Capitolo X

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Il posto era abbandonato da tanto tempo eppure era come se qualcuno ci vivesse. C'erano delle coperte buttate alla rinfusa sul pavimento logoro e alcuni arnesi dismessi dai signori Johnson.

Stava per fare buio e i loro genitori si sarebbero infuriati se non fossero tornati in tempo a casa per il coprifuoco.

«Vedi niente di sospetto?»

Jade si guardò intorno e scosse la testa «Me lo aspettavo. Avranno fatto sparire l'arma del delitto»

«Magari l'hanno pulita, guardiamo meglio»

«Sarebbe stato troppo pericoloso. Nadia è stata uccisa nel bosco con tanta gente ubriaca in giro. Dubito che siano tornati qui»

Flynn si corrucciò e continuò a sondare con gli occhi ogni antro di quel posto. Non ci mettevano piede da anni, sembrava totalmente diverso.

Un'ombra oscurò l'entrata e i due amici si schiacciarono contro il muro per lo spavento.

Un uomo robusto e barbuto li guardava con sguardo indagatore, la puzza di alcol che emanava le fece storcere il naso.

«Cosa ci fate a casa mia?»

Jade vide le sue idee concretizzarsi. Sapevano che quel posto ormai era un covo di barboni ubriachi e le coperte gettate a terra erano state solo un'ulteriore conferma.

«Lei era qui la notte dell'omicidio?»

Il barbone la guardò con tanto d'occhi e lei si fece ancora più piccola attaccata al muro.

«Cosa volete da me?»

«Solo sapere cos'è successo alla nostra amica» prese parola Flynn.

Il barbone sbuffò «Beh, io non ero qui quando è successo. Alla mensa dei poveri davano del vino extra quella sera, quindi...» iniziò sputacchiando qua e là «Però so cos'è successo alla ragazza. Era ricoperta del suo stesso sangue, praticamente irriconoscibile. Avrà gridato ma dei ricconi tenevano una festa, nessuno avrà sentito niente. Aveva un'espressione di terrore puro. Povera ragazza»

«Lei come fa a sapere tutte queste cose?» chiese Jade.

L'uomo si corrucciò «Credevo lo sapeste già, per questo siete venuti da me»

Flynn e Jade si scambiarono uno sguardo confuso e l'uomo sputò a terra.

«Ragazzini, in che guaio vi siete cacciati?»

«Può semplicemente rispondere alla domanda, per favore?» lo incalzò Jade.

«Ero ubriaco marcio quella sera, ricordo solo la musica e alcuni ragazzini intenti a pomiciare in giro. Però so riconoscere un corpo quando lo vedo» Jade sgranò gli occhi e il barbone annuì «Ho trovato io la vostra amica»

Jade e Flynn uscirono frastornati da quella catapecchia. Questa era una cosa che non avevano tenuto in considerazione. Ormai si era fatto buio e non sarebbero scampati alla ramanzina che li attendeva una volta tornati a casa.

Stavano passeggiando fianco a fianco sul marciapiede e salutarono distrattamente la vecchia signora Greenward.

«Non dovreste essere qua fuori, ragazzi» Flynn e Jade non risposero e Elsa Greenward si corrucciò «Tuo padre non ha messo il coprifuoco per niente, signorina Greeves. Quella povera ragazza ne aveva già passate tante nella sua vita, non vorrete fare la stessa fine?»

Flynn la guardò di sottecchi per poi rivolgersi alla vecchia signora «Lei conosceva bene Nadia?»

«Come un marinaio conosce il mare, ragazzo. Si sono trasferiti nella casa accanto alla mia quando lei era ancora un frogoletto e la signora me la lasciava spesso quando erano entrambi a lavoro» sospirò affranta «Poi sua madre è morta, un tumore, e la piccola veniva a nascondersi da me ogni volta che suo padre diventava violento»

Jade sgranò gli occhi. Un flash le passò davanti come il fotogramma di un film. Ecco cosa aveva visto in Nadia di strano. Aveva un livido sulla guancia.

«Suo padre la picchiava» sussurrò abbastanza forte perché Flynn ed Elsa potessero sentirla.

L'anziana signora annuì «È diventato violento dopo la morte della moglie. Quella ragazzina ha vissuto un inferno»

«E non crede che potrebbe essere suo padre l'assassino?»

Elsa Greenward scosse la testa «No, non è stato lui. L'ho visto uscire di casa poco dopo di lei quella notte, il ché era sospetto. Ho chiesto in giro e al pub dicono che è stato tutta la notte lì, alla fine hanno dovuto cacciarlo» guardò Jade «Ma tuo padre queste cose le sa molto bene»

«Lui non parla molto del suo lavoro» liquidò la faccenda «Ha detto di aver visto Nadia uscire di casa. Era da sola?»

Elsa ci pensò qualche secondo «No, non credo. L'ho vista salire su un'auto e poi... Se solo avessi saputo che non l'avrei più rivista, l'avrei fermata»

«Non è colpa sua, signora Greenward» la consolò Flynn «Ha visto per caso che macchina era?»

«Era buio e comunque non me ne intendo. Se avessi saputo avrei preso la targa o che so io. Però mi pare fosse un pick-up»

Questo non restringeva il campo. La maggior parte delle persone a Kilburgh possedeva un pick-up. Poteva essere stato letteralmente chiunque.

Flynn la lasciò davanti alla porta di casa sua e Jade cercò di fare meno rumore possibile. Ma tutti i suoi sforzi furono vani. Cordelia e Howard la stavano aspettando a braccia conserte seduti sul divano di casa.

«Ti sembra l'ora in cui tornare? C'è un coprifuoco, Jady» la rimproverò suo padre.

«Mi dispiace. Stavamo studiando per un compito e ho perso la cognizione del tempo»

«Tesoro, hai idea di quanto fossimo in pensiero per te?» sua madre la abbracciò stretta.

«Scusami, mamma»

«Questa volta le scuse non bastano, Jady. Sei in punizione. Tornerai a casa subito dopo scuola, non uscirai più e farai tutto quello che ti diremo, intesi?» suo padre aveva le fiamme negli occhi. Jade negli anni aveva capito che il suo modo di dimostrarle affetto era quello. Preoccuparsi per lei. Ma non era mai stato così duro.

Jade annuì, non aveva senso litigare con loro. C'era un assassino in giro, poteva capire la loro preoccupazione.

Dopo cena, suo padre le chiese di andare a buttare la spazzatura e le lanciò uno sguardo che non ammetteva repliche. Farai tutto quello che ti diremo, allora non scherzava.

Si mise una felpa e uscì a buttare la spazzatura nei bidoni appena fuori dal cancello. Da lontano vide la figura longilinea di James uscire da casa sua.

«Butti anche tu la spazzatura?» chiese per attaccare bottone.

«Cosa vuoi da me, Jade?»

Cosa voleva da lui? Non lo sapeva, era come una sensazione atavica. Lei doveva sapere. Era stato lui a fare del male a Nadia? A fare del male a lei?»

«Tu eri alla festa di Nancy quella sera?»

James scosse la testa «Sei senza speranza»

«Puoi, per favore, rispondermi?»

«Sì, ero alla festa. Ma evidentemente eri troppo fatta per ricordarti di me» Jade lo guardò corrucciata e lui accennò una finta risata «Sei incredibile, Greeves. Cerchi il cattivo in questa città, ma non ti rendi conto nemmeno di chi frequenti»

«Che intendi dire?»

«Che ti ho salvata da qualcosa di davvero spiacevole quella sera e tu continui a ritenermi un assassino» si avvicinò a lei e puntò le sue iridi azzurre nelle sue scure come il cioccolato fondente «Guardati bene le spalle, Greeves. I cattivi non sono solo fuori, potresti stupirti di quanti ne conosci»

Valley Of Secrets || Rudy PankowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora