Valley Of Secrets || Rudy Pankow

Capitolo VIII

Jade aveva pensato e ripensato a quello che le aveva detto James per tutta la notte e per tutto il giorno successivo. Non lo aveva ancora detto a nessuno, nemmeno a Flynn. Credeva che il suo migliore amico non volesse più avere niente a che fare con quella storia e non poteva biasimarlo.

Aveva controllato in tutti i documenti che aveva fotografato nell'ufficio di suo padre e quello che le aveva detto James era vero. Nadia era incinta. Ma era vero anche che non fosse lui il padre? Questo non poteva saperlo. E anche se lo fosse stato non voleva certo dire che era lui l'assassino. Però era un movente valido, quello che aspettavano i poliziotti.

Nancy picchiettava le unghie smaltate di fresco sullo schermo del suo telefono e Jade si riscoprì urtata dalla compagnia dell'amica.

«A chi scrivi?»

Nancy si girò a guardarla distrattamente per poi tornare a concentrarsi sul telefono «Chi vuole saperlo?»

Jade sorrise appena «Fa come vuoi. Tieniti pure i tuoi segreti»

Ma Nancy non aveva segreti o comunque non sapeva tenerli tali, soprattutto con Jade. Posò il telefono sul tavolo e la guardò fisso negli occhi. Erano nella biblioteca della scuola e sussurrò «Mi sento con uno»

«E che mi dici di Josh?» Jade avrebbe scommesso tutto quello che non aveva che quei due si piacevano e anche molto.

Nancy sbuffò «Lui non si fa avanti e io non sono il tipo che aspetta i miracoli. Mi sono iscritta ad un sito di incontri»

Jade non era tanto sicura che la sua amica non aspettasse un Josh inginocchiato davanti a lei per chiederle la mano o almeno di andare alla caffetteria di paese insieme «Ma tipo, non so, farti avanti tu con Josh?»

Nancy scosse la testa bionda «Non esiste. E se lui non fosse interessato e fosse tutto nella mia testa? Non se ne parla proprio»

«Allora, chi è il fortunato?»

«È questa la parte migliore: non ne ho idea»

Jade sbatté le palpebre un paio di volte. Aveva sicuramente sentito male «Come?»

«Non guardarmi in quel modo, sono una donna adulta e so quello che faccio. Il sito è per anonimi. Flirto un pochino, così poi quando arriverà la grande occasione non sarò impreparata» disse la ragazza che non cercava miracoli.

«Ma davvero?» fece ballare la matita sul suo dito «È da donna adulta cercare uno sconosciuto quando c'è un assassino in giro?»

Nancy la guardò confusa. Non ci aveva pensato «Beh lui è di un'altra città»

«Ti ha detto che è di un'altra città, è totalmente diverso»

Lo sguardo di Nancy si trasformò e riuscì a notare un luccichio nei suoi occhi. L'aveva ferita.

«Mi tratti sempre da idiota»

«Nance, aspetta! Non intendevo-» aveva alzato troppo la voce per fermare la sua amica dal raccogliere le sue cose e andare via e la signorina Stanis, la bibliotecaria, venne verso di lei con il foglietto rosa della detenzione. Perfetto. Sarebbe uscita più tardi da scuola e non sarebbe potuta andare a parlare di nuovo con James. Questa non ci voleva.

Dopo la fine delle lezioni, si diresse nell'aula designata per le punizioni. Sorrise al professor Fitz e si sedette su una sedia. Uscì il quaderno dallo zaino. Se non poteva parlare con James almeno avrebbe fatto i compiti. Un'ombra si posizionò accanto a lei e la chiamò per nome.

Josh era proprio un bel ragazzo e un piantagrane di prima categoria, quindi non era una sorpresa vederlo in punizione.

«Mi domando cosa hai fatto per finire qui» le disse accennando un sorriso canzonatorio.

«Ma tu pensa, è la stessa cosa che mi chiedevo anch'io»

«Non ho consegnato dei compiti in tempo e vorrei ben vedere, con tutti gli allenamenti. Menomale che da domani saremo in vacanza»

Jade annuì. Tra pochi giorni ci sarebbe stato il natale e lei avrebbe dovuto mettere da parte le sue indagini.

Sospirò «Nancy si sente con qualcuno»

Josh fece cadere le spalle larghe, mettendosi in una posizione curva e rattristata «Oh» girò lo sguardo da un'altra parte «Sai con chi?»

Jade scosse la testa, ma poi si ricordò che Josh non poteva vederla in quella posizione «Dice che non lo sa neanche lei. Stento a crederci, onestamente»

Josh annuì. Mise le braccia conserte e si girò a guardarla con un sorriso timido appena accennato «Tu e Flynn, invece?»

«Io e Flynn, cosa?»

«Non vorrai farmi credere che non c'è niente tra di voi. Lo vedo come ti guarda. Tutti lo vedono, in realtà»

No, lei non lo vedeva. O meglio, non ci aveva mai pensato seriamente. Le erano piaciuti dei ragazzi in passato, ma Flynn rimaneva off-limits. Forse adesso capiva la paura di Nancy.

«Flynn... Lui non vuole avere più niente a che fare con me, temo»

«Perché lo pensi?»

Perché si era ossessionata con un omicidio per un motivo che non poteva rivelare a nessuno e che giorno dopo giorno sembrava perdere di significato.

Josh guardò il professor Fitz per evitare di essere beccato, ma lui non sembrava prestare attenzione a nessuno degli studenti in quell'aula. Si avvicinò col busto al suo banco e sussurrò «Flynn non può stare senza di te. Ti venera. Sono sicuro che in questo momento ti sta aspettando qua fuori per fare pace»

Jade non credeva a nessuna di quelle parole, ma sentirle la fece stare meglio con sé stessa. Non aveva creduto neanche per un secondo che Flynn potesse essere davanti alla scuola in attesa che finisse la punizione e quando lo vide appoggiato al muretto che divideva la scuola dal resto del mondo sentì il suo cuore perdere un battito. Josh le diede una pacca sulla spalla, un sorriso sornione stampato sul viso.

Jade corse verso Flynn.

«Mi dispiace» cominciò il suo migliore amico «Non dovevo dirti quelle cose, ho sbagliato. E so che tu non lascerai perdere questa storia e non posso lasciartelo fare da sola»

Jade sospirò come se si fosse tolta dieci chili da sopra le spalle. Ma quella sensazione di calore che si era sprigionata nel suo petto si gelò all'istante quando Flynn aprì di nuovo la bocca «Ti aiuterò, Jade, ma alle mie condizioni. D'ora in avanti non dovranno più esserci segreti tra di noi. Quindi dimmi: perché sei ossessionata dal caso?»