia tipo da matrimonio. Dai, stiamo parlando di Erik! Non lo vedo possibile ma a me va bene così». Nelle mie parole c'è un filo di malinconia perché, come ogni ragazza, sogno un giorno di avere il matrimonio dei miei sogni. Ma con Erik non credo che sia una cosa possibile. Non abbiamo mai parlato di queste cose, è già un miracolo che si sia impegnato seriamente in una storia. Avverto una strana sensazione allo stomaco, un senso di nausea. Forse il Martini non è stata una buona idea.
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BELLO MA DANNATO Attrazione
RomanceElisa Ston è una ragazza decisa, con la testa ben piantata sulle spalle e un'idea chiara del futuro che vuole per sè: una carriera da avvocato e un compagno gentile che la ami. Ma non ha fatto i conti con Erik Truston. Multimilionario di ventino...