Capitolo XI

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Jade guardava il mondo dalla finestra di camera sua. Aveva preso questa abitudine quando era piccola, le piaceva osservare la gente svolgere le varie attività della giornata.

Il postino che bussava ad ogni porta del vicinato, i signori Thompson, la coppia pensionata che viveva davanti a loro, che facevano colazione nel portico davanti casa. Ma in quel momento non guardava la strada, né tantomeno i due vecchietti intenti a prendere una tazza di caffè, stava guardando dritto nella stanza di James Donovan.

Cosa aveva voluto dirgli la sera prima? Da chi l'aveva salvata alla festa? Quel vuoto di memoria la tormentava. Voleva sapere cosa fosse successo e al tempo stesso l'idea la terrorizzava. Aveva ipotizzato quello che le era successo e i dolori che aveva avuto per i giorni a seguire avevano confermato i suoi timori. Ma c'era una finestra temporale che non era ancora stata aperta e se voleva scoprire che aveva ucciso Nadia avrebbe dovuto mettere di lato le sue paure.

Cordelia aveva cucinato tutto il giorno e allo spegnersi del sole gli invitati avevano cominciato ad arrivare, famelici e natalizi. Era la vigilia di natale e come ogni anno i suoi genitori invitavano i loro amici più cari e negli anni questo era stato utile per consolidare delle amicizie. Quando scese le scale, infatti, Flynn e Josh le vennero incontro sorridenti e con dei pacchetti regalo. La loro tradizione: babbo natale segreto. Dopo cena, si sistemavano nella sua stanza e posizionavano i regali sul letto. Quell'anno le era capitata Nancy e sperava che questo le facesse dimenticare la loro disscussione.

Appena la vide le andò incontro con un sorriso timido dipinto sul viso «Sei venuta»

Nancy annuì «I miei genitori sono ancora in missione, non aveva senso passare natale da sola. E poi mi saresti mancata»

Jade sorrise mestamente, anche a lei sarebbe mancata. Flynn e Josh si unirono a loro e con la pancia piena dei piatti prelibati di Cordelia andarono in camera sua per scambiarsi i regali.

A Nancy piacque il piccolo ciondolo che le aveva donato il suo babbo natale segreto e Jade venne tradita dal sorriso sornione che si era formato sulla sua faccia.

«Tocca a te» disse Flynn passandole il pacchetto con il suo nome scritto sopra.

Strappò la carta regalo senza troppe cerimonie e si ritrovò ad ammirare quattro volti sorridenti. Era una foto che avevano fatto tutt'e quattro insieme qualche anno prima. A Flynn mancava un incisivo, Josh non aveva i tagli sulle sopracciglia e Nancy portava ancora i capelli raccolti in uno chignon. Jade, a parte la statura, era rimasta uguale.

Il suo sorriso scomparve quando si ricordò quello che le aveva detto James. Uno dei suoi migliori amici non era chi diceva di essere. Uno dei suoi migliori amici voleva farle del male. Forse glielo aveva già fatto.

Tornarono dagli adulti per finire la serata, ma ormai il suo buon umore era scemato via. Flynn la raggiunse nel portico dove si era isolata.

«Allora, babbo natale ci ha preso quest'anno?»

«Dipende. Babbo Natale ha i ricci come i tuoi?»

Flynn alzò le spalle in maniera scanzonata, poi le rivolse uno sguardo serio «Qualcosa non va, Jade?»

Scosse la testa. Conosceva quei ragazzi da una vita e James la stava facendo dubitare di ognuno di loro.

«Qualche novità sul caso?» Flynn la guardò fisso negli occhi.

Perché ora era così interessato?

«Nessuna per il momento» Non doveva farsi condizionare, non doveva permettere a James, il sospettato di un omicidio, di entrare nella sua testa «Tu c'eri alla festa di Nancy?»

Flynn ci pensò un attimo «Dici quando Nadia è stata uccisa? No, ero in punizione, non ricordi?»

Sì, lo ricordava e questo era un bel problema. I genitori di Flynn non gli prestavano troppa attenzione e anche quando lo punivano per lui era facile sgattaiolare fuori dalla finestra. L'aveva fatto mille volte. Flynn era senza un alibi.

Quella notte, Nancy rimase a dormire da lei, Howard aveva insistito, non voleva saperla da sola con un assassino a piede libero. La sua amica dai capelli dorati si addormentò subito e Jade rimase avvolta nel buio della notte.

Era di nuovo alla finestra. Il lieve russare di Nancy riempiva la stanza. Vide una figura incappucciata uscire dalla porta sul retro e decise di seguirla.

Si infilò una felpa e andò dietro alla figura misteriosa, che dal ciuffo biondo riconobbe essere James. Lui non si era ancora accorto della sua presenza e passo dopo passo si ritrovarono nella fitta boscaglia. Un brivido di freddo la attraversò. Era dove Nadia era stata ritrovata. James era sparito in mezzo agli alberi e senza la sua guida ignara non aveva idea di dove andare.

Un fruscio di vento le mosse i capelli e Jade si girò di scatto, trovando James intento a guardarla.

«Adesso mi segui, vedo» il suo sguardo glaciale scorse la sua figura infreddolita «Dovresti avere paura di me, Greeves. Sono un assassino, dopotutto»

«Se avessero qualcosa contro di te, saresti già dietro le sbarre» lo sfidò «Io non credo che tu sia un assassino, credo però che tu sia incredibilmente scaltro. Chi stai coprendo?» James aggrottò la fronte. Non si aspettava di certo una domanda del genere. Jade iniziò a girargli intorno come un gatto con la sua preda «La tua fidanzata è incinta di un altro e tu la lasci, un ottimo movente a sentire mio padre e come dargli torto? Ma secondo me non è andata così»

«Attenta a quello che dirai, Greeves»

«Secondo me, Donovan» disse calcando il suo cognome «Nadia non era tipo da tradirti con chiunque. Eravate l'invidia di tutta la scuola, del resto. No, lei era innamorata ed era anche una ragazza onesta. Lei ti ha detto della cazzata che aveva fatto e ti ha detto anche con chi ti ha tradito. Mi sbaglio, James?»

James la spinse contro un albero e Jade poté sentire il suo alito caldo accarezzarle il collo «Pensi di essere intelligente, non è vero? Di essere come tuo padre? Non hai un'unghia di quell'uomo e ti ostini a giocare alla detective»

«Allora dimmi che mi sbaglio. Dimmi che non sei in combutta con il padre del bambino e io non farò più domande»

«Non sono il mandante dell'omicidio di Nadia, se è questo che mi stai chiedendo»

«E perché dovrei crederti?»

«Perché lei non me lo ha detto, cazzo» sbatté le mani sul tronco accanto alle sue orecchie e Jade sobbalzò «Non ho idea di chi sia il padre del bambino. Hai fatto un bel buco nell'acqua»

«Ma allora perché sei venuto qui?» i rumori della foresta riempivano l'aria circostante e le incutevano timore. Potevano esserci lupi, cinghiali... l'assassino.

«È il primo Natale senza di lei, volevo solo... Onestamente non lo so neanche io» si allontanò da lei e fissò lo sguardo in un punto in mezzo agli alberi «Tutti si vantano di essere brave persone, rispettabili cittadini. Ma sono solo favole, appena volti le spalle, appena dai loro un po' di fiducia sono lì, pronti a farti la pelle» si girò a guardarla «Non ci si può fidare di nessuno, Greeves. Tu dovresti saperlo più di tutti»

Valley Of Secrets || Rudy PankowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora