23. Tara Crede Di Vedere Peter

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Narratore pov.

Sirius era ancora lì, nella sua cella che ancora piangeva a dirotto, aveva appena visto sua moglie sotto forma di patronus e ricevuto due messaggi, che fossero Antje e James, ora ne era totalmente sicuro.
Così si asciugò le lacrime e deciso, andò a bussare forte contro la porta della sua cella, il suo intento era quello di farsi sentire
dalle guardie, ed infatti è quello che successe.
Sirius non pretendeva di essere liberato, ma voleva almeno il permesso di poter scrivere una lettera ai propri figli, era depresso per tutto ciò che gli era successo e gli mancavano così tanto i suoi figli, così chiese cercando di essere il più gentile possibile, ma allo stesso tempo, deciso, di potergli almeno scrivere una lettera, non sapeva dove poterla spedire, ma ad occhio è croce, pensò ad Hogwarts, potevano essere abbastanza grandi per frequentare la scuola.

Fortunatamente le guardie gli accordarono il permesso di poter scrivere una lettera, fu grato alle guardie, ma non sapeva comunque da che punto partire, quando gli consegnarono pergamene e calamaio.
Così decise di partire cercando di far capire ai suoi bambini, che lui non c'entrava nulla in tutto ciò, l'importante per lui era che almeno i suoi figli capissero che lui non era colpevole.

Così iniziò a scrivere...

"Ciao figlioli, come state? Sono papà...
Lo so, sono pessimo con le lettere, ma dopo anni di depressione sono riuscito a farlo.
Io vi amo, vi amo davvero tanto e mi mancate così tanto...Come va? Sapete, sono così triste a sapere che qualcun'altro sta prendendo il mio posto con voi, ma sono sicuro che chiunque sia, sia una bravissima persona, o almeno, lo spero.
Non so da che punto iniziare, la verità è che mi mancate così tanto e che mi sento un idiota ad essermi perso tutto di voi, la vostra prima parola, sapete, avrei tanto voluto sentirvi dire Papà, sarei scoppiato sicuramente a piangere e lo avrebbe fatto anche vostra madre, che vi amava così tanto.
Avrei voluto esserci per i vostri primi passi, la prima cotta, accompagnarvi a Diagon Alley, a fare compere per scuola e tutto il resto, ma devo solo accettare il fatto che non potrò farlo mai!
Non avete idea di quanto io stia male, per non essere riuscito a garantirvi una vita migliore di così, certamente avere un padre in galera, non è una passeggiata per nessuno, ma una cosa voglio che la sappiate, io non centro nulla con tutte quelle morti, né tanto meno con la morte di vostra madre.
Io amavo infinitamente vostra madre, anzi, tutt'ora l'amo, ma non è questo il punto, sono stato incastrato e probabilmente so anche già da chi, lo stesso che ha venduto zio James è zia Lily a Voldemort! Ho dei sospetti, ma non posso comunque provarli..."

E nulla, Sirius scrisse tante altre cose ai figli cose che pian piano che scriveva, gli uscivano dal cuore, era inevitabile però, ma scoppiò a piangere, nel mentre che scriveva.

Forse il dispiacere di essere stato un padre non presente per i suoi figli, lo uccideva ancor più che stare rinchiuso lì.

Intanto ad Hogwarts, nel aula di divinazione.

Tara <sai, tra poco ho lezione...>,

Disse un po' maliziosamente Tara seduta sulla cattedra, con lo sguardo rivolto verso l'alto, dove risiedeva il volto del suo interlocutore, con la quale si stava scambiando qualche bacio, che sembrava tutto fuorché casto.

Visto che la lezione di divinazione di Tara era dopo la pausa pranzo, ed i ragazzi non erano ancora arrivati, Remus aveva deciso di passare nella sua aula, per stare un po' con lei prima che arrivassero tutti.

Remus <lo so, ma nessuno me ne vorrà se ruberò la loro insegnante per dieci minuti e poi, mi mancavi>,

Continuò Remus a baciarla, poggiando la sua mano sul bacino di Tara, lasciandole un bacio che questa volta, metteva davvero a dura prova tutta la resistenza della giovane insegnante.

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