13. Bacchette, Famigli E Gufi, Ma Non Solo...

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Narratore pov.

Pronti all'avventura Leo, Lirya e lo zio Adrien, entrarono finalmente da Olivander.
I gemelli restarono per la dodicesima volta meravigliati da quel mondo, ma soprattutto da tutti i scaffali pieni di bacchette, che aveva in negozio.
Curiosi i gemelli guardarono ogni singola mensolina che strabboccava di scatole di bacchette, nel mentre che Adrien salutava Olivander.

Adrien <buongiorno Garrik, come stai?>

Olivander <oh ma chi si rivede, Adrien Mayer, l'alunno più "In gamba" di Hogwarts...E un piacere riaverti qui...>,

Lasciò in sospensione la frase, per poi notare i suoi due piccoli accompagnatori, oramai a differenza del mondo non magico, la loro fama era tale da essere riconosciuti subito.

Olivander <non mi dire che loro sono...>

Adrien <si esattamente! Siamo qui per la loro prima bacchetta>

Olivander <oh perfetto!>,

Uscí da dietro il bancone, per trovare la miglior bacchetta per i figli di Sirius Black.

Olivander <perfetto! Allora, allora...>,

Esaminò qualsiasi scatola di bacchetta che gli capitò a tirò, guardando anche ogni tanto il piccolo Leo.

Olivander <uhm...Questa no...Troppo difficile...Questa è troppo testarda, uhm...>,

Comtinuò ad esaminare ancora le bacchette.

Olivander <perfetto! Questa sarà perfetta per te! Ti vedo un tipo molto attento all'ambiente e molto perfezionista.
Provala, agitala e fammi sapere come ti trovi>

Lirya <oh si, non immagini neanche quanto Leo sia perfezionista>

Leo in tutta risposta fece una linguaccia alla sorella, ed impugnò la sua bacchetta, quando sentí una strana e profonda connessione con essa, era particolare, ma molto bella al tempo stesso.

Olivander <dieci pollici e mezzo, costruita con legno di biancospino e da qui, vedrai anche il suo particolare colore rossastro.
Ha crine di Testral, ed ha un impugnatura a bocciolo di fiore e per finire intarsiata con dei preziosi decori floreali, lungo lo stelo della bacchetta.
Dimmi, come ti sembra?>

Leo <FANTASTICA!>,

Esternò Leo profondamente catturato dalla bellezza della sua bacchetta.
Cosi Olivander si mise di nuovo alla ricerca della bacchetta, questa volta per Lirya.
Gli è ne propose una, dandogliela per impugnarla, ma come Lirya provò ad agitarla creò un casino, scarraventando a terra tutti i fogli che Olivander aveva sul bancone.

Olivander <no, decisamente non è quella giusta>

Lirya <scu-scusami, non volevo>,

Si scusò Lirya sentendosi anche un po' in colpa.

Ma Olivander non gli e è ne fece una colpa e si mise subito alla ricerca di una nuova bacchetta per la piccola Black, bacchetta che manco la seconda che gli diede sembrò quella giusta per lei, purtroppo era un tipetto abbastanza difficile e serviva un legno altrettanto forte e resistente.

Olivander <undici pollici e mezzo, legno di mogano, il colore come vedrai vira dal giallo allo rosato, ed anche questa bacchetta ha crine di testral, per lasciare spazio poi a degli intarsi tutti a spirale lungo la bacchetta.
Provala è dimmi come ti sembra>,

Lirya la provò ed anche lei come il fratello, sentí una profonda connessione con la bacchetta.

Lirya sorrise, non capiva perché lo fece, ma ciò gli procurava davvero delle belle sensazioni.

Olivander <come supponevo signorina Black, è la bacchetta a scegliere il mago, non il mago a scegliere la bacchetta! Sono convinto che insieme farete grandi cose>

(🤩🤩🤩 È niente amici, dopo questa frase il mio cuore si riempie di gioia...Se siete fan anche voi di Harry Potter, penso che mi capirete)

Lirya <lo spero anch'io, la ringrazio di cuore, signor Olivander>

E Lirya lo abbracciò, non si contenne, ma sentiva che doveva farlo.
Cosi Adrien pagò e si godettero un ultimo giro a Diagon Alley, c'era ancora un ultima tappa da fare, ovvero dovevano ancora comprare due gufi.
Tappa che non fu più facile alla fine i gufi erano delle creature bellissime, che servivano nel mondo magico per vari ambiti, ma Leo, venne catturato dalla bellezza di un piccolo animale insolito, era una piccola salamandra che lo guardava curioso da dentro la teca in cui era.
Leo pregò lo zio di prendergli anche la salamandra, sembrava davvero essersi innamorato di quel piccolo rettile.
Che però aveva una particolarità ovvero, quella di sputare fuoco, già, quando si arrabbiava o era particolarmente a disagio sputava fuoco e per Leo, era così dolce.

Se non fosse che quella era propio una delle specie di salamandra più rara che si potesse trovare nel mondo magico, infatti c'è n'erano propio pochi esemplari, poiché queste ultime, raramente si facevano trovare dai maghi.

Qualche giorno più tardi...

Tara <tu pensi che io sia adatta a fare l'insegnante? Voglio dire, non lo so, non mi sento in grado>,

Esternò Tara preoccupata ad un Remus, che nel mentre cucinava la merenda per la piccola Heaven.

Tara <voglio dire, poveri alunni...>,

Esternò poi ridendo anche un pochetto, lei non si sentiva in grado di riuscire ad insegnare ad Hogwarts, alle nuove generazioni, ma Remus la tranquillizò, lei ne era pienamente in grado, probabilmente era lui, quello che non si sentiva in grado di insegnare qualcosa.

Remus <sarai una bravissima professoressa, ne sono sicuro!
Più che altro, non sono sicuro se io sarò un bravo insegnante, voglio dire cosa mai potrebbero imparare da me? Da un lupo mannaro come me...>,

Si interruppe per mescolare il latte e la vaniglia, che qualche secondo dopo mise in un recipiente, pronto ad essere congelato.

Remus <è poi tu, eri una degli studenti più colti e determinati del intera casata dei Tassorosso.
Sei sempre stata la più intelligente...>,

Gli disse chiudendo il frigo è tornando da lei per prendergli le mani, molto romanticamente.

Remus <nonché la più bella e gentile>,

Gli baciò le mani, sempre molto romanticamente.

Talia <oh mamma Remus, che adulatore sei...>,

Rispose alle avvanse di Lupin, profondamente amaliata.

Tara <anche tu, non eri poi così male...Eri il più bello di tutti i Grifondoro secondo me!>,

Lasciò in ultimo un bacio ad inizio labbra, sul volto di Remus.
Che ancora nonostante fossero passati quattro anni da quando si erano messi insieme, lui arrossiva, ancora come fosse il primo giorno.
Poco dopo quel bacio Tara si diresse verso l'appendiabiti, si mise, giacca e cappello e salutò il suo amato.

Tara <ci vediamo tra poco amore, vado a prendere Heaven dalla babysitter e torno, a dopo>

Remus <a dopo tesoro>

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