Ormai è notte fonda e io ancora non riesco ad addormentarmi. Tengo chiusi gli occhi vagando con la mente che è diretta in un sentiero ben preciso, portandomi dritta da Cameron. Quella notte avrebbe potuto porre fine alla mia esistenza. Se è un mostro come la donna che mi ha aggredita, perché non lo ha fatto anche lui se è nella sua natura?
Forse è diverso. Lui non è un mostro. Ero in una pozza di sangue e lui non mi ha fatto nulla, mi ha presa salvandomi la vita. Ma perché? Per quale motivo lo ha fatto. Sono così confusa e allo stesso tempo impaurita.
Sento che sto per addormentarmi e una mano fredda mi sfiora il viso. Probabilmente sto già sognando.
«Non permetterò mai che qualcuno ti faccia del male» un sussurro lontano dal mio orecchio arriva dritto al mio cuore, scaldando ogni parte del mio corpo. Mi sento così al sicuro in questo momento.
Apro piano gli occhi e un'ombra attraversa la stanza posandosi davanti la finestra. Sobbalzo sollevandomi piano dal letto. Ho già vissuto questa situazione, ma sta volta non accenderò la luce, terrò lo sguardo fisso finché non si volta. Sento i battiti del cuore come se fosse nella mia gola. La luce della luna penetra piano dalla finestra, illuminando la figura che si sta voltando per guardare dalla mia direzione. I lineamenti perfetti del suo viso e la luce dei suoi occhi procurano una capriola al mio cuore. Non appena si accorge che lo sto fissando si volta come se volesse andare via.
«Aspetta» dico d'istinto sorprendendomi di me stessa. Ma non voglio che vada via. Speravo di rivederlo.
«Non te ne andare» dico in tono supplichevole.
Lui resta fermo davanti la finestra. Scendo dal letto piano e lo raggiungo, attenta a non distogliere lo sguardo da lui.
«Cameron» sussurro dietro di lui. Cerco di toccarlo ma lui si volta di scatto afferrando la mia mano.
«Che stai facendo?» ecco i suoi occhi che come due smeraldi tornano a fissarmi.
«Dovrei chiederlo io a te sai? L'ultima volta che ho controllato, questa era la mia stanza» dico sorridendo. Lui sembra sorpreso e chiaramente a disagio.
Si volta dall'altra parte sfiorandosi nervosamente il mento e la parte inferiore delle labbra con il pollice.
«Sei qui per...?» chiedo a bassa voce.
«Controllarti» completa subito lui.
«E devi farlo mentre dormo?»
«Non volevo essere indiscreto»
Per poco non scoppio a ridere.
«Piuttosto...non avevi paura di me fino a poche ore fa?» dice fissandomi intensamente.
«Sei tu quello che è scappato»
«Sono quello più veloce. Fossi scappata tu probabilmente saresti inciampata» sogghigna.
«Chi ti dice che lo avrei fatto? E chi ti dice che mi fai paura»
Il suo ghigno scompare subito, tornando serio.
«Non hai paura? Sono un mostro. Vuoi forse che ti mostri di cosa sono capace?»
«Non sei un mostro»
«Davvero? E come fai a dirlo. Ricordi le mie vere sembianze? Sono mostruose» È troppo severo con sé stesso. Si definisce un mostro in modo insistente, nonostante io gli abbia appena detto che non lo è.
«I mostri non salvano la vita alle persone»
«Magari l'ho fatto per farti recuperare le forze e poi poterti mangiare tutta intera»Deglutisco e indietreggio. La sua espressione è chiaramente soddisfatta dalla mia reazione.
«Ti impegni proprio tanto a farmi venire i brividi», dico infastidita.
«Conosco tanti modi per far venire i brividi alle ragazze sai?» Dice con sguardo malizioso.
«Usi il tuo fascino vampiresco?» la sua faccia fa un'espressione comprensibilmente sorpresa. Sta volta sono io quella soddisfatta.
«Ti sei informata bene a quanto pare» dice con una punta di ironia.
«Io leggo molto. In realtà non ne ero del tutto sicura che lo fossi».
«Sì, sono un vampiro. Ma non come quelli dei tuoi libri».
«Quelli che ho letto io talvolta hanno un aspetto orribile e sembianze mostruose, non assomigliano agli umani».
«Non dovresti lasciarti ammaliare dal mio aspetto. È un'arma per catturale le giovani ragazze ingenue per farle mie» di nuovo con lo sguardo compiaciuto e irritante.
«Allora devi impegnarti parecchio tu su questo punto», lo punzecchio.
«Non ti facevo così audace», esclama con un ghigno.
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Ricordi imbrattati di Rosso
VampireMystery Layn è sempre stata considerata come "la città silente", una piccola cittadina lambita dal mare e costellata da chiese antiche. Una splendida città turistica, ricca di storia. Ormai sono rimasti in pochi in città a ricordare ciò che si cela...