«Il figlio dei Donovan? Il piccoletto? Ne sei sicura?»
Non era sicura di niente in quel momento, ma aveva senso. Lei aveva visto il capanno abbandonato quella notte e ricordava di aver visto una figura minuta scappare dal bosco prima di perdere i sensi.
E poi la collana. Non era stato James a lasciarlo in camera sua. Era stato Matthew per far ricadere la colpa su di lei.
Stevenson arrivò accanto a suo padre «Cosa abbiamo qui?»
«Jade afferma di aver visto Matthew Donovan abbandonare il bosco la sera dell'omicidio»
«Il ritardato?»
Jade lo guardò male. Provinciale del cazzo, pensò.
«È sordomuto, idiota»
Howard la ammonì con lo sguardo. Certo, mai dare dell'idiota a un suo collega anche quando lo è. Uomini, chi li capisce è bravo.
«Aveva la collana di Nadia con sé, l'ha nascosta in camera mia quando non c'ero. Mamma l'ha visto»
«Cordelia ha visto Matthew posare la collana in camera tua?»
«Beh no, ma lo ha invitato ad entrare e poi lo ha lasciato da solo, giusto il tempo di mettere la collana in camera mia»
Suo padre e il suo collega si guardarono. Non le credevano. La vedevano come una pazza che stava vaneggiando. Fecero per andarsene, ma Jade fermò Howard per un braccio. Doveva dirgli la cosa che si teneva dentro dalla sera dell'omicidio. Era arrivato il momento.
«Papà, devo dirti un'altra cosa»
Dopo il racconto di quello che era successo quella notte, suo padre non voleva lasciarla mai più da sola, ma lei lo convinse a continuare il suo lavoro.
Howard e Stevenson se ne andarono per continuare le indagini. Pensava a Malcolm chiuso ancora nella stanza degli interrogatori. Era colpevole di adulterio e di essere un viscido, ma non era un assassino. Sospettava che anche l'incidente di Nancy fosse stato solo questo, un incidente. Un assassino sarebbe andato in ospedale per accertarsi che la sua vittima non vedesse mai più la luce del sole e invece lui stava solo cercando di scappare.
Vide Josh seduto su una delle sedie della sala d'aspetto della centrale. Aveva telefonato a sua madre, ma lei non ne aveva voluto sapere nulla. Malcolm era morto per lei, e non poteva biasimarla.
L'aveva sbattuta a terra poco prima e poi l'aveva aiutata a rialzarsi e il fremito che aveva sentito non era stato per nulla piacevole. Aveva già sentito quella sensazione.
Si sedette accanto a lui, un respiro profondo si liberava dai suoi polmoni.
Josh la guardò di sottecchi e poi puntò di nuovo gli occhi sul pavimento piastrellato della centrale di polizia.
«Mi dispiace per prima»
«E a me dispiace per tuo padre»
Josh sbuffò una risata «Sai, la parte assurda è che io sapevo che avesse un'altra donna. Non potevo immaginare che fosse mia coetanea, però» si diede uno schiaffo sulla coscia «Pezzo di merda. Nancy, cazzo. Quando gli avrà messo gli occhi addosso, quando aveva dieci anni e veniva a giocare con me nel giardino?»
Continuò a muovere la gamba, facendo scricchiolare la sedia su cui era seduto e Jade gli posò una mano sulla coscia per farlo fermare «Stai calmo. Pagherà per quello che ha fatto a Nancy»
«E che mi dici di Nadia?»
«Quella sera sono successe delle cose orribili. Anche io ho avuto la mia dose di violenza» Jade distolse lo sguardo e sospirò «Tu dove eri quella sera?»
Josh si girò di scatto verso di lei «Jade, non scherzare»
«Non sto scherzando. Dove eri la sera dell'omicidio?»
«Alla festa di Nancy»
«Non essere idiota, sai quello che ti sto chiedendo»
Aveva ricordato tutto quando l'aveva sbattuta a terra davanti a quei poliziotti. Esattamente come aveva fatto la sera della festa.
I punti avevano finalmente trovato la loro forma iniziale. Quando voleva raggiungere Nadia a casa di Nancy qualcuno le aveva urtato contro.
Josh le aveva urtato contro e le aveva messo una droga nel bicchiere. Quella sera non era ubriaca. Era stata drogata.
Nadia l'aveva messa sopra il letto di Nancy, ma la droga in circolo la stava facendo sentire male. Si era alzata dal letto ed era andata in giro a chiedere aiuto, ma nessuno sembrava notarla.
Si era ritrovata in mezzo al bosco, un urlo aveva lacerato l'aria intorno a lei.
Qualcuno le bloccò le braccia da dietro e la buttò sull'erba bagnata. Riconosceva quel viso. Era il viso con cui era cresciuta in quel buco di città. Josh.
Di lì in poi aveva perso i sensi, ma il trauma era rimasto dentro di lei come un insetto che ti entra nel corpo perforandoti la carne e che per uscire da te ti lacera nel punto guarito.
«Sei stato tu, Josh, non è vero?»
«Non so di cosa stai parlando»
«Davvero? Allora i poliziotti che sono andati a perquisire casa tua non troveranno della droga dello stupro. Stai tranquillo» disse facendogli l'occhiolino.
Josh si girò completamente verso di lei e le afferrò le mani, ma Jade si divincolò «Per favore, Jade, potrò dire addio alla borsa di studio. Mi rovinerai la vita»
«Dovevi pensarci prima di rovinare la mia»
Si alzò dalla sedia e fece per andarsene, ma Josh la tenne ferma «Te ne pentirai, Greeves. Noi Maxwell siamo molto potenti. In più non hai prove»
«Voi Maxwell siete dei boriosi viscidi vigliacchi. Tuo padre andrà in carcere, Josh. E tu lo seguirai molto presto» lo squadrò dalla testa ai piedi «Sono solo contenta che tu non abbia fatto del male a Nancy»
Josh abbassò la testa e si rimise seduto. Cominciò a piangere e si prostrò ai suoi piedi «Mi dispiace, Jade, mi dispiace»
«Perché lo hai fatto? E a me, poi. Ci conosciamo dai tempi delle elementari»
«Perché non avresti mai accettato. Se fossi stata una ragazza più facile non avrei avuto bisogno-»
«Smettila, cazzo, smettila» Le veniva da vomitare. Sperava che ci fosse un motivo, un motivo valido per averle fatto del male. E invece era solo boria. La sua sofferenza non aveva motivo di esistere, eppure lui gliel'aveva causata senza remore. Tirò fuori dalla tasca il telefono e bloccò la registrazione che aveva fatto partire prima di sedersi accanto a lui «Non avrò prove, ma tra la droga dello stupro che troveranno in camera tua e questa confessione, forse non sarà stato tutto in vano»
Quel giorno Malcolm e Josh Maxwell vennero incriminati. Nel frattempo Matthew Donovan varcava la soia della centrale di polizia, pronto a crollare davanti ai detective.
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Valley Of Secrets || Rudy Pankow
Misterio / SuspensoCosa potrebbe succedere in una cittadina di poco più di duemila anime, dove si conoscono tutti? Niente, avrebbe risposto Jade. Almeno fino al ritrovamento di un cadavere. Tra di loro si aggira un assassino e Jade si ritroverà catapultata nei suoi ro...