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Mancava solamente una settimana al compleanno di Niall, ed insieme a Margot siamo andate a comprare il regalo, entrambe non vedevamo l'ora di darglielo.
Sempre insieme a mia figlia, stavamo andando a casa di Harry, ci ha inviate a cena, ed abbiamo accettato volentieri, visto che non ci vedevamo da un po'.
Niall invece é volato a New York per lavoro e dovrebbe rientrare tra qualche giorno.
Parcheggio l'auto nel vialetto di casa di Harry, aiuto Margot a scendere e poi lei corre subito a suonare il campanello.
Il mio amico non ci mette molto ad aprire, ed appena entriamo in casa, si chiude la porta alle spalle e ci abbraccia entrambe, per poi prendere mia figlia in braccio e la riempie di baci e coccole.
-ciao dolcezze, come state?-
-bene Harry, tu?-
-sto molto bene, grazie- sorride -come é andata oggi a scuola, tesoro?- chiede a Margot. Ancora non riesco a capacitarmi di quanto il tempo passi in fretta e che mia figlia abbia già iniziato il suo primo anno di scuola elementare. Lei non l'ha presa bene all'inizio, un po' come tutti, non é semplice il passaggio ma con calma si é inserita bene ed ora sembra anche che la scuola le piaccia. Ogni giorno torna a casa piena di entusiasmo, raccontando a me e Niall ogni cosa che fa o che succede.
-tutto bene Harry, oggi abbiamo scritto tante volte le lettere dell'alfabeto e cantato una canzone-
-davvero? Come fa la canzone?- entrambi sorridiamo mentre sentiamo Margot canticchiare la canzone dell'alfabeto. -ma sei davvero bravissima, l'hai imparata in fretta- dice Harry e mia figlia si aggiudica un altro bacio sulla guancia. -invece tu Lily, come vanno le cose al lavoro?-
-di nuovo super stressante- dico ridacchiando -il nostro team era formato da dieci persone ed ora quattro se ne sono andate, Jack ancora non ha trovato qualcuno di nuovo da inserire e noi stiamo impazzendo. Stanno facendo colloqui su colloqui ma ancora nulla-
-mi dispiace per questo, sicuramente sarete pieni di lavoro-
-si, ci stiamo preparando per le nuove uscite e c'é davvero moltissimo lavoro. Ne sta andando della mia salute mentale e fisica- la mia risata é nervosa ma é davvero la realtà.
-tesoro, mi dispiace davvero. Ti direi prenditi una pausa ma penso sia ancora peggio dopo-
-assolutamente, se mi prendo una pausa é finita per tutti- sinceramente non mi va di lasciare i miei colleghi ancora più incasinati, avrei davvero bisogno di una pausa ma non posso farlo.

Diciamo che Margot non ha lasciato stare un secondo Harry, sembrava la sua ombra, ogni volta che lui si alzava da tavola, lei lo seguiva, nonostante le dicessi di non farlo.
-piccola, ti voglio davvero un'infinità di bene- anche Harry aveva difficoltà a staccarsi da mia figlia, ma era bello vederli insieme ed ero sicura che sarebbe stato un padre magnifico in futuro.
Harry desiderava piú di qualsiasi altra cosa diventare padre di una bambina e non vedeva l'ora che questo potesse accadere.
-anche io ti voglio tanto bene Harry- i due si sono abbracciati mentre eravamo seduti sul divano.
-noi dobbiamo andare Harry, si é fatto tardi-
-no mamma! Io voglio rimanere qui-
-devi andare a scuola domani, devi andare a dormire-
-ti prometto che ci vedremo presto, okay?-
-va bene Harry- Margot rimane in braccio ad Harry fino a quando non arriviamo alla macchina, anzi é proprio lui che la fa sedere sul seggiolino e richiude la portiera e fare il giro venendo verso di me.
-ciao Lily, buona serata. Scrivimi appena arrivate a casa- ci abbracciamo e salutiamo
-ciao Harry, buona serata anche a te. Lo farò- sorrido e salgo in macchina, allaccio la cintura e dopo aver salutato nuovamente Harry, guido verso casa.
Appena arrivata, come promesso avviso Harry e poi lascio il telefono sul divano mentre salgo al piano di sopra con Margot. Entrambe ci cambiamo e laviamo i denti, più ci dirigiamo verso la sua stanza, lei corre sul suo letto, stringendo a se il suo pupazzo preferito, come quasi ogni sera le leggo parte di un libro fino a quando non si addormenta.

Le lascio un bacio sulla fronte, poggio il libro sul comodino e lascio la luce soffusa prima di uscire dalla stanza e socchiudere la porta.
Scendo al piano di sotto e mi vado a sdraiare sul divano con il cellulare in mano. Mando un cuore ad Harry, in risposta al suo messaggio; rispondo ad un messaggio di Mitch ed infine apro la chat con Niall.

Chicago | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora