Capitolo 1

2.3K 127 34
                                    


CAPITOLO 1

Taehyung

L'auto viaggiava a una velocità sostenuta per le strade mentre io guardavo il paesaggio dal mio sedile posteriore: era ancora troppo presto per il formarsi del traffico ma si potevano già scorgere le prime persone che uscivano per andare a lavoro.

Io, al contrario, dopo dodici mesi stavo per tornare a casa, finalmente. Come leader del Purple Shadow, ero stato costretto ad adempiere ad impegni istituzionali, viaggiando da un Paese all'altro per stringere alleanze e mantenerne altre.

Il "make a friend" era un evento a cui partecipavano i leader dei 12 pack esistenti e prevedeva principalmente l'ospitare ed essere ospiti. La peculiarità stava nel fatto che si partiva e si tornava insieme e nel frattempo, nei vari branchi, si stringevano rapporti e si conosceva gente; inoltre, ci si sedeva per parlare di eventuali problemi ed offrire soluzioni.

Il Purple era stato il primo a ricevere i leader e ad organizzare eventi, riunioni e feste per far conoscere le nostre tradizioni, quindi ero partito subito dopo. Il periodo di permanenza in ognuno dei pack si decideva volta per volta, per cui era un evento che si ripeteva solo ogni tre anni a partire dal ritorno nei rispettivi Paesi ed era uno a cui non avrei mai rinunciato: mi piaceva viaggiare, mi piaceva conoscere altre culture.

Da quando mio padre, sei anni prima, aveva deciso che ne aveva abbastanza, avevo assunto il ruolo da leader e avevo avuto la possibilità di assistere per due volte, ma nonostante la poca esperienza ero uno dei più chiacchierati.

Mi piaceva pensare che fosse per il modo in cui io e il mio pack agivamo: tutti insieme, senza discriminazioni. Io ero il leader, ma accanto a me avevo persone validissime a prescindere dal loro rank e le nostre attività erano delle più varie e sempre finalizzate ad uno scopo preciso: si partiva dai progetti legati all'istruzione a quelli che riguardavano l'inclusione. Inoltre, almeno una volta ogni due mesi, raccoglievo eventuali richieste dei cittadini tramite dei loro rappresentanti.

Cercavo di fare il possibile per far regnare l'armonia, cosa che mio padre aveva fatto prima di me e che non avevo intenzione di mandare all'aria.

D'altro canto, però, le cose non andavano sempre bene. Nonostante io e tutti gli altri facessimo il possibile, nonostante il fantastico evento che gridava pace da tutti i pori, non era sempre così. Infatti, non tutti i leader erano onesti, ai confini continuavano ad esserci attacchi di lupi selvaggi e nel mio stesso pack, spesso, regnava l'ingiustizia nei confronti di categorie specifiche di soggetti.

Quello era anche il motivo per cui, ad un occhio esterno, potevo sembrare freddo e spietato, nonostante avessi solo 27 anni. I miei compagni leader erano quasi tutti molto più grandi di me e presentarsi come una persona estroversa spoteva significare debolezza. Mi ero allenato tutta la mia vita per essere l'Alpha leader e non avrei mai permesso che uno scivolone mi portasse via quello per cui avevo lavorato. L'altro buon motivo per cui preferivo rimanere in quel modo era proprio per coloro che vivevano sotto la vigenza del mio pack. Facevo di tutto per aiutarli, ma preferivo farlo senza che nessuno si approfittasse della mia gentilezza. Sapevo che tutti mi rispettavano perché molti diritti erano stati riconosciuti grazie a me e molte cause di scontento erano state risolte, ed ero felice così.

Le uniche persone che conoscevano davvero il Kim Taehyung dietro l'Alpha, erano le persone che mi aspettavano a casa: la mia famiglia, i miei amici e i cuccioli di lupo del pack che adoravo con tutta la mia anima e che il pensiero di rivedere mi faceva fremere. Chissà quanto erano cresciuti, chissà come erano cambiati.

Mi godei il paesaggio quando ci lasciammo dietro i palazzi di città ed entrammo nella fitta vegetazione, che delineava il sentiero portante alla grande magione che era casa mia.

Upside down || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora