18. Un Colpo Di Fulmine Innaspettato A Corvonero!

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Narratore pov.

Remus <amore mio...E tutto apposto? E da un ora che sei in bagno>,

Le chiese Remus, ancor più preoccupato di quanto lo fosse poco fa, era un ora ormai che Tara era chiusa in bagno a vomitare e quei conati, non accennavano a smettere.

Tara <in realtà no tesoro...Potresti perfavore provare a cercare nella mia borsa, il numero del dottore? Ho bisogno di un appuntamento al più presto possibile>,

E quello fu ancor peggio per Remus, che non fece altro che andare in ansia, ancor di più, Tara aveva assolutamente bisogno al più presto di un dottore, ed al giovane Remus, l'ansia stava salendo.

Heaven <papi, che-che cos'ha la mamma, sta male?>,

Le chiese triste per la madre la piccola Heaven, che non capiva esattamente perché sua madre, fosse ancora chiusa in bagno.

Poco dopo però, fortunatamente i conati di Tara cessarono, le diedero un attimino di tregua, così che le fu possibile, lavarsi i denti e coricarsi a letto, per riposare.

Remus <non ti preoccupare tesoro, tu riposati, metto io a dormire la piccola>

Tara <grazie, sei un angelo...Ah, se cerchi il suo libro e nella valigia, non ho ancora avuto il tempo di smistare le valigie, dovresti trovarlo nella tasca più piccola>,

Remus non le rispose, ma le dedicò un bel sorriso, dopo ciò che le era sucesso in bagno, voleva farla riposare, la vedeva davvero molto provata e l'amava, così mise lui a nanna Heaven.
Però le lasciò un bacio sulla guancia, bacio che Tara voleva ancora e ancora, ed improvvisamente la pervase un estremo desiderio, di prendere Remus e farlo suo, esattamente come quella volta che Heaven era dalla babysitter e si, era stata una gran bella giornata, giornata che al solo ricordarselo Tara emmise esterrefatta un sospiro, lo desiderava così tanto.
E Remus poteva provare a nasconderlo quanto voleva, ma effettivamente anche lui la desiderava, solo però decise che quella sera, non era la serata più giusta, per farlo.

Remus <ecco qua il suo libro preferito..."La fonte della buona sorte">,

Prese dalla valigia il libro delle fiabe di beda il bardo, facendo attenzione a non raccontargliene di troppo cruente, si sedette accanto al lettino della piccola, ed iniziando a sfogliare le pagine del libro, iniziò a racontarle, una delle sue storielle preferite.

Remus <dunque tesorino, siamo pronti per la favola della buona notte?>

Heaven <si papi, non vedo l'ora>,

Le rispose gioiosa, per poi mettersi sotto le coperte, per ascoltare la storia che Remus le avrebbe raccontato.

Remus <dunque...>,

Iniziò, quella sarà stata almeno la decima volta, che gli raccontava la stessa storia, ma a lei piaceva e ciò, rendeva Remus davvero felice, anche soltanto vedere il suo sorrisetto alla fine, lo riempiva di gioia.

Remus <in passato esisteva una fontana speciale, detta fonte della buona sorte, in grado di donare salute, felicità e fortuna alle persone.
Tale fontana era posta su un colle in un giardino, al quale poteva accedere solo una persona l'anno.
Tra tutte le persone che affollavano l'entrata sperando di venir scelte vi erano tre streghe: Asha, purtroppo molto malata, Altheda, che aveva perso tutti i suoi beni, e Amata, abbandonata dall'uomo che amava; le tre decisero che, se fosse stata scelta una di loro, avrebbe fatto in modo di tirar dentro anche le altre...>

A quel punto Remus stava per andar ancora avanti con la storia, la voleva continuare, ma si accorse presto, che non c'è né era bisogno, Heaven si era già addormentata da un pezzo.

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