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Niall Pov

Sono dovuto tornare ai miei impegni lavorativi, anche se nella mia testa c'è solo una cosa o meglio una persona: Lily.
Non pensavo di tornare a pensare a lei così intensamente ma ovviamente cinque anni sono tanti e succedono tantissime cose.
Pensare a lei con una bambina, sinceramente è stata l'unica cosa che potesse passarmi per la mente, non ci avevo mai pensato.
Quanti anni ha sua figlia? Come si chiama? Chi è il padre? Lily si è rifatta una vita con qualcun altro in questi anni? Cazzo, e se fosse figlia di James? No, dai, non penso. Deglutisco a fatica a questo pensiero, non può essere figlia sua.
-Niall!-
-si, Sarah?- dico con tono annoiato girandomi verso di lei
-hai almeno ascoltato qualcosa di quello che ho detto?- No, non ho ascoltato una sola parola
-no, scusa- dovrei concentrarmi sul lavoro, ci provo ma non ci riesco. Sono grato di avere un team che mi segue costantemente, altrimenti sarei perso.
-cavolo, Niall!- Sarah sbuffa -abbiamo tantissime cose da fare, lo sai- la ragazza dai capelli ricci ed occhi castani si siede vicino a me -che cosa ti prende Niall? Sei strano in questi giorni, esattamente da quando hai incontrato quella ragazza durante la riunione alla Capitol-
-non...non succede nulla. Mi sono solo distratto. Puoi per favore ripetere ciò che hai detto?-
Mi obbligo ad ascoltare ciò che dice Sarah, ovviamente sono tutti impegni lavorativi. Riguardanti il nuovo disco, il singolo, i video, le interviste radiofoniche, quelle in tv e molto altro.
Posso dire che mi è un po' mancato tutto questo? Essere così preso dal lavoro, nel veder diventare realtà tutto quello che ho nella mia mente, scrivere nuova musica, registrarla e sentire la canzone finita, questo è ciò che mi fa sentire vivo al cento per cento.
-ma torneremo alla Capitol per le modifiche al progetto?- chiedo
-no, ce le manderanno per mail-
-oh..okay-

Ho cercato di tenermi impegnato tutta la giornata, per evitare di pensare costantemente a Lily e per gran parte del tempo, ci sono riuscito, sono fiero di me stesso.
Ma ora, dopo aver passato tutto il giorno ad ascoltare la musica che ho registrato fino ad ora, guardato qualche vecchio evento di golf in tv, giocato alla play e suonato la chitarra, non riesco a rimanere calmo. La mia mente viaggia a duecento all'ora continuando a pensare a Lily e sua figlia. Ancora mi fa strano dirlo, Lily con una figlia, Lily madre.
Sono le dieci di sera e so che è tardi ma non riesco più ad aspettare. Prendo il mio telefono e mando un messaggio a Lily, chiedendole se è sveglia, mi risponde di si e le scrivo che sto arrivando.
Vado in camera mia per cambiarmi, mettendomi qualcosa di decente addosso, alla fine esco con dei jeans corti, una maglietta a maniche corte con una stampa sopra ed il cappellino in testa. A passo spedito mi avvicino alla porta dove indosso le mie scarpe prima di prendere le chiavi della macchina, il cellulare ed uscire di casa.

Quindici minuti più tardi sono davanti casa di Louis, scrivo a Lily che sono arrivato, non voglio suonare il campanello, magari sua figlia dorme e non vorrei svegliarla. Qualche secondo più tardi il cancello si apre, cammino a passo spedito verso l'ingresso di casa quando la porta si apre, i miei occhi subito a guardare la ragazza dai capelli neri ed occhi verdi davanti a me. Non importa quale ora del giorno sia o cosa indossi, Lily è sempre meravigliosa. Sembra un angelo caduto dal cielo.
Solo ora noto meglio il suo taglio di capelli, sono davvero corti. Lei ha sempre detto di odiare i capelli corti, che non le sarebbero stati bene, invece devo dire che questo taglio le dona tantissimo, la fa risplendere ancora di più.
Il suo top ed i pantaloncini, mettono in mostra tutte le sue curve... smettila Niall. Smetti di pensare al suo corpo.
-ciao- la saluto
-ciao- ricambia lei sorridendo e si sposta dalla porta permettendomi di entrare
-scusa per essere venuto qui con poco preavviso- mi guardo in giro e noto il pc aperto e acceso sul tavolo della cucina. Stava lavorando? A quest'ora?
Alla fine dice che si tratta solo di burocrazia, abbastanza noiosa come cosa.
Le chiedo come sta e lei risponde di stare bene ma di essere stanca e si, si vede dalla sua faccia. Forse avrei dovuto rimandare il nostro incontro ad un altro momento. Lavora, ha una figlia a cui badare e sicuramente questi ultimi giorni non sono stati semplici per lei... Sei proprio stupido Niall.
-mi dispiace che tu abbia scoperto così di mia figlia. Te lo stavo per dire l'altro giorno, ma poi sai come sono andate le cose- dice quasi in un sussurro
-è stata una sorpresa, una delle ultime cose a cui avrei mai potuto pensare. È per lei che sei andata via?- ecco, questa è una delle mie domande. Lily non risponde subito, abbassa lo sguardo ed entrambi ci accorgiamo di essere ancora in piedi tra la cucina ed il soggiorno. Segui Lily verso il divano, sedendomi difronte a lei su una poltrona.
-si, lei è il motivo principale per cui sono andata via- lo sospettavo? Si. Ma voglio sapere perchè, perchè lo ha fatto? Perchè è andata via?
La sua risposta è stata per paura della reazione di Louis e del nostro giudizio. Stronzate, non l'avrei mai giudicata e penso che tanto meno avrebbero fatto gli altri. Però capisco, forse il fatto di essere giovane o una ragazzina come ha detto lei, le ha fatto pensare questo.
Vorrei sapere quanto sia stata difficile per lei questa situazione, è stata da sola per cinque anni o c'era qualcuno al suo fianco?
Ma prima di questa domanda le chiedo
-come si chiama?- Lily deglutisce e si prende qualche secondo prima di rispondere semplicemente con il nome.
-Margot- e subito, mi torna in mente una nostra conversazione avuta anni fa, al solarium dell'hotel.

Chicago | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora