Era passata una settimana da quando Izuku era tornato al Villaggio del Sole.
Aveva passato quasi tutto il suo tempo con Denki, che quando lo aveva visto gli era letteralmente saltato addosso. E nonostante all'inizio il verdino fosse destabilizzato da tutto quel contatto fisico, dopo poche ore ci fece l'abitudine, poiché il suo amico era un omega come lui.
Al contrario, stare vicino a Kirishima o anche a Shinsou, lo metteva a disagio e in ansia. Sapeva che loro non erano cattivi, e che nessuno di loro gli avrebbe fatto del male, ma era più forte di lui, ogni volta che sentiva qualcuno che lo sfiorava, o sentiva dei feromoni alpha, non faceva che ricordare le mani addosso di quegli uomini, i loro feromoni eccitati, le loro frasi disgustose e i loro occhi che lo guardavano come se fosse un oggetto.
Al contrario, con Katsuki a poco a poco si stava sciogliendo, ma dopo la prima notte passata nella sua capanna, Izuku tornò a stare in quella che per anni era stata la sua capanna, nonostante originariamente la capanna fosse anche del biondo.
Katsuki la mattina dopo che i due avevano dormito insieme abbracciati, si era deciso a parlare con Izuku, ma non disse certamente ciò che voleva sua madre.
Katsuki non fece altro che dire al verdino ciò che tutti gli avevano detto, e cioè che gli voleva bene.
Izuku rimase destabilizzato quando sentì quella frase, per poi vedere l'alpha uscire dalla capanna e lasciarlo da solo, ancora in mezzo alle coperte, dopo aver trascorso la notte abbracciati.
Non era esattamente ciò che si aspettava di sentire, e per di più quando aveva cercato di trattenere il più grande, quest'ultimo lo ignorò palesemente continuando a camminare per poi scomparire, senza dare ad Izuku la possibilità di parlargli.
Continuò così per tutta quella settimana, e dopo i primi 3 giorni passati a farsi paranoie e cercando di confidarsi con l'altro omega, decise di smettere di provarci, e lasciare all'alpha il tempo per riflettere su qualsiasi cosa lo turbasse così tanto.
《 Izuku! Izuku!! Guarda!!! 》Izuku si girò a guardare Eri, una bambina del villaggio che era rimasta orfana da poco, e con cui aveva fatto subito amicizia. Da quanto aveva capito, sua madre, una beta, era morta mettendola al mondo, e il padre, un mese fa si ammalò di una grave febbre.
《 bravissima Eri, però cerca di non stancarti troppo, perché non ti fai aiutare da Kota? Sono certo che ne sarà felice 》le guance della piccola beta divennero di un lieve rosso, per poi guardare Izuku e annuire, sparendo poi urlando il nome di Kota.
Izuku ridacchiò pensando a ciò che quei due bambini avrebbero combinato una volta diventati adulti, per poi incamminarsi verso la sua capanna, sotto gli sguardi di compassione di alcuni abitanti, e altri di odio da parte di altri.
Era passata solo una settimana, e già ci aveva fatto l'abitudine. Anche se Mitsuki e Masaru, e anche tutti i suoi amici, cercavamo di nasconderglielo, sapeva bene cosa si diceva di lui in giro.
Che era un impuro, e che adesso che era stato sverginato da un Todoroki se fosse rimasto al villaggio del sole avrebbe finito per scoparsi tutti gli alpha e diventando una puttana che porterà alla rovina il Villaggio.
Ha izuku però quelle parole non facevano alcun effetto, ormai sia durante l'infanzia, che in casa Todoroki, né aveva sentite così tante di frasi sprezzanti, che non ci faceva più caso.
Ogni tanto però, durante quella settimana, ebbe spesso l'irrefrenabile voglia di catapultarsi sopra uno di quegli idioti che buttavano merda su di lui, e urlargli che nessun alpha lo aveva preso, e che avrebbe permesso questo solo al suo compagno.
Che poi...quale compagno? Si chiedeva ogni volta. Kacchan? Non sapeva neanche se quest'ultimo lo amasse, si lo aveva salvato, e si, due anni prima lo aveva baciato, ma allora perché si stava comportando in quel modo assurdo? Lo aveva abbracciato tutta la notte, per poi sparire ed evitarlo per un intera settimana.
Tutti avevano fatto il più possibile per passare del tempo con lui mentre Katsuki aveva fatto di tutto pur di tenersi fuori dal villaggio, prendendosi il carico di vari lavori, e facendo turni di ronda in più.
《 Izuku... quanto tempo 》sentendo una voce familiare, Izuku si girò, a davanti si trovò un grande ammasso di muscoli con la testa ricoperta da appuntiti capelli neri, fu quando si soffermò sul suo sorriso, che capì chi fosse.
《 Shindo, hai ragione, è passato un po, sei...sei cresciuto 》 l'alpha si leccò le labbra in modo malizioso, per poi squadrare da capo a piedi il corpo del più piccolo, gesto che a quest'ultimo non rimase inosservato.
L'omega stava iniziando ad agitarsi, sentiva il lieve odore di feromoni che Shindo stava emettendo, erano pieni di malizia, gli faceva venire la nausea.
《 tu invece sei rimasto un nanetto, però hey, meglio così no?ti rende più maneggevole a letto questo 》 Izuku stava per rispondere a tono, quando un colpo secco fece girare la testa di Yo Shindo di lato. Dopodiché, con una presa ferrea, il biondo strinse il polso dell'omega, per poi trascinarlo via verso le capanne.
《 FERMATI! 》urlò il verdino, ma fu malamente stretto ancor di più per il polso e trascinato più velocemente
《 HO DETTO FERMATI KACCHAN! 》a quel punto, Katsuki sentendo la voce chiara che l'omega aveva usato, si fermò di scatto, senza lasciare la presa dal suo polso, per poi guardarlo furioso
《 No eh! Non guardarmi così! Dovevi per forza colpirlo? Stavo per rispondere! Avrei potuto metterlo io a tacere Kacchan! Sono così stanco di farmi proteggere e farmi trattare come se fossi una specie di ampolla di vetro pronta a frantumare, non lo sono! 》
《 non potrei mai non mettermi in mezzo Deku. Non se sento un cogliendo dire cose del genere sul mi- su di te 》Katsuki si maledì in mille lingue diverse, stava per definirlo il suo omega, davanti a lui, ma non era quella il genere di dichiarazione che gli voleva fare.
Era stato una settimana ad evitarlo per pensare, ed ancora era pieno di dubbi, e nonostante fosse sicuro di non volere assolutamente che nessun altro toccasse l'omega, non si riteneva degno di essere il suo alpha. Eppure dentro di sé sentiva che quella età la cosa più giusta che potesse fare.
《 c-che stavi dicendo Kacchan? 》
《 merda... cazzo nerd ascoltami. Prima sono passato a salutare quel coglione di capelli di merda, e insieme a lui c'era quel fulminato, che si è accanito contro di perché questa settimana ti ho evitato e che tu ci sei stato male. E ha ragione, è vero ti ho evitato, ma non fraintendere, io... cazzo io, sono innamorato di te ok? Penso di esserlo sempre stato, fin dalla prima volta che ti ho visto in braccio a quella dannara vecchiaccia. Ma io non ti merito Izuku, io ti ho fatto aspettare due anni in un inferno prima di riuscire a venirti a salvare, è stata colpa mia se ti hanno portato via e fatto cose terribili. Io non penso di essere l'uomo giusto per te Izuku 》Katsuki stava per continuare il suo discorso, quando uno schiaffo lo centrò in pieno volto facendolo ammutolire.
《 non dirlo mai più. Non è colpa tua se mi hanno rapito, non avresti potuto far nulla, eri ancora piccolo, e non è colpa tua se ci hai messo due anni a salvarmi. Perciò non dire mai più di non essere degno di me, perché per quanto mi riguarda sei il ragazzo più spettacolare che io conosca, sei forte, ti fai rispettare, a credi sempre nella tua forza, sei il mio idolo Kacchan, lo sei stato sempre, e sei sempre stato anche il ragazzo di cui io sono innamorato. Perciò chiudi quella bocca con cui hai appena detto l'enorme cazzata di non essere giusto per me, e baciami. 》
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