Capitolo XIII

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Nancy, sotto invito dei signori Greeves, aveva deciso di rimanere in casa loro per il resto delle vacanze natalizie. E menomale, avrebbe detto Jade. Aveva bisogno di compagnia o sarebbe impazzita definitivamente. Ma Nancy in quel momento non le stava prestando la minima attenzione.

Continuava a guardare il telefono e a sorridere come un'idiota ad ogni messaggio che le arrivava.

«Con chi ti scrivi?»

Nancy nascose il telefono sotto il cuscino per impedirle di vedere la risposta alla sua domanda.

«Con nessuno»

«Certo e io sono Maga Magò»

«Ora che me lo fai notare, un po' ci assomigli» Jade alzò un sopracciglio e le rivolse uno sguardo seccato e Nancy sospirò «Prometti di non arrabbiarti?»

Jade alzò le mani «Lo prometto»

«Con il ragazzo di cui ti parlavo» dal suo sguardo, Jade capì la sua amica si aspettava una sfuriata da parte sua.

«Quello dell'app d'incontri, bene»

«Hai promesso, Jade»

«Infatti non sono arrabbiata» disse sistemandosi meglio sul letto «Solo... sei sicura di poterti fidare?»

«Se non ci esco non lo saprò mai» fece una piccola pausa «Per questo lo vedrò stasera»

Jade sbarrò gli occhi «Stai scherzando? Potrebbe essere un pazzo maniaco»

Nadia la guardò con tanto d'occhi. Aveva infranto la promessa. Nadia si alzò dal letto e si mise le scarpe

«Lo sapevo. Sai, di solito mi piace il tuo carattere forte e tutto il resto, ma non sopporto che mi si dia dell'idiota»

«Non penso che tu sia idiota, mi preoccupo per te»

«Non devi, sono grande abbastanza per cavarmela da sola» dicendo questo chiuse la porta con un tonfo e Jade sentì chiaramente i suoi passi scendere le scale e uscire da casa sua.

Di bene in meglio. Aveva perso due dei suoi migliori amici nel giro di una manciata di ore. Ma non poteva permettere a Nancy di commettere un errore che poteva costarle la vita.

Si prese tutto il pomeriggio per inventarsi un piano, una scusa, qualcosa che impedisse a Nancy di cacciarsi in un brutto guaio e solo una cosa le venne in mente. Doveva seguirla. Magari aveva ragione la sua amica e il ragazzo si sarebbe dimostrato una persona come si deve, ma in caso contrario ci sarebbe stata lei.

Andò a casa di Nancy, ma non suonò al campanello e men che meno si fece vedere dalla sua amica. Era nascosta tra le aiuole che contornavano la tenuta elegante. C'erano le luci accese, segno evidente che Nancy era in casa. Probabilmente si stava preparando per l'appuntamento con il ragazzo misterioso.

Qualche minuto dopo, Nancy uscì di casa. Indossava una gonna corta e cappotto per ripararsi dal gelo della sera. Aspettò qualche attimo e iniziò a seguirla. Il lato positivo era che Jade, come qualsiasi abitante di Kilburgh, conosceva le vie della città come le proprie tasche e le sue in quel momento contenevano le sue mani infreddolite e una sigaretta spezzata.

Riconobbe subito il posto in cui si erano dati appuntamento. Era il CUT, il bar dei Donovan. Ma Nancy non stava entrando. Era in attesa del giovane spasimante.

Vide James uscire dal locale. Aveva la faccia contrita, come se avesse appena litigato con qualcuno. Jade era nascosta dietro un pick-up e si maledisse per quella scelta quando lo vide camminare verso di lei.

«Perché ti nascondi dietro la mia macchina, Greeves?» Jade non rispose, lo trascinò dietro l'auto insieme a lei. Non poteva rischiare che Nancy si accorgesse di lei «Che diavolo stai facendo?»

Valley Of Secrets || Rudy PankowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora