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Lily pov

Oggi è stato un susseguirsi di emozioni e sinceramente l'ultima cosa che mi aspettavo era quella di trovare Niall fuori dal reparto pediatrico.
-mi dispiace averti seguita, ero solo preoccupato. Stai bene?- era preoccupato per me. Non mi ero nemmeno accorta che mi stesse seguendo, ero troppo presa pensando a mia figlia, che ho cancellato tutto il resto.
-non voglio disturbarti oltre...- ero contenta non mi avesse fatto altre domande anche se sapevo che moriva dalla voglia di sapere di più. E glielo avrei detto, mi sono promessa di farlo, solo non in quel momento. Stavo già sopportando abbastanza.

Tornate a casa, avevo subito fatto fare il bagno a Margot, poi mi ero concessa una doccia veloce anche io, mentre mia figlia era rapita dal cartone animato sul tablet che avevo poggiato sul gabinetto. Essendo solamente noi due in casa, non potevo lasciarla da qualche altra parte mentre io stavo in bagno.
Cercavo il meno possibile di mettere Margot davanti a dispositivi tecnologici ma a volte era davvero necessario per farla stare tranquilla, quando dovevo fare qualcosa. Ed il momento della doccia era uno di quelli.
In questo momento, volevo solo abbandonarmi sul letto e dormire ma avevo ancora la cena a casa di Harry, insieme a lui, Anne e Gemma ed ovviamente non potevo disdire.

Appena la porta viene aperta dal padrone di casa, mia figlia si allunga subito verso di lui, per farsi prendere in braccio.
Harry lo fa ed inizia a riempirla di baci mentre la stringe fra le sue braccia.
-lo sai che oggi sono andata in ospedale?- dice Margot ad Harry ed in un secondo gli occhi di tutti sono spalancati, muovendosi da mia figlia a me.
-abbiamo scoperto che è allergica alle arachidi. Oggi ha avuto una reazione all'asilo- dico
-sta bene adesso?- chiede Gemma
-si, fortunatamente si. Siamo tornate due ore fa a casa-
-tu stai bene?- mi chiede Harry
-a parte lo spavento, adesso sto bene- sorrido
Margot scende dalle braccia di Harry ed inizia a correre per tutto il soggiorno, finendo poi per buttarsi sul divano.
-ho visto Niall oggi-
-avete parlato? Lo sa?- chiede Anne
-non lo sa ancora, stavo per dirglielo quando il telefono ha suonato e sono andata via- dico, facendo cenno verso mia figlia. -però l'ha vista, non lo sapevo ma mi ha seguito in ospedale. Ovviamente ha capito che è mia figlia ma non ha fatto ulteriori domande-
-Niall ti vuole bene, sicuramente si è preoccupato. Si è sempre preoccupato per te- dice Harry
-lo so che si è preoccupato e non l'ho nemmeno ringraziato per essere stato lì- ero sorpresa nel vederlo lì, ma sapere che mi ha seguita ed è rimasto seduto in sala d'attesa per cinque ore, solo per sapere che fosse tutto ok, mi ha resa felice e non l'ho ringraziato. So che è molto impegnato ultimamente e sarà arrivato in ritardo a qualche impegno di lavoro per colpa mia.
-tiene molto a te, l'abbiamo visto tutti- Harry fa una pausa -tutti tranne quello stupido di Louis-
-cosa c'entra Louis? Cosa stai dicendo Harry?- chiedo ridendo
-stavate insieme? Intendo tu e Niall- i miei occhi si spalancano
-cosa?- rido -che cosa stai dicendo?- sento le guance andare a fuoco
-ripeto, solo quello stupido di Louis non si è accorto che c'era qualcosa tra di voi. Ma io e Liam lo abbiamo notato e non abbiamo detto nulla- dannazione, era così evidente?
-si notava così tanto?- dico abbassando lo sguardo
-si, Lily. Mio dio, vi mangiavate con gli occhi, eravate sempre appiccicati-
-ero sempre appiccicata anche a Louis-
-vero, ma non nello stesso modo con cui lo eri con Niall- okay, questo era imbarazzante. Volevo sotterrarmi. Ho sempre pensato che non se ne fosse accorto nessuno, invece a quanto pare era super evidente a tutti...meno che a Louis. Porto entrambi le mani a coprirmi la faccia mentre Harry, Anne e Gemma ridono.
La conversazione si era interrotta, grazie al timer del forno che aveva suonato. Finalmente la cena.
Solo ora mi rendo conto che oggi non ho nemmeno pranzato, ed il mio stomaco in questo momento sta brontolando. Sono stata abbastanza fortunata da non svenire.
Ero a tavola con il sorriso, grata di aver ritrovato la compagnia di Harry e Gemma.
Forse non avrei dovuto scappare a gambe levate, perchè nessuno di loro mi ha giudicata, tutti hanno accolto Margot a braccia aperte e sembravano anche contenti di averla nelle loro vite.
Ma con il senno di poi, siamo tutti bravi a dire le cose. Al tempo, ho pensato che fosse la cosa giusta da fare ma ora, mi pento così tanto di essere andata via.
Ho perso del tempo prezioso che non tornerà più indietro.

-prenditi cura di te, tesoro- mi dice Anne. Non voglio se ne vada, questa volta passeranno mesi prima di rivederci di nuovo, probabilmente ci rivedremo a Natale. Alla fine sono riuscita a mantenere la promessa fatta, l'ho detto ai ragazzi...bhe quasi a tutti, ancora mancavano Niall e Liam. Ed anche se non è andato tutto come avevo previsto, sono contenta l'abbiano saputo.
Forse è stato meglio essere "intercettata" al concerto di Harry, altrimenti sarebbero passati ancora molti mesi prima che avrei trovato il coraggio per presentarmi davanti casa sua.
-lo farò- sorrido e ci abbracciamo, entrambe con le lacrime agli occhi -grazie per ogni cosa, Anne- le lascio un bacio sulla guancia e sciolto il nostro abbraccio, passo a salutare Gemma.
-non perdiamoci di nuovo di vista- mi dice
-certo che no- sorrido -non succederà più- dopo un abbraccio, passo infine a salutare Harry.
-sono felice che tu sia tornata, sul serio. Ora posso tornare a dormire tranquillo sapendo che stai bene. Mi dispiace per quello che hai dovuto passare in queste settimane, ti prego di contattarmi se dovesse succedere qualcosa.- le mani di Harry si appoggiano sulle mie spalle -vorrei tanto rimanere con te, vorrei recuperare tutto il tempo perso ma purtroppo non posso- la faccia triste forzata di Harry mi fa ridere.
-anche io sono felice di essere qui, avrei dovuto farlo tanto tempo fa-
-già-
-ma ora sono qui e non scapperò più, lo prometto- sorrido -volevo ringraziarti per avermi capita, per non avermi giudicata, per avermi accolta a braccia aperte. Inoltre volevo dirti anche quanto io sia orgogliosa di te, di tutto quello che stai facendo, la tua musica è davvero ottima, e non sai quanti mi rende fiera vedere dove sei arrivato. La libertà che ti sei guadagnato- lo pensavo davvero. Vedere Harry libero di esprimersi al meglio, non come quando era nella band. I ragazzi sembravano liberi di essere loro stessi ma non è mai stato veramente così.
-mi vuoi fare piangere?- entrambi ridiamo con le lacrime agli occhi -ma grazie per le tue parole, le apprezzo molto- Harry mi tira in un abbraccio, avvolgendo le sue braccia intorno alle mie spalle, mentre la sua testa si appoggia sulla mia. La nostra differenza d'altezza è sempre stata abbastanza evidente e questo era il nostro abbraccio preferito. Mi faceva sentire protetta ed al sicuro fra le sue braccia.
-mi mancherai- dico
-mi mancherete anche voi. Non pensavo di affezionarmi così tanto, in così poco tempo di Margot-
-ho notato che anche lei si è affezionata tanto a te e non capita spesso-
-stai facendo un ottimo lavoro con lei-
-ci provo- dico ridendo
-fidati, lo stai facendo. Devi smetterla di avere così poca autostima in te stessa-
-non è facile, lo sai- sorrido alzando la testa, i nostri sguardi si incontrano.
-ti voglio bene Lily-
-te ne voglio anche io Harry, sempre- Harry mi lascia un delicato bacio sulla fronte prima di sciogliere il nostro abbraccio.
Rimaniamo ancora un po' a parlare fino a quando non ci salutiamo tutti di nuovo.

Margot si è addormentata in macchina e sono felice per questo, almeno oggi, così che riuscirò anche io ad andare a dormire subito, sono abbastanza stanca.
Appena entro in casa, salgo subito al piano di sopra, portando Margot in camera sua, la stendo sul letto e delicatamente la cambio, facendole indossare il suo pigiama, le sistemo vicino i suoi peluches preferiti e poi esco dalla stanza socchiudendo la porta.
Entro nella mia stanza, appoggio il mio cellulare sul comodino e vado verso il bagno, inizio a struccarmi, per poi finire con il lavarmi la faccia ed i denti. Torno in camera e mi cambio, togliendo i mei pantaloncini di jeans e la canotta, indossando il pigiama e poi finalmente mi stendo sul letto.
Cerco di addormentarmi subito, vista la stanchezza, ma sembra impossibile.
Per almeno dieci minuti continuo a girarmi nel letto, non trovando una posizione decente per addormentarmi. Ma so che il problema non è il letto, il problema è la mia testa che non riesce a fermarsi da continuare a pensare.
Sbuffo mentre prendo il cellulare dal comodino.
Dopo aver salvato il numero di Niall, apro la sua chat, fissandola per diversi minuti prima di mandargli un messaggio.

Lily: ciao Niall, sono Lily.
Scusami per oggi, avrei davvero voluto parlare con te ma hai visto quello che è successo....
Proprio per questo vorrei anche ringraziarti per esserti preoccupato per me, per aver aspettato cinque ore nella sala d'aspetto. Non eri tenuto a farlo... A presto... notte

Fisso il messaggio e lo rileggo più volte prima di inviarlo. E fisso ancora la chat sperando in una risposta che però non arriva.
Ma proprio quando blocco il telefono e lo sto per riappoggiare sul comodino, lo schermo si illumina.
Non so perchè il cuore inizia a battermi più forte quando leggo il suo nome sullo schermo.

Niall: Ciao Lily.
Non servono scuse, stai tranquilla... Abbiamo tempo per parlare.
Spero che tu stia bene e che stia bene anche tua figlia...
Non preoccuparti, volevo solo assicurarmi che fosse tutto ok, mi sono spaventato quando ti ho vista in lacrime a casa di Louis...
Notte

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Hello!
Nuovo capitolo, spero vi piaccia
Alla prossima, Ale x

Chicago | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora