42. Quarto Anno Ed Un Opportunità Con Virginia

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Narratore pov.

Tornare a scuola, per sostenere il loro quarto anno, con tutto quello che era successo ultimamente, per Isabelle e Draco non fu affatto facile.
Tutti parlavano degli ultimi avvenimenti accaduti al Malfoy manor, alle probabili udienze, a qui avrebbe dovuto presiedere Lucius e questo certo non giovava a Draco, che stava iniziando a vedere suo padre, come ciò che era davvero.
Isabelle se l'era scampata, andando a vivere con il suo vero padre, ma Draco, Draco era perennemente triste, la situazione a casa sua, non era cambiata poi molto, dagli ultimi giorni di vacanze estive e neppure tutte le stupidaggini che potessero fare Tyger e Goyle, per rissolevargli il morale e cercar di farlo ridere, servirono davvero a qualcosa.
L'unica cosa apparte la sorella che sembrava, riuscire a farlo stare un po' meno male, era Lirya e stranamente anche il quidditch.
Giocare a quidditch, sembrava liberarlo da tutte le tensioni, che le liti in famiglia gli provocavano.

Da quando iniziò l'anno in realtà Lirya e Draco, non avevano quasi mai, iniziato un discorso, uno perché non appena lei si avvicinava al banco dei Serpeverde, gli si parava davanti Merula, impedendogli anche solo di parlare con Draco, quello peró per Malfoy bastava, anche solo quando lei lo guardava, questo lo faceva star meglio, e si ritrovava poi a sorridere, quando la giovane Black se ne andava.
Pansy peró si scioglieva ogni qual volta, lei portasse con sé il fratello, ormai era risaputo da tutti, che Pansy aveva una cotta per Leo e quindi, anche volendo, non riusciva ad aiutare Merula, nel suo compito di tenere quei due lontani.
Ma Merula non voleva saperne, voleva anzi, DOVEVA tenere Draco, il più lontano possibile, da Lirya e, poteva provarci quanto voleva, ma non c'era nulla da fare, Malfoy ultimamente, col iniziare del quarto anno, stava iniziando a rendersi conto, che quella ragazza, dai capelli corvini e gli occhi azzurri è dal comportamento che farebbe arrabbiare, persino l'uomo più calmo al mondo, iniziava a piacergli davvero tanto...
Tanto che durante le pause pranzo, Draco provava in ogni modo, a non guardare Lirya, ma non c'era nulla da fare, per quanto cercasse di seguire i discorsi, che Tyger, Goyle e Blaise intraprendevano con lui, per cercar di non farlo pensare a tutto ciò, che gli stava succedendo di brutto, lo sguardo di Draco, cadeva sempre lì, sempre al tavolo dei grifondoro, tra Hermione ed Harry, dov'era seduta Lirya, tra il cugino e la migliore amica.
Ed una volta era anche capitato che Lirya vedesse, con che sguardo Draco la guardasse, ma senza preoccuparsene la giovane Black, lo salutó, soltanto con un ciao fatto con la mano, ed un sorriso.

Allora a quel punto, cosa faceva Malfoy?, nulla, semplicemente perché non sapeva gestire quei sentimenti, si limitava solo, a girare lo sguardo verso Blaise, sperando che Lirya non notasse, il suo profondo stato di imbarazzo.

Ma le novità non erano finite, il pranzo stava per concludersi, quando tutti fecero per alzarsi, e Leo, appena uscito dalla sala comune, si sentì chiamare da una voce, che quando la sentì, pensava di star per svenire.

? <Leo, Leo, aspettami perfavore...Vorrei chiederti una cosa...>

E quando Leo si giró, rimase, con il suo migliore amico Michael sconvolto, non poteva credere al fatto che lei, lo avesse davvero chiamato, infondo, per un anno quasi, si erano parlati a stento.

E Michael giurava di poter sentire, il cuore del amico, che gli batteva talmente tanto forte, da sembrare quasi una locomotiva in procinto di partire.

Leo <Vi-Vi-Virginia?>,

Rispose Leo sconvoltissimo, di trovarsela, li davanti a lui.

Virginia <hey Leo...>,

Fece qualche secondo di pausa, la giovane Corvonero, che oltre ad esserlo, lo faceva pure di cognome.

La piccola corsetta per arrivare dal giovane Black, le aveva fatto venire il fiatone.

Virginia <come sta-stai?>,

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