Non so davvero cosa mi abbia spinto a raccontarle ogni cosa. Una parte di me sperava che una volta saputo la verità, si sarebbe allontanata e che avrebbe tenuto le distanze. Ma la sua reazione, tutt'altro che spaventata, non fa altro che accentuare la mia passione per lei. Non era spaventata, non provava repulsione, era affascinata, da me. E basta questo pensiero a farmi perdere ogni briciolo di buon senso.
Per assurdo ho quasi avuto la sensazione che mi guardasse come un uomo, e non come un mostro.Adesso cosa dovrei fare? Perché l'unica cosa che vorrei è andare da lei, afferrarla per quei suoi sottili fianchi e avvicinarla a me, facendole vedere quanto i nostri corpi siano perfetti insieme, che ci completiamo come due tasselli di un puzzle.
Ma devo mantenere la lucidità. Annabel è ancora in giro non so dove, ma so che sta cercando in tutti i modi di vendicarsi di me e il suo obiettivo è chiaramente Bella. Vuole colpirmi allo stesso modo dove io ho colpito lei. Ho mille pensieri in testa che si ricorrono incessanti, intricati come rovi.Esco fuori in giardino. Mancano poche ore alle prime luci dell'alba. Le rose sono nel pieno della fioritura, il loro profumo è inebriante.
«Sei pensieroso figliolo?»
La voce rauca di mio padre mi raggiunge da lontano.
«Non posso farne a meno. Ogni giorno Annabel potrebbe fare qualcosa che possa ferirla»
«Lo so» dice a corto di parole.
Sono consapevole del fatto che a metterla in pericolo sono stato proprio io.
«Devo trovarla» dico a denti stretti.
«A tal proposito, credo di avere una pista»
«Di cosa si tratta?»
«Mi è stato segnalato dalla città qui vicino, Brookhaven. Sono giorni che spariscono persone inspiegabilmente, girano voci su una vecchia fabbrica abbandonata. Le forze dell'ordine del luogo non sono andati a controllare perché le voci non sembrano essere attendibili»
«Hai mandato qualcuno a controllare?»
«Non ancora. Vorrei andare a vedere di persona»
«Vengo con te» mi affretto a dire.Entro in casa seguito da Caleb.
«Vuoi lasciare Bella da sola?» basta un'unica frase a farmi bloccare di colpo e vacillare su una decisione appena presa.
«Se lei aspettasse proprio questo?» continua con voce piatta.
«Non puoi seguire delle tracce da solo» dico guardando il mio creatore.
«Se volete posso fare il babysitter» alle nostre spalle arriva una voce piatta ci fa sussultare.«Jerome, cavolo. Arrivi sempre all'improvviso» si lamenta Caleb.
«Scusi, paparino» dice ironico.
«Mentre noi siamo via, potresti...» cerco di dire, ma lui mi interrompe pretenzioso.
«Certo fratello. Non devi nemmeno dirlo. Proteggerò la tua Bella» dice con un sorrisetto malizioso stampato in faccia.
«Jerome...» tengo lo sguardo serio fisso su di lui «Non è un gioco. Lei è davvero importante per me» concludo.«Starò attento. La proteggerò».
Sono rare le volte in cui Jerome è serio e per fortuna, questa è una di quelle. Ho davvero bisogno di qualcuno che la protegga mentre sono via. Non posso lasciar affrontare da solo a Caleb tutte queste situazioni. Non faccio altro che mettere in pericolo le persone che amo e questo non va bene.Il giorno dopo partiamo appena il cielo inizia a illuminarsi con le prime luci dell'alba. Scrivo un messaggio a Bella avvisandola che sarei stato via per un paio di giorni. Mentirei se dicessi che in realtà l'idea di stare lontano da lei non mi pesi affatto. Perché sto lottando con tutta la mia essenza per non fare marcia indietro.
Penso che starle lontano per un po', sia una buona cosa. Voglio darle il tempo di fare chiarezza sui suoi sentimenti. Non voglio farle sentire qualcosa che non è reale o dettata dalla foga del momento.«Figliolo, a volte penso che la tua testa potrebbe scoppiare. Quante volte al giorno pensi a lei?» dice divertito Caleb alla guida del suo SUV.
«Manca ancora molto?» chiedo ignorando la sua domanda.
«Siamo quasi arrivati. E' una città abbastanza caotica a differenza di Mystery Lein»
«Non è una città adatta a quelli come noi». Guardo fuori dal finestrino e intravedo degli edifici alti.
«Dipende dalla prospettiva»
«Che intendi?»
«In una grande città come questa è più facile far sparire un corpo»
«Ma farne sparire più di uno?»
«In quel caso si tratta di un vampiro ingordo e incosciente. Sappiamo tutti che non bisogna mai lasciare delle tracce»
«Certo. Mordi e cancella» dico serrando la mascella.
«Mordi e fai sparire il corpo» mi corregge sorridendo beffardo.
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Ricordi imbrattati di Rosso
VampireMystery Layn è sempre stata considerata come "la città silente", una piccola cittadina lambita dal mare e costellata da chiese antiche. Una splendida città turistica, ricca di storia. Ormai sono rimasti in pochi in città a ricordare ciò che si cela...