Capitolo 12

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CAPITOLO 12

Taehyung

«Chiamate qualcuno! Hyung, chiamate un medico!» urlai, tornando subito con gli occhi su Jungkook, che si trovava incosciente tra le mie braccia.

«Jungkook!» chiamai. «Jungkook, Kook, ti prego svegliati!» dissi, come se potesse ascoltarmi.

Lui non diede segni di volerlo fare.

I ragazzi si avvicinarono.

«Jin ha chiamato il dottore. Dieci minuti e arriverà. Portiamolo su.»

Namjoon si abbassò per prendere Jungkook dalle mie braccia ma il mio grugnito lo bloccò, così come i suoi occhi che incontrarono il rosso vivo dei miei.

«Non lo toccare!»

Mi guardò come se non avessi più la testa.

«Taehyung!»

«Non lo fare più, ok?! E' il mio compagno, mi occupo io di lui» misi in chiaro, rendendo noto definitivamente il nostro rapporto.

Sapevo che non era il momento né il caso ma avrei sfidato lui e qualunque Alpha a fare il contrario al posto mio: neanche loro mi avrebbero permesso di aiutare i loro compagni e Namjoon lo sapeva e lo comprendeva forse ancora di più, visto il marchio che decorava il collo del suo.

Con poca difficoltà mi rialzai, sorreggendo Jungkook tra le mie braccia per poterlo portare in camera.

Nessuno dei ragazzi parlava, nessuno riusciva a spiegarsi cosa fosse successo. Di sicuro io non conoscevo la storia, ma dall'evento a cui avevo assistito due settimane prima avevo capito che Jungkook e il suo lupo erano in costante conflitto. E sicuro come la morte, nessuno pensava che avesse attaccato i lupetti, solo lui.

Mi voltai prima di scomparire dalla vista.

«Puoi chiedere a Jin di venire in camera mia quando arriva il medico, per favore? Forse lo potrebbe aiutare.»

Namjoon annuì e io gliene fui grato.

Arrivato, adagiai Jungkook sul mio letto e mi sdraiai accanto a lui, impotente. Non sapevo cosa fare, non sapevo come aiutarlo. Potevo solo controllare il suo battito cardiaco e aspettare il medico che arrivò poco dopo.

Mi feci immediatamente da parte ma quando mi chiese di lasciare la stanza, rifiutai. All'ennesima richiesta gli grugnii contro e a calmare gli animi ci riuscì solo Jin, che lo convinse a farmi restare.

Fui io a sbottonargli la divisa da trainer quando ne fece menzione e non gli tolsi gli occhi di dosso mentre lo visitava e poi gli attaccava una flebo spiegandomi che era per la reidratazione.

Tolse lo stetoscopio e si allontanò, gettando i guanti e togliendo il camice.

Si voltò verso di me e la mia ansia duplicò.

«Come sta?» chiesi. «Perché non si è ancora svegliato?»

«Stia tranquillo, leader. E' incosciente perché è stanco. E' disidratato, probabilmente non dorme e non mangia bene da giorni. Il suo corpo è esausto. Si risveglierà tra un paio d'ore.»

Annuii con una stretta al cuore, riuscendo solo ad intuire il motivo. Aspettai il resto, ma lui riusci solo a lanciarmi una breve occhiata.

«Posso chiederle una cosa?»

«Sì.»

«Vorrei sapere se c'è stato qualche evento che l'ha colpito in particolar modo, ultimamente, lo stress potrebbe aver inciso.»

Upside down || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora