Una delle cose che Jade amava fare di più era leggere libri gialli. Adorava il mistero che si celava dietro ogni personaggio di quei racconti. Tutti con una storia alle spalle, tutti sospettati. Tutti potenziali assassini.
Perché di questo si trattava; c'era un assassino a Kilburgh.
Appena appresa la notizia, Flynn la seguì per tutta la strada verso casa sua per non lasciarla da sola neanche un istante. Poteva sembrare un gesto carino, ed in effetti lo era, ma questo per Jade voleva dire ascoltare il suo migliore amico parlare a raffica delle teorie che gli si erano già formate nella mente.
«Ti rendi conto? Probabilmente conosciamo un assassino» stava dicendo in quel momento.
Non era sbagliato. Kilburgh era piccola e tutti conoscevano tutti. Non il luogo perfetto per commettere un omicidio. O forse sì?
«Che ne sai? Forse è stato un incidente o magari si è suicidata»
Poteva essere. Insomma, suo padre le aveva detto solo che avevano ritrovato il corpo senza vita di Nadia, ma non aveva detto in che condizioni fosse, né tanto meno se fosse un caso di omicidio. Era stata Jade a pensarlo. La sua mentre era stata deviata da tutte le storie di omicidio che aveva letto o visto sul piccolo schermo del suo computer. Solo che adesso non c'erano degli attori famosi a dare il volto ai protagonisti e nemmeno una sceneggiatura intricata da seguire. Era la vita vera e poteva essere molto più deludente.
Aprì la porta di casa sua e fece entrare il suo amico mentre chiamava a gran voce sua madre.
Cordelia si affacciò dalle scale. Aveva indosso un abito lungo e fiorato, troppo elegante per stare in casa, ma sua madre era così. Sempre impeccabile.
«Jady, non hai sentito tuo padre?» scese le scale come se stesse volando. Per Jade non c'era al mondo donna più bella. Ed era finita insieme a suo padre, chissà per quale motivo.
«Flynn mi ha accompagnato a casa. Possiamo andare a fare i compiti in camera mia?»
Cordelia scosse la testa «È il caso che tu vada, Flynn. Lo sai che sei sempre il benvenuto, ma credimi i tuoi genitori ti vorranno a casa oggi»
Gli occhi verdi del suo migliore amico saettarono da Jade a sua madre «Certo. Comprendo perfettamente signora Greeves. Le auguro una buona giornata»
Cordelia fece un cenno di saluto con la testa e andò in cucina. Jade tornò a guardare il suo migliore amico davanti all'uscio della casa «Mi dispiace. È assurdo che ti abbia cacciato»
«Non fa nulla. Forse ha ragione lei e i miei saranno veramente preoccupati per questa situazione» non ci credeva neanche lui mentre lo diceva e Jade poté notare l'alone inespressivo che si formava nei suoi occhi ogni volta che era costretto a pensare ai suoi genitori.
«Chiamami quando arrivi»
«Sarà fatto! Ci vediamo domani, Jady»
Quando rimase da sola, Jade seguì sua madre in cucina.
«Dammi una mano, Jady. Stanno per arrivare alcuni colleghi di tuo padre»
«È per questo che hai cacciato Flynn?»
Cordelia si girò a guardarla «Tesoro, è una cosa privata per ora. Tuo padre non potrebbe parlarne neanche con noi»
Jade si sedette su uno degli sgabelli disposti intorno al tavolo «Tu cosa sai?»
Cordelia ricominciò a sistemare tutto quello che c'era intorno a lei. Sistemò il centrotavola composto da fiori freschi che probabilmente aveva colto quella mattina stessa con le sue mani.
«So che devo tenerti al sicuro, tesoro. Chi lo avrebbe mai detto che una cittadina così piccola potesse essere teatro di un tale orrore?»
Qualsiasi autore di libri gialli, pensò Jade.
«Di che si tratta di preciso?»
Ma sua madre non la stava più ascoltando e se ne andò con il suo passo leggiadro in soggiorno a sistemare l'argenteria come se a qualcuno importasse.
Quando arrivarono suo padre e i suoi colleghi, Jade venne spedita in camera sua. La curiosità su quello che si stavano dicendo nella sala proprio sotto di lei la stava divorando viva.
Aprì lentamente la porta della stanza per non farla scricchiolare e scese guatta guatta gli scalini.
Il gruppo di uomini sedeva sul divano in pelle marrone del soggiorno mentre suo padre illustrava il caso.
«In quindici anni di carriera non ho mai visto nulla di simile» stava dicendo uno dei poliziotti, Heyward.
«Con cosa è stata uccisa?» chiese un suo collega, Stevenson.
«Ho parlato col coroner. Devono ancora fare l'autopsia, ma sembrano segni lasciati da un oggetto contundente. Forse un martello»
«Cazzo»
Jade iniziò a sentirsi accaldata. Non sapeva cosa le facesse più paura in quel momento, se essere scoperta da suo padre o che una sua coetanea era stata uccisa a martellate.
«Mi servono tutte le vostre energie. So che manca poco al Natale, ma non possiamo permettere che riaccada»
Ci furono dei suoni di assenso e Howard continuò «Heyward con me dai parenti. Stevenson e Mitchell andate dal coroner e vedete cosa hanno scoperto»
Quando sentì i passi dei quattro uomini venire verso la sua direzione, venne colta dal panico. Iniziò a correre per andare in camera sua, ma la voce di suo padre che la chiamava arrabbiato fece fermare la sua fuga.
Howard le fece segno di raggiungerlo e Jade scese lentamente le scale.
«Era un incontro privato, Jady» parlò come se stesse parlando con una bambina, come al solito quando si rivolgeva a lei.
«Scusa, papà. Ero solo...curiosa»
Howard annuì «Lo so che hai paura, ma devi stare tranquilla. Lo troveremo, Jady»
Le scompigliò i capelli e se ne andò, lasciandola da sola in fondo alle scale.
Andò in camera sua sistemandosi con le mani i capelli che suo padre le aveva appena rovinato. Allora aveva ragione. C'era davvero un assassino a Kilburgh e non uno qualsiasi, ma uno pieno di rabbia violenta.
Si affacciò alla sua finestra e lo vide. James si era trasferito nella casa accanto insieme alla sua famiglia quando erano ancora molto piccoli per poterlo ricordare chiaramente. Era seduto sul suo letto, ricurvo su se stesso, mentre stringeva tra le dita i suoi capelli baciati dal sole. Era senza maglietta e lei poté notare il fisico allenato.
Stava... piangendo?
Ne ebbe la conferma quando James alzò la testa di scatto e i suoi occhi azzurri incontrarono i suoi color dell'ebano. Si alzò di scatto e chiuse la tenda della finestra, chiudendo il resto del mondo fuori dal suo dolore. Ma questo permise a Jade di notare qualcos'altro oltre alle guance bagnate di lacrime.
James aveva una ferita sulla spalla.
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Valley Of Secrets || Rudy Pankow
Mystery / ThrillerCosa potrebbe succedere in una cittadina di poco più di duemila anime, dove si conoscono tutti? Niente, avrebbe risposto Jade. Almeno fino al ritrovamento di un cadavere. Tra di loro si aggira un assassino e Jade si ritroverà catapultata nei suoi ro...